10. ...Sei rimasta sola.-

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Il giorno seguente arrivò in fretta.
Mi misi le cose più belle che avevo, solo per Austin.
Sembrava che dopo la sera precedente quello che avevo deciso grazie ad Effy non contasse più.
Arrivai a scuola in anticipo, così decisi di fare un giro.

Forse non avrei dovuto poiché quello che vidi distrusse quello che era rimasto del mio cuore.

Perché il mio cuore, ormai, cos'era? Era qualcosa che non contava più nulla, un oggetto che poteva essere usato a proprio piacimento.
Il mio, era distrutto dalle cicatrici dei punti che avevo messo ogni volta che qualcuno lo rompeva, i cerotti non potevano far coagulare le ferite troppo profonde.

-Questa vendetta la distruggerà completamente, stai facendo un ottimo lavoro.- disse Emma con un grosso sorriso rivolto al ragazzo che la sera prima mi aveva fatto dimenticare tutto il male che mi era stato fatto.
-Vedrai, questa volta farà più che male.- disse Austin spostandole una ciocca di capelli per poi baciarla.
Cominciai a domandarmi "Faccio notare che ho ascoltato tutto o faccio finta di nulla?".

Optai per la seconda.
Se avessi scelto la prima avrebbero cambiato tutti i piani. Dovevo dimostrarmi furba.

Sentii la campanella suonare e mi precipitai al mio armadietto per prendere la mia roba.
Quando mi voltai vidi Effy con le braccia conserte e con il peso spostato tutto su una gamba.

-Ci sei ricarscata, a quanto pare.- disse con tono indifferente.
-Tu... come fai a sapere quello che ho visto?-
-Hai un muso talmente lungo che chiunque riuscirebbe a capirlo.-
Andò verso il suo armadietto che era accanto al mio e la sentii sussurrare "soprattutto perché ho vissuto la stessa cosa anche io".
-Che lezione hai adesso?- chiesi
-Chimica.-disse continuando a cercare i libri nel suo armadietto.
-Bene, anche io. Ti va se collaboriamo per il progetto di oggi?- chiesi sperando che mi dicesse di sì.
-Sì, magari ci sediamo infondo e ti spiego delle cose. Mi annoia chimica.- disse proseguendo verso la sua classe ed io mi affrettai per prendere la mia cartella e seguirla.

Ci sedemmo e la lezione cominciò.
Dopo un'ora non spiccicava ancora parola così decisi di fare la prima mossa io.
-Cosa mi devi dire?- chiesi posando la provetta che avevo in mano.
-Ti piacerebbe diventare come me?- chiese lei.

Era una ragazza priva di emozioni e pensava solo a divertirsi.
-Si ti prego.- dissi con tono implorante.
-Okay.-
***
6 mesi dopo...

-Effy mi passi l'accendino?- chiesi con la sigaretta tra i denti.
Lei me lo passò ed io cominciai a fumarla.
Eravamo dietro il cortile della scuola sedute sugli scalini a guardare le persone passare.

Ci piaceva guardare le persone tutte uguali diverse da noi due.
Ero cambiata drasticamente.
Avevo i capelli neri, mi vestivo volgarmente, bevevo e fumavo.
Quando all'improvviso un gruppo di ragazzi attirò la mia attenzione.

Era quel gruppo di popolari che una volta guardavo con occhi diversi.
Una persona in particolare attirò la mia attenzione: Violet.

Teneva lo sguardo basso mentre passava ed era mano nella mano con Nash.
Nessuno si degnò di salutarmi, apparte Aria con un gesto della mano.
Guardai quella che una volta si poteva definire la mia "migliore amica" e le sputai sulla sua maglia di marca.

Anche il suo stile era completamente cambiato.
Si vestiva come Emma e Gigi.
Lei aprì la bocca in senso di disgusto mentre guardava la sua maglietta.
Feci una risata ed Effy mi seguii.
Nash si staccò dalla mano di Violet per venirmi incontro con aria minacciosa.

-Lurido sgorbio sparisci dalla sua vita. In quel gruppo tutti ti odiano e anche nella scuola nessuno ti sopporta. Sei sempre stata un'illusa e nessuno merita la tua amicizia.
Sei rimasta sola.- disse a denti stretti.
Le sue parole non mi toccarono minimamente.

Feci un altro tiro con la sigaretta e gli soffiai tutto il fumo sulla faccia prima di parlare.
-Credi davvero che io sia sola Grier?
Io ho Ansel, Effy e Dylan. Una volta un ragazzo mi disse che il vostro gruppo fa schifo, che si è unito solo per far in modo che dei ragazzi carini diventassero popolari. Ma non siete amici.- dissi facendo una risata dopo aver guardato la sua espressione in volto.
Era un misto tra vergogna e rabbia.
-Ho centrato in pieno, vero Grier?- proseguii io
-Ti dico solo una cosa, non avvicinarti più a nessuno di noi e soprattutto a Violet. Sennò finirai male, anche se sei una ragazza.- disse prima di voltarsi per andarsene.
-Ho paura Grier.- dissi facendo la finta terrorizzata, con una risata di Effy alla fine.

-Dovresti.- disse e poi se ne andò.
Non mi faceva paura nessuno di loro e non mi importò della minaccia di Nash, avevo un piano in mente per distruggerli tutti.

Ma questo sarebbe successo solo con l'aiuto di Effy, Dylan e Ansel.
Gli ultimi due si erano distaccati dal gruppo.
Dylan perché si era innamorato di Effy, Ansel perché era il mio migliore amico.

Vidi i due insieme ad un altro ragazzo in lontananza venire verso di noi di corsa con un foglio in mano.
Appena arrivati Dylan ci mostrò il foglio.
-Io e Ansel abbiamo un piano.-

How I met your Grandfather Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora