.Capitolo 1

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"Carolinaaaa"
Sentii urlare alle mie spalle, mi voltai e vidi Elena correre verso di me.
Da quanto tempo non la vedevo, sembrava un'eternità, ma lei non era cambiata per niente. Lo stesso taglio di capelli, corti ma che le stavano molto bene, stessi occhi grandi e stesso fisico perfetto.
"Elenaa" la abbracciai forte forte.
"Che mi racconti di quest'estate?"mi chiese.
"Nulla di nuovo, soliti amici e solito posto e tu?"
"Io ho incontrato un ragazzo" disse con gli occhi a cuoricino.
"Raccontami tutto!"
Io ed Elena ci siamo conosciute in primo liceo, lei frequentava il corso B e io il corso C. Eravamo diventate amiche per caso, ad un festa di compleanno e da li siamo diventate inseparabili.
"Già mi piacete tu e Mattia" dissi dopo aver ascoltato il suo racconto.
"Ora scappo, ci vediamo al distributore alle 10"
"Non è cambiato niente eh?"chiesi retoricamente, perché Elena era già scappata.

Purtroppo mi toccavano due ore di latino, che dopo tre mesi d'estate sembravano l'eternità. Per fortuna c'era la mia compagna di banco che mi distraeva. Io e Francesca ci conoscevamo da 10 anni ormai, insomma era la mia amica di infanzia e sapeva sempre cosa dire o come comportarsi, era indispensabile nella mia vita.
"Ehy, ma hai visto il ragazzo nuovo?"Mi chiese.
"No perché?"
"Credimi dovresti vederlo, è bellissimo " disse con troppa enfasi.
"Esagerata come sempre!"
"A ricreazione andiamo e lo salutiamo"
"Perché dovremmo?"
"È educazione, cara Carolina"
"Vuoi provarci eh?"ridemmo entrambe quando una voce dietro di noi ci interruppe.
"Ci penso io al ragazzo nuovo"disse.
"Alessandra sei sempre la solita!" La rimproverammo.
"Se il gruppetto in fondo smettesse di disturbare, potremmo continuare la lezione!"
Con queste parole la professoressa ci fece ritornare, purtroppo, a Lucrezio.

Finalmente arrivarono le dieci e mi precipitai al piano di sotto della scuola, dove si trovavano i distributori.
"Caro in classe con me c'è uno strafigo!"annunciò Elena.
"Anche tu parli del ragazzo nuovo?"dissi quasi stufa.
"Si, è bellissimo! Si chiama Andrea"
"Bel nome" dissi in modo sarcastico.
"Poi te lo presento, ti piacerà"
"Già da come ne parlano tutti, non mi piacerà "
"Su non fare cosi" Mi rimproverò"solo perché è bello non vuol dire che sia antipatico"
"Non dico questo, solo che se parlate così si monterà la testa"
"Sei sempre la solita."si fermò "ooh eccolo là"
Mi indicò un ragazzo alto, con un corpo perfetto direi, dai capelli castani e profondi occhi verdi. Indossava una maglietta bianca che lasciava intravedere gli addominali e un classico paio di jeans, tutto questo completato da un paio di vans.
È molto carino- pensai.
"Allora che te ne pare?"chiese Elena.
"Normale" non avrei mai ammesso la sua bellezza
"Non capisci nulla!"quasi mi sgridò.
Io alzai gli occhi al cielo.
In tutto questo lui si avvicinò ad Elena e disse "e questa tua amichetta?" Fece un sorriso.
"Lei è Carolina"
Mi porse la mano "Piacere,Andrea"
"Piacere" ricambiai.
E poi mi allontanai, lasciandolo con quella faccia da ebete.
Sbruffone-pensai.

Alla fine delle lezioni, presi l'autobus e arrivai a casa, stanca e affamata.
"Fra mezz'ora a tavola " urlò mia madre dal piano di sotto.
Nel frattempo mi sdraiai sul mio letto, nonostante avessi le converse rosse-le mie preferite. Presi gli auricolari e cominciai ad ascoltare Ed Sheeran quando il suono di una notifica mi distrasse. Presi il telefono e lessi.

'Andrea Paolini ti ha mandato una richiesta di amicizia'

Aperto il profilo, scoprii che era proprio lui, il nuovo arrivato.
Non riuscii a trattenere la curiosità e guardai tutte le foto del suo profilo.
Mi soffermai su una foto al mare.

Andiamo bene-pensai.

E ritornando alle notifiche, rifiutai l'amicizia.

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