IV - Seconda Parte

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Da: Hoseok

Mi manchi

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Yoongi, dopo sei giorni, era finalmente riuscito ad alzarsi dal letto. Non era più triste come prima. Era incazzato. Molto incazzato.

Incazzato con Hoseok che lo aveva solo preso per il culo, ignorando l'avvertimento che gli aveva dato, ed incazzato con se stesso, che non riusciva a smettere di sentirne la mancanza.

'Ti manco brutto stronzo? Spero che tu stia male almeno la metà di quanto sto male io'

Non poteva fare a meno di leggere in continuazione i messaggi che gli aveva mandato e non poteva fare a meno di sussultare ogni volta che il suo telefono iniziava a squillare. Moriva dalla voglia di rispondere, sentire per un attimo la sua voce, magari verificare che stesse veramente male anche lui, e poi riattaccare. Si sentiva uno stupido, ma in fondo lo sapeva che non poteva essere altrimenti. Lui era innamorato di Hoseok e lo sapeva, come sapeva perfettamente che non poteva smettere di esserne innamorato così, dopo solo sei giorni.

Il telefono incominciò a squillare e, appunto, saltò praticamente giù dal letto dove era seduto, pronto a fare quello che faceva sempre, ovvero fissare il nome di Hoseok scritto sullo schermo col cuore in gola e aspettare che comparisse la solita notifica della chiamata persa, ma, quando vide che a chiamarlo era Jimin, cercò di calmarsi per poi rispondere.

"Ciao Jimin"

"C-ciao Yoongi. C-come stai?"

Balbettava, era nervoso. Strano.

"Io sto meglio, ma che ti prende?"

"S-senti, non ti arrabbiare con me. T-ti prego"

"Jimin si può sapere che cazzo hai fatto?"

Ma Jimin non gli rispose. Dall'altra parte sentì solo una serie di rumori e lui sul serio non ci stava capendo nulla.

Poi un'altra voce riprese la chiamata.

"Ehi Yoongi-yah"

Hoseok. Il cuore di Yoongi incominciò a battere ad una velocità tale che pensava gli sarebbe venuto un infarto. Il suo unico istinto fu quello di chiuderla lì ma il più grande gli lesse nel pensiero.

"Ti prego Yoongi non riattaccare! Ti prego! Ho praticamente pedinato e minacciato il tuo migliore amico fuori da scuola, davanti ai tuoi compagni e insegnanti. Penso che la cosa potrebbe anche essere illegale. E l'ho fatto solo per riuscire a parlarti per telefono. Ti prego, ti chiedo solo di ascoltarmi"

A Yoongi venne da sorridere ma cercò di trattenersi e di non tradirsi. Non poteva cascarci, non ancora.

"Complimenti, sei geniale. Hoseok non ti sopporto più, lasciami in pace. Te lo sto chiedendo per favore"

"Non m'importa, puoi anche odiarmi ma io devo spiegarti. Non volevo dire quello che ho detto quel giorno. Ti prego, lasciami la possibilità di parlane"

Yoongi non ce la faceva. Doveva chiudere o si sarebbe arreso. E non voleva.

"No Hoseok, io ero stato chiaro e tu hai fatto di testa tua. Hai perso tutte le tue occasioni"

"Dio Yoongi-yah, non ti sto chiedendo una seconda occasione per stare con te. Ti sto solo chiedendo una possibilità per chiarire, ti sto pregando. Dopo potrai anche mandarmi di nuovo a fare in culo e farmi sparire per sempre dalla tua vita ma ci sono delle cose che devi sapere prima"

Il più giovane sospirò, sconfitto "Ok, ok! Dimmi quello che mi devi dire e poi fammi chiudere questo maledetto telefono"

"Non posso dirtelo così. Voglio spiegarmi guardandoti negli occhi Yoongi-yah. Ti prego, dì ai tuoi che stai meglio e io arriverò in un attimo. Poi mi puoi buttare fuori a calci"

Tomorrow ll YoonSeokDove le storie prendono vita. Scoprilo ora