Ice cream ↭ irwin

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Ashton stava tranquillamente seduto al parco godendosi la bella giornata di sole che c'era.
Dopodomani la gelateria avrebbe chiuso e lui sarebbe andato a lavorare nella pasticcieria di famiglia di lì a breve.
beh, infondo non cambiava molto, no?

La pasticceria non era nella stessa città ma in un'altra lì vicino, ma comunque Ashton si accontentava.

Ashton si accontentava sempre. Si adattava a tutto e non si era mai lamentato nei suoi 22 anni di vita.
Era un ragazzo estremamente pacifico e con un grande cuore, anche se forse un po' troppo schietto, e fortunatamente non aveva mai avuto disgrazie fino ad ora.

Certo, non veniva dalla più benestante e nobile delle famiglie ma come ho già detto a lui andava assolutamente bene così.

Stava scrutando l'orizzonte quando vide una figura un po' tozza correre verso di lui facendo espandere il sorriso sul suo volto.

Sorriso che si spense appena vide lo sguardo nervoso e preoccupato della ragazza.

«che succede, Shan?» chiese andando incontro alla mora.

Lei rimase sorpresa a sentire quel soprannome.
Solo i suoi genitori la chiamavano così.

Comunque cercò di regolare il suo respiro, diventato affannato dalla corsa, e puntò le sue banali iridi marroni negli occhi cerulei del riccio.

«devo dirti una cosa importante che riguarda il mio trasferimento»
Il riccio le fece cenno di sedersi accanto a lui.

«ecco, parto tra 4 giorni» annunciò facendo annuire tristemente il giovane gelataio.

«ed è per un intervento.»
Gli occhi di Ashton quasi uscirono dalle orbite e prima che Shannon potesse spiegare altro venne stretta in un abbraccio dal ricciolino.

Lui la teneva stretta.
Come fosse un tesoro prezioso.
Come fosse la cosa più fragile del mondo, che poteva essere rotta o spezzata dal vento.