Yoongi non aveva la più pallida idea di come si facesse colpo su un ragazzo. Non aveva mai incontrato nessuno come lui a parte Jimin -che comunque non contava perché era lui ad essere convinto che fosse gay, Jimin non se ne era ancora reso conto; a dire la verità non si era nemmeno reso conto di possedere un pene, quindi non si poneva proprio il problema- e non era mai nemmeno stato interessato a nessuno.
Non che fosse interessato ad Hoseok. Dio, no, ci sarebbe mancato altro! Avevano già fatto una settimana di lezioni giornaliere consecutive e non aveva fatto mai altro che parlare di chimica o di fisica o ancora di altra roba estremamente pallosa che lo annoiava a morte, senza mai concedergli una pausa. Però non gli dispiacevano le sue gambe. Sì, le sue gambe non erano affatto male. E neanche le sue braccia. Gli piacevano i muscoli delle sue braccia, ben definiti ma non esagerati come quelli di Jimin. Anche il viso era passabile. Soprattutto quando tirava su i capelli della frangia, lasciando scoperta la fronte.
Ma questo non voleva di certo dire che fosse interessato a lui. Era solo un diciassettenne vagamente frustrato che doveva passare tanto tempo con un ragazzo carino.
Ok, non pensava fosse solamente carino. Lo trovava un bel ragazzo, quindi non c'era niente di male se, per la prima volta che ne aveva l'occasione, dato che Hoseok sarebbe arrivato più tardi quel giorno, stava decidendo come farsi trovare dal suo tutor, senza dover indossare quella solita, maledetta, divisa.
Sì, era più di un'ora che era in camera sua davanti all'armadio, ma questo non significava assolutamente niente. Lui era Min Yoongi e non perdeva certo tempo a prendersi una cotta per il primo che capitava e a scegliere cosa indossare come una ragazzina al primo appuntamento.
Per dimostrare a se stesso che le cose stavano veramente così prese un paio di pantaloni della tuta, neri, una canottiera a caso e una felpa grigia. Indossò tutto e poi si guardo allo specchio. Nonostante la scelta non studiata dei vestiti, rimase comunque soddisfatto dell'immagine che gli si parò davanti: i pantaloni nascondevano bene le sue gambette rachitiche e la felpa era abbastanza larga da lasciargli scoperta una spalla.
'Io ci proverei se mi incontrassi per strada e se fossi qualcun altro'
E l'insieme, per quanto fosse ben riuscito, nascondeva il fatto che avesse passato tutto quel tempo davanti all'armadio.
Ma questo continuava a non significare niente. Anche se gli sarebbe tanto piaciuto vedere la reazione del padre una volta capito che Hoseok era gay. Perché era palesemente gay, ce l'aveva praticamente scritto in fronte. Avrebbe potuto provarci solo per farlo incazzare, sarebbe stato assurdo. Se solo fosse stato capace a fare cose del genere.
Ma cose del genere non gli interessavano nemmeno, quindi avrebbe trovato un altro modo per far arrabbiare il vecchio. Mirava a farsi buttare fuori di casa ormai.
Dal piano di sotto lo raggiunse la voce della madre "Yoongi, è arrivato Hoseok. Vieni giù"
Si sentì il cuore in gola e si guardò un'altra volta allo specchio.
'Non significa niente eh? Sei un coglione Min Yoongi'
Scendendo le scale vide Hoseok che lo stava aspettando con quel sorriso a forma di cuore che gli fece tremare le gambe. Quasi cadde. Abbassò lo sguardo e si diede nuovamente del coglione. Come poteva pensare di poter fare colpo se faceva una figura del cazzo dietro l'altra?!
'Va bene, siamo sinceri. Ti piace, lo trovi un gran fico e stai studiando solo per vederlo sorridere. E sicuramente non è far arrabbiare il vecchio il primo motivo per cui ci proveresti, se ne fossi in grado. Nemmeno il secondo. O il terzo. O il decimo. Sei diventato patetico'
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Tomorrow ll YoonSeok
Fanfiction"Bene. Perfetto. Il padre omofobo gli aveva trovato un tutor per fargli passare l'anno e Yoongi stava fantasticando su di lui. Recuperare quelle materie sarebbe stata una passeggiata. Certo. Fantastico" - YoonSeok