OTTO

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La mattina seguente quando mi svegliai il mio letto era interamente occupato da mia sorella mentre io avevo solo un piccolo angolino e per poco non cadevo per terra.
Mi alzai senza svegliare Ari...
Andai in bagno a lavarmi e a fasciarmi la ferita sul braccio.
Ma l'impresa più difficile sarebbe stata quelle di coprire il grosso livido sul mio zigomo destro... Mary e altri mi avrebbero fatto cento domande alla quale non ero pronta a rispondere. E poi c'era Brian. Gli avevo detto che era tutto apposto ma vedendomi così capirà che qualcosa è successo.
Così decido di mettere un po di fondotinta e mi metto una fasciatura sulla mano destra e sull'avambraccio..
Quel giorno indossai una maglietta nera con il logo dei Nirvana,i jeans neri strappati sulle ginocchia, le Dr. Martens nere lucide e un giubbotto di pelle nera.
Mi piastrai i capelli e mi contornai gli occhi con la matita nera.
Scesi in cucina e vidi mia madre che tra le lacrime cercava di ripulire la cucina da quella baraonda.
Mi fece pena così andai da lei e mi inchinai a raccogliere i vetri rotti dicendole" Lascia fare a me... Ti farai male."
"Avril..."
Sospirai e dissi " Senti, non si può continuare in questo modo! Devi marcarlo via! Prima che sia troppo tardi! Sai come sono venuta a scoprire che ti stava praticamente ammazzando?! Mi ha chiamata Ariana spaventa e mi ha detto di correre subito a casa. Ma proprio non vuoi capire? Devi farlo sopratutto per lei... È ancora piccola e non merita di vedere e vivere certe cose "
Lei mi accarezzò la guancia e piangendo disse "Guarda cosa ti ha fatto..."
"Non devi preoccuparti per me,mamma! Devi pensare a te stessa e ad Ari! Io sono abituata ai lividi o ai graffi e ogni volta mi rendono solo più forte... Ho smesso di soffrire da un pezzo,ormai."
"Io vorrei solo dare un buon futuro a tua sorella... Ci sono molte spese, lui paga tutto ciò che serve ad Ariana e che io non posso darle! E poi tu e Brian tra qualche anno andrete al college e bisogna pagare la retta,gli strumenti per te e i libri.."
"Mamma... Io non ho bisogno dei tuoi soldi! Rinuncerei alla WMA pur di vederti felice ma soprattutto... LIBERA."
Detto questo gettai nel cestino i vetri che raccolsi da terra e uscii di casa.
Speravo veramente che ci pensasse.
Ma in quel momento avevo solo bisogno di mio fratello.
Ero anche incazzata con lui però perché non sapevo dove fosse finito la notte precedente...
Avevano bisogno di lui. Io avevo bisogno di lui. Ma Vince non c'era.
Mary mi aspettava come al solito fuori dalla porta.
Mi porse il casco e guardando le mie ferite mi rivolse lo sguardo di chi già sa, o perlomeno ha capito. Lei sapeva tutto di quello che mi succedeva... Persino di Tayler e la lite delle sera scorsa non era né la prima né l'ultima volta che succedeva.
Allacciai il casco e montai in sella per poi mettere in moto e partire.







Arrivate a scuola tutti mi guardavano con compassione anche se non sapevano nulla e anche se io li avevo menati uno ad uno , ognuno di loro mi compativa. Ed io lo detestavo.

"Dov'è mio fratello?" Chiesi alla mia amica.
"Ehm... Dai suoi amici,penso "disse . Speravo che fosse finita lì ma purtroppo continuò " È successo ancora?"
"Già... Stavolta mi sono procurata 2 nocche incassate in più e un bello sfregio sul braccio. Figo,eh?"
Ogni fottuta volta io cercavo di sdrammatizzare ma lei non rideva affatto.
"Avril... Non si può continuare così... Non puoi un mese si e l'altro pure , trovarti dei segni sul corpo!" Le vennero gli occhi lucidi... Io la abbracciai.
"Con cosa ti ha ferito sta volta?" Chiese con voce spezzata da lacrime.
"Con un coltellino"
"Cosa?! O mio odio! Avril... Non voglio perderti. Poteva succedere qualcosa di irrecuperabile! Poteva ammazzarti lo capisci?! E suppongo che tu non ti sia tirata indietro quando a tirato fuori il coltello,vero?!"
"Cosa potevo fare?! Lasciare che ammazzasse mia madre?! No mai. Lo avevo promesso ad Ari e l'ho fatto."

Ci allontanammo e dopo qualche secondo di silenzio disse "Ti fa male?"
"Non come sembra..."
"Sei così cocciuta!"
Risi e poi la trascinai in classe....








Finita la prima lezione , Mary scappò verso la sua prossima. Che ovviamente non avevamo in comune.
Io adesso avevo Letteratura inglese...
Mentre camminavo per il corridoio mi presero dal polso ed io avevo già il pugno pronto.
"No non farmi male,ti prego!" Disse una voce familiare.
"Cazzo,Brian ti ho già detto che non devi prendermi di sorpresa!"
"Okay, ma parliamo di cose serie... Cos'è quel livido? E quelle fasciature?"
"Non è niente"
"Non mentirmi,Avril! So già tutto! Mary me lo ha raccontato... Ma quando cazzo pensavo di dirmelo?!"
"Quella lì non avrebbe dovuto aprir bocca!"
"Avril! Cazzo! Perché mia hai detto che era tutto okay?! Guardati... "
"Non volevo che ti preoccupassi... Poi se te lo avessi detto tu saresti corso in mio aiuto"
"Certo! È ovvio che lo avrei fatto!"
"E sarebbe stato un errore! L'ultima cosa che non volevo è che facesse del male anche a te... Non lo avrei sopportato. Mentre io ormai ci ho fatto l'abitudine..."
"Avril... Non avresti dovuto farlo! Rischiavi la vita! "
"Ma perché ?! Perché ti importa così tanto?!"
"Perché ho bisogno di sapere che tu sei al sicuro! "

"Devo andare ora" mormorai ma ovvio che lui non mi lasciò andare.
Mi voltai verso di lui con una lacrima che minacciava di uscire.
E in un millesimo di secondo lui mi tirò tra le sue braccia in un abbraccio che ricompose tutti i pezzi rotti in me.
"Te li uccido io quei mostri che ti tormentano dentro" disse dandomi un bacio sulla fronte.
Io istintivamente sorrisi e mi sentii a casa e al sicuro. Con lui al mio fianco sapevo di non dover temere di nulla.

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