Capitolo 2

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Ed ecco il mio primo dilemma giornaliero: andare alla festa di Kendall e guardarla mentre ci prova spudoratamente con Cameron o starmene a casa a fantasticare sulle possibilità che lui se la porti a letto durante la serata?
A questo punto la mia risposta era ovvia.
<<va bene! basta che non mi fai fare da terza incomoda per tutta la sera>> anche se alla fine non mi era mai successo che Cameron desse delle attenzioni ad altre ragazze quando era con me, sembrava quasi che non volesse farmi ingelosire ,ed era strano,considerando il fatto che eravamo migliori amici e non una coppia.
<<perfetto Alaska, vi vengo a prendere stasera alle 9, ci vediamo>>
Quando Cameron se ne andò, Piper iniziò a parlare alla velocità della luce elencandomi tutte le cose che avremmo dovuto fare quel pomeriggio,prima della festa; mi prese per il braccio e mi portò via, alla ricerca di un vestito perfetto.
Passate ben due ora dal nostro arrivo al centro commerciale, finalmente trovammo un negozio adatto e li, mi innamorai perdutamente di un vestito. Era un vestito nero, lungo fino a metà coscia, con un corpetto stretto e pieno di brillantini argento che man mano che scendeva verso le gambe si apriva in una meravigliosa gonna di tulle. Spuntata una piccola cosa dall'enorme lista di Piper finalmente, andammo a casa a prepararci.
Erano solo le 6:30 ma come tutte le ragazze anche io e la mia migliore amica ci avremmo messo un sacco di tempo a renderci presentabili.
Ore 8:30, non mi rimaneva che truccarmi e vestirmi. Scelsi un ombretto con i brillantini per richiamare quelli del vestito con sopra una riga sottile di eyliner e un rossetto Chanel molto delicato; i capelli li avevo piastrati nel tentativo di non risultare un barboncino e per mia fortuna aveva funzionato. Mi mancavano solo i tacchi. Un paio di décolleté nere semplici ma molto alte ed ero pronta. Andai in salotto e vidi Piper in tutta la sua bellezza. Con i suoi lunghissimi capelli marroni raccolti in uno chignon, un vestito rosa antico che le stava alla perfezione e le sue amate Jeffrey Campbell ai piedi. Era bellissima.
Alle 9 esatte Cameron era in piedi davanti alla porta e quando lo vidi, per poco non mi uscì la bava dalla bocca. Aveva dei pantaloni neri strappati, una camicia bianca che si adattava perfettamente al suo corpo muscoloso e delle Vans Old School anch'esse nere. Non ero abituata a vederlo elegante e non avevo mai notato quanto fosse bello fino ad ora. Beh ovviamente sapevo di avere il ragazzo più bello della scuola come migliore amico ma mi sembrava di averne avuto la certezza soltanto ora. Ed evidentemente anche il mio sforzo nel essere preparata in modo adeguato a questa festa aveva avuto i suoi risultati. << S-sei bellissima Alaska>> .
Non feci in tempo a rispondere che Cameron era già andato verso la macchina senza aggiungere altro.

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