Arrivò il giorno del ballo.
-Un altro po' di ombretto e ho finito.-
Disse Violet attenta a mettere bene il trucco sulla mia faccia.
Era venuta a casa mia 2 ore prima della festa per prepararci insieme e per truccarmi dato che io ero una frana in materia.-Finito! Non ti guardare allo specchio finché non ti sarai messa il vestito.- disse entusiasta del suo lavoro.
Andai a vestirmi e tornai da Violet che nel frattempo si stava aggiustando il trucco.
Vidi i suoi occhi illuminarsi.
-Sei bellissima Chloe.-
Io sorrisi e abbassai lo sguardo imbarazzata.Mi prese per il braccio e mi portò davanti allo specchio.
-Adesso puoi guardarti.- sussurrò.
Appena mi guardai non credetti ai miei occhi.
Non sembravo nemmeno io.
I miei capelli biondi sempre in disordine erano arricciati alle punte.
Il trucco e il vestito erano semplicemente perfetti.Saltai addosso a Violet.
-GRAZIE GRAZIE GRAZIE!- dissi con un sorriso enorme.
-Sei pronta per far colpo su Dylan e su Austin?- Chiese
-Scherzi? Austin sta con Emma, che è bellissima e stessa cosa per Dylan che è sempre appiccicato a Effy. Comunque io ho Colton e mi basta.-Le avevo raccontato tutto quello che era successo a casa di Colton il giorno precedente.
-Ma a te piace?-
Riflettei su cosa rispondere, mi piaceva Colton?
-Non lo so.- dissi fissando un punto per terra.Alzai lo sguardo verso l'orologio e notai che mancavano 15 minuti all'arrivo di Colton sotto casa mia.
Mi aveva detto che mi sarebbe venuto a prendere verso le 20:00 e che oltre a me avrebbe accompagnato anche Violet.
Scesi e cominciai ad aspettare seduta agli scalini sotto casa.All'improvviso vidi qualcuno arrivare con una moto: era Colton.
Scese e mi porse un casco.
-Bene e io adesso come faccio ad andare al ballo?- Disse Violet sbuffando.
-Ho 16 anni e a quanto pare posso prendere la moto e non ancora la macchina. Comunque avevo un piano B-Arrivò un altro ragazzo sulla moto e notai che era Nash.
Appena vide Violet sorrise e le porse il casco.
Non avevo mai avuto problemi con Nash, anche perché non ci parlavo mai.
Ma posso dire che non aveva un'aria tanto simpatica, infatti mi trasmetteva antipatia.Mi squadrò da capo a piedi e fece una faccia schifata, poi guardò Violet e sorrise.
-Violet non hai bisogno di portarti dietro uno sgorbio per sembrare più bella. Sei già bellissima.- disse Nash fissando con aria seria Violet.
-Come scusa?- dissi con tono infastidito.
-Hai capito. Non mi piace ripetere le cose due volte.- disse con tono sprezzante.
-Fottiti.- dissi e salii sula moto di Colton stringendolo in vita con le braccia.Arrivammo nella palestra della scuola dove c'era un gran casino a causa della musica e andai verso il bancone con bibite sia alcoliche sia analcoliche.
Non avevo mai provato una bibita alcolica dato che ci tenevo alla mia salute, ma ero curiosa di sapere cosa si provasse a bere.Presi un bicchiere e versai una bibita di cui non conoscevo nemmeno il nome.
-E così bevi?-
Disse una voce accanto a me.
Non mi ci volle un genio per riconoscere la voce e solo a sentirla mi vennero le lacrime agli occhi, ma cercai di respingerle.-no ma volevo provare.- dissi a Austin non guardandolo nemmeno in faccia.
Mi ero ripromessa di dimenticarlo e l'unico modo per farlo era quello di fingere che non esistesse.Sapevo che se mi fossi voltata verso di lui avrei visto tutta la sua bellezza e non mi sarei più tolta la sua immagine dalla mia testa.
-Perché?-
-Perché ne ho voglia.- dissi in tono acido.
-Perché questo caratteraccio?-
-perché non la smetti di fare domande?- dissi prendendo in mio bicchiere sul bancone per voltarmi ed andarmene.
Lui mi bloccò un polso per farmi e poi cominciò a parlare.
-Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
-si.- risposi secca.
Mi uscii spontaneo.Riuscii a liberarmi dalla sua presa e andai sulle panchine poste infondo alla stanza.
Fissai il mio bicchiere continuando a pensare all'immagine di Austin che sorride ad Emma e poi la bacia.
Cominciai a bere il liquido denso che inizialmente bruciava, ma poi acquistava un buon sapore.
Vidi Ansel seduto su qualche panchina più in là e per distrarmi andai a sedermi accanto a lui.
-Hey- dissi guardando il suo sguardo che fissava un punto per terra.
-Hey- si voltò verso di me. Notai tristezza nei suoi occhi, sembravano i miei.
Come mai un ragazzo così bello e pieno di ragazze dietro doveva stare male in questo modo.-Ti stai divertendo?- gli chiesi
-No.-
Cominciò a mordersi il labbro per cercare di non piangere.
-Va tutto bene?- chiesi preoccupata.
-No.-
-Posso sapere cosa succede?-
-mia madre è morta qualche giorno fa e mio padre non è mai presente in casa, potrebbe andare peggio di così?--Per quanto possa sembrarti impossibile, sono nella tua stessa condizione. So che è dura ma col tempo ci farai l'abitudine.-
Vidi una lacrima scendergli dal viso quindi lo abbracciai.
- no non ci farò l'abitudine. La mia vita è una merda. Mi sento solo. Magari tu ti chiederai "ma come? Ha tante ragazze dietro e fa parte del gruppo dei popolari". Beh quel gruppo fa schifo. Si è unito solo per far in modo che dei ragazzi belli diventassero popolari, ma non siamo amici. Mentre per le ragazze, non mi interessano. Sto cercando ancora quella giusta.-
-Siamo più simili di quanto pensi, anche a me comunque la serata sta andando una merda. Ti va di distrarci andando a ballare?-Lui annuii e andammo verso la pista da ballo.
Nonostante non sapessi ballare, mi divertii un sacco con Ansel.
Era proprio vero che l'apparenza inganna.Mentre stavamo ballando vidi Emma con una delle sue acconciature da riccona e con un vestito identico al mio ballare, ridere e strusciarsi contro qualcuno. Spostai il mio sguardo un po' più in là e vidi che quel qualcuno era Austin.
Sentii il mio cuore fermarsi e corsi fuori più veloce che potevo, nonostante i richiami di Ansel.
Mi sedetti sopra una panchina stringendo le mie gambe sul mio petto.
Quella situazione mi ricordò il giorno precedente.
All'improvviso sentii qualcuno sedersi accanto a me.
Era Effy.
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How I met your Grandfather
Teen FictionSiamo negli anni 2083. Alla morte del nonno di Jessica e Matthew, loro due non riescono più a rialzarsi. Chloe, la loro nonna, decide di raccontare la storia di come si sono conosciuti lei e il loro nonno. Ha vissuto tante emozioni che non sapeva n...