Chapter 3

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Narratore:
I quattro fratelli,avevano passato la notte in bianco,trascurando l'andare e il ritornare di Mickey dal mondo dei sogni,Donnie versa la 4 tazza di caffé al rosso e subito lo ingerisce non facendo caso a quanto fosse bollente <<Ma non scotta?>>chiede tra gli sbadigli Donnie <<Non ci faccio molto vedo in effetti>>e le spallucce Raphael ancora assonnato <<Mi ripetete perché siamo svegli dalla 5 del mattino?>>poggia il mento sul tavolo Michelangelo <<L'idea era di uscire finché la gente dorme>>rispose Donatello <<Allora spiegatemi perché siamo ancora>>>sbadiglia <<Qui...>>fa Mickey<<Perché non sappiamo dove iniziare le ricerche>>rispose scocciato Leonardo <<Che ne dite se iniziamo dai nostri letti ...io ho sonno>>si strofina gli occhi <<Beh. Non credevo che lo avrei mai detto ma...il tonto ha ragione.Non risolviamo niente nella cucina. Andiamo.>>scavalca il tavolo Raphael facendo qualche passo,poi si volta verso i fratelli <<Allora?Aspettate un telegramma scritto per caso??>>i tre fanno le spallucce e lo seguono.

Fuori,in quel magazzino,c'era ancora la mutante che dormiva tranquilla con un sorriso incerto,che stesse sognando...

Intanto i fratelli erano usciti,era ancora l'alba,poche persone erano sveglie...

<<Allora dividiamoci. Copriremo più terreni.Se la vedete chiamate col Tarta cellulare. Ci vediamo tutti qui tra un'ora>>Afferma il leader andando e nord,Raphael andó a est,Mickey a ovest e Donnie a sud.

IZUMI POV'S

Venni allertata da un rumore sospetto "c'è qualcuno" penso alzandomi prendendo il mio arco appolagliandoni vicino alla finestra,restando nell'ombra,era uno dei mutanti,mi stava cercando e se lo fa lui scommetto che anche gli altri elementi della cricca lo stanno facendo,presi una freccia e miro al mutante seguendo ogni suo passo. Non volevo ucciderlo per ora. Solo spaventarlo... preso bene la mira  schioccai la freccia colpendolo di striscio,la tartaruga con la maschera arancione fece un grido sordo e cadde sulle sue ginocchia tenendosi il braccio,dalla sua espressione rivolta verso il capanno. Capisco che mi ha vista.

Prese dal guscio uno strano apparecchio elettronico. Avrebbe chiamato i suoi amici,presi la katana ed esco velocemente e corsi verso di lui è gli punto la lama appena sotto il mento <<Vuoi uccidermi?>>mi chiede con voce spezzata facendo cadere quello che sembrava un telefono cellulare <<Se lo avessi voluto. Non staremo parlando adesso>>lo faccio sussultare <<Questo è un avvertimento. La prossima volta non saró cosí benevola>>mi chino alla sua altezza specchiandomi nei suoi occhi azzurri <<Chi sei?>>mi chiede <<Io mi chiamo Izumi. >>rispondo alzandomi <<Io mi chiamo Michelangelo.>>Rispose con naturalezza come se non lo avessi ferito <<Chi stai cercando?Se mi dici il nome io lo conosco di certo.>>si alza gemendo dal dolore <<aspetta>>sbuffai,presi la freccia <<Adesso stringi i denti.al tre la tolgo>>lui sbarra gli occhi e annuisce <<3.>>la tolgo di netto <<AHU!>> urla <<ti avevo detto che al tre te l'avrei tolta>>

<<si ma ti sei dimenticata l'uno e il due!>>di massaggia il braccio <<Bene. Sto cercando un uomo. Si fa chiamare Sherdder.>>Appena lo nomino lui rabbrividisce.

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