CAPITOlO 4

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Il resto della giornata volò via in fretta di nuove lezioni e facce sconosciute.
Fu un sollievo rivedere casa.
<< Siamo a casa, Emy!>> gridò Gabe appena oltrepassammo la porta. << cosa c'è per cena?>>
<< ciao ragazzi>> sentii dire da Emy dalla cucina.
La trovammo al tavolo della cugina a mettere in forno del pollo.
<<cavolo, si!>>, esclamò Luke
<< avevo proprio voglia di pollo>>
<< Luke! Aiuta a Jasmin con gli ultimi scatoloni a portarli nel piano di sopra, senza fare casino grazie>>
<< va bene Emy>>
<< luke voglio che quegli scatoloni spariscano dall'ingresso prima che tutti gli altri tornino a casa>>

Passarono dieci minuti di silenzio teso, mentre portavamo le cose nella mia stanza: correvamo su e giù per le scale, cercando di non scontrarci o di non incrociare gli sguardi in modo imbarazzante. Alla fine mi lasciai cadere sul letto, dolorante e sudata.
<< grazie per l'aiuto Luke. Ci avrei messo dei secoli senza di te>>

Luke fece un cenno con la testa.
<< Luke! Jasmin! Scendete la cena é pronta! >> sentimmo gridare da sotto

A cena assaggiai subito il pollo.
Appena fummo tutti sazi ripulimmo la tavola, poi Emy ci lasciò liberi di fare quello che volevamo.
Per mantenere una parvenza di normalità nella mia vita,salii in camera a fare i compiti. Anche se non me ne avevano assegnati, sapevo di essere indietro in inglese.
Qualcuno bussò alla porta.
<<Jasmin?>> chiese Logan, infilando dentro la testa
<< ciao Logan entra pure>>
<< che fai?>> mi disse Logan mentre guardava i miei libri
<< mi porto avanti con inglese, gli altri che fanno?>> chiesi incuriosita
<< gli altri sono tutti in cortile. Volevano giocare prima di andare a letto.
<< vieni anche tu?>>. Indossava pantaloncini da tuta e un cappellino da basket.
<< giocare?>>, chiesi
<<si, giochiamo spesso quando è buio.
<< Mi spiace ma rimango sui miei libri>>
<< come vuoi, se cambi idea sai dove trovarci>>.
Appena Logan uscì dalla stanza, mi chiamò la mia migliore amica Daria.
<< Hola, chica, come butta?>> Al suono della voce della mia migliore amica sentii che mi tremavano le labbra.
Riuscii solo a dire un misero saluto prima di scoppiare a piangere.
<< oddio,Jasmin che ti prende? È così brutto stare li? >>
<< no, ma mi manchi tanto, poi devo condividere la casa con 3 ragazzi>>
<< Non ci credo! Quella donna ha sparato tre maschi dalla patata? >>
Mi sfuggi un mezzo sorriso.
<< c'é qualche ragazzo carino?>>
<< Daria>> grugnii
<< che c'e? >>
<< l'argomento ragazzi passiamolo>>
Come potevo pensare ai ragazzi carini quando la mia famiglia era appena morta?
<< E invece io voglio parlarne>> Adesso sputa il rospo! Come si chiama?>>
Pensai se dirglielo oppure no alla fine gli dissi
<< Logan>>
<< uhm. Sembra figo>> Okay, adesso i dettagli? Com'è?>>
<< dal poco che ho visto, diciamo che ha tante ragazze intorno>>
Restammo al telefono un' ora. Ma, appena mi raggomitolai sotto le coperte, un sensazione di solitudine mi tenne sveglia tutta la notte.
Il giorno dopo, feci il mio solito percorso per andare a correre.
Appena arrivai a casa mi feci una doccia fresca e andai subito in macchina con Luke,Gabe, Logan per andare a scuola.
arrivata ha scuola la prima ora fu quella di inglese <<meno male che ieri mi sono portata avanti>> dissi tra me e me.

finite le lezioni suonò la solita campanella delle 12:00.
<< allora? Con Logan?>>
<< con Logan cosa?>> dissi arrossendo
<<dai lo sai>>
<< non so di cosa tu stia parlando>>
<< si vede come lui ti guarda, secondo me un giorno vi metterete assieme.>>

Era troppo presto. Dovevo andare bene a scuola e seguire i passi di mio padre. Non potevo permettermi di essere distratta da uno come Logan.

Un errore che mi cambiò la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora