Parte 2

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JACK POV

Sto notando che anche a casa papà è sotto pressione. Oggi a cena l'ho visto guardare triste la mamma. Credo che stia succedendo qualcosa tra i due.

io: mamma, papà posso parlarvi?

purtroppo non mi posso intromettermi nei loro problemi personali, ma li devo comunicare una mia decisione presa da ormai molto tempo

io: ho deciso di...andare a vivere da solo

papà: oh

io: ho quasi 22 anni e vivere ancora con i miei genitori alle ragazze non piace, devo pensare al mio futuro..

papà: vorresti dire che ti mettiamo in imbarazzo?

io: bhe...se la vuoi mettere in questo modo..si.

mamma:bene, fai quello che vuoi ormai se un uomo maturo.

papà: ma che stai dicendo tesoro, secondo me è anche vergine ed ha 22 anni!

Rimango paralizzato con la bocca aperta.

mamma: Jon! Forse e ancora vergine perchè lo vergogniamo davanti agli altri! E poi accetta la sua scelta

papà: non posso!

urla infine andandosene di casa sbattendo la porta. Gli corro in contro ma non lo vedo più.

JON POV

Mi metto a correre più veloce della luce, ho paura per mio figlio, il mio jack. Non mi interessa cosa pensa mia moglie, io non lo lascio.

mi fermo dalla mia corsa e mi accorgo che non so dove diavolo sono...allora..ripensando un po dove sono andata...sempre dritto..poi mi pare di aver girato a destra...o a sinistra...poi ho continuato dritto e ho girato un paio di volta da qualche parte. Bene, mi sono definitivamente perso. Continuo a camminare e contemporaneamente penso. 

Ho visto cose riservate ai sognatori, mi ricordo di Sharon, la figlia defunta del mio migliore amico Roman defunto anch'esso, Sharon era una ragazza molto solare e divertente, quei suoi capelli marroni chiari, mi ricordo che quando era piccola voleva tingerli e io le continuavo a dire che era perfetta così com'è. Ti prego, torna. Mi sento come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto. Siamo creature stupide e incostanti, con la memoria corta e un grandissimo talento per l'autodistruzione. 

Mi fermo nuovamente e mi accascio a terra, non verso nessuna lacrima ma dentro di me c'è una battaglia che non vuole trovare pace.E difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato molto da ricordare.

Fa molto freddo, mi sento congelare l'anima e la sensazione fa schifo. Mi addormento

"sono da solo e piango, qualcuno mi tocca la spalla e io mi volto con le lacrime agli occhi, il mio viso si illumina quando vedo lei

Sharon: Jon..ti prego non piangere

io: non posso fare altro

Sharon:sei stato scelto per questa vita perchè sei abbastanza forte per viverla. 

io: ma io non ci riesco..

Sharon: ti aiuterò ad alzarti, se lo vorrai.E ti stringerò la mano senza lasciarti mai

io: me lo prometti?

Sharon: te lo prometto

io: ma sei veramente tu?

Sharon: posso solo dirti di fidarti di me, va da tuo figlio e dagli l'amore che tu non hai mai ricevuto

io:si"

Mi risveglio in preda al panico. Non ci posso credere di aver avuto un sogno del genere ma manterrò la mia promessa.

Torno a casa e con la testa bassa apro la porta e guardo mio figlio e mia moglie

io: scusa Jack, se vuoi andartene fa pure sarai sempre mio figlio e ti vedrò lo stesso alla federazione

lui annuisce sorridendomi

io: tesoro, mi dispiace tanto per tutto, so che forse negli ultimi tempi sono stato molto preso dal lavoro e dai nostri figli. Ti amo e fidati quando ti dico che tu sei la mia unica ragione di vita. Ti amo da morire e non voglio perderti.

Mi fissa intensamente per qualche secondo, ho detto qualcosa di male?

Mi si avvicina lentamente e poi mi salta addosso e mi bacia con passione. 

Becky: ti amo Jon

Noto Rosa che scende dalle scale, ha gli occhi rossi e gonfi, mi avvicino cautamente a lei 

io: Rosa che hai?

Rosa:niente tornate a sbacciucchiarvi

io: Rosa! Ma che hai!

Rosa: Fottiti Jon!

E' la prima volta che mi chiama Jon, mi ha sempre chiamato papà, da quando l'abbiamo adottata.

Becky: Rosa! Tesor-

Rosa:NO! BASTA! non ne posso più!

Prende le chiavi correndo verso la porta ma l'afferro dal braccio

io: Tu di qua non ti muovi

Nemmeno il tempo di finire la frase che mi rifila un fortissimo calcio alle parti basse, mi chino dal dolore e lei corre via.

Jack:oh papà come stai?

Becky: ti vado a prendere del ghiaccio

Io intanto continuo a fissare quella porta da dove è uscita. Ma che cosa gli è preso?Oggi in federazione sembrava felice

Becky: ecco amore, mettilo sopra

Jack mi aiuta ad alzarmi e a mettermi sul divano

io: dì a tua sorella che non è più benvenuta in questa casa

Entrambi rimangono in silenzio e Becky mi fissa con le lacrime agli occhi




Rimorsi || Dean AmbroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora