Martedì riunirono tutti gli studenti nell'aula magna,com'era solito fare all'inizio di ogni anno scolastico.
Veniva la preside, salutava tutti gli alunni e augurava "un buon anno all'insegna dello studio e del lavoro",insomma le parole erano sempre le stesse tanto che tutti noi le sapessimo a memoria.
Andrea si guardava intorno, un pò spaesato: chissà cosa pensava della scuola nuova, di noi, di me.. non mi ero mostrata entusiasta del suo arrivo anzi ero l'unica ad evitarlo e ciò sembrava non piacergli.
"Bene ragazzi, cominciamo"annunciò il rappresentante d'istituto in carica.
"Come ogni anno faremo il gran ballo d'inizio anno, ovviamente con un tema del tutto nuovo. Quest'anno il tema sarà...." si fermò per dare la suspense "il ballo in maschera!"
Tutti ci guardammo entusiasti: a chi non poteva non piacere?
Mi voltai involontariamente verso Andrea, che fece una faccia disgustata.
Figurati-pensai.
"Oddio! Ma è fantastico!"esclamò Alessandra.
"Uffa, posso venire con i pantaloni?"chiese Clara.
"Dai Clara! Per una sera fai lo sforzo e indossi un bel vestito" rispondemmo in coro. Clara era la compagna di banco di Alessandra e non amava molto il trucco o i classici vestiti.
"Vi odio" rispose lei ridendo.
"Adesso tutti in classe" Ci interruppe il professor Martini.Quando suonò la campanella dell'ultima incessante ora, una voce alle mie spalle richiamò la mia attenzione.
"Ti rendi conto che abbiamo parlato per tutto il giorno?"mi girai e vidi Elena.
"Se parli ancora di Andrea, me ne vado"
"Dai Caro! Come fai a dire così" disse quasi delusa.
"Non mi piace per niente " era forse vero?
"È bravissimo,invece, e ti piacerebbe"
"Ma anche no!"
"Purtroppo lo vedrai ancora per due anni"
"Per fortuna alla festa abbiamo le maschere e non lo riconoscerò" pensai un pò ad alta voce.
"Tranquilla, non gli piacciono le feste. Non verrà" questa volta era davvero delusa.
"Ah.." dissi soltanto.
"Cosa c'è?" Mi chiese.
"Nulla nulla,solo non so che mettere!"sviai il discorso.
"Io nemmeno"
"Shopping pomeriggio?"
"Ovviamente " ridemmo e tornammo a casa."Questo secondo me è perfetto!"disse Elena squadrandomi.
Indossavo un ampio vestito azzurro,stretto alla vita, con un corsetto decorato magnificamente, il tutto completato da delle leggere spalline. Mi sentivo una principessa.
"Anche a me piace molto." Dissi senza parole." Tu prendi assolutamente quello rosso"
"Si, è bellissimo" rispose Elena.
"Ora mancano solo le maschere!"
"Io quella azzurra!" Indicai una splendida maschera appoggiata su una corona di fiori.
La mia amica mi passò entrambe le cose "prova tutto" disse.
Il risultato era perfetto " Mi piace troppo" proclamai.
Lei indossò una maschera rossa e nera e si mise accanto a me,davanti allo specchio.
"Siamo pronte!"La settimana passò in fretta, fra i compiti e la monotonia scolastica.
Non perdevo mai tempo per dimostrare il mio odio verso Andrea o con qualche battuta di poco gusto o con qualche sguardo omicida. Non lo tolleravo proprio e per fortuna quella sera al ballo non ci sarebbe stato.
Cominciai a truccarmi, in modo leggero per via della maschera, sistemai la corona sui capelli color castano e poi indossai lo splendido vestito. Mi guardai allo specchio e rimasi a bocca aperta:mi piacevo tantissimo, tanto che non riuscì a staccarmi dal mio riflesso.'Siamo sotto' un messaggio di Clara mi portò alla realtà. Ci avrebbe accompagnato suo padre.
Salutai mia madre e Flavia, la mia insopportabile sorella e uscì. Ad attendermi c'erano Francesca,con il suo vestito bianco tutto di pizzo e Alessandra con un abito completamente nero.
Allegro-pensai.
Davanti c'era Clara, con una maschera arancione molto particolare;ci avrebbe accompagnato suo padre.
Dopo più o meno dieci minuti,arrivammo all enorme sala dove si tenevano ogni anno le feste.
Quest'anno era tutta decorata con fiori bianchi e rosa e sui tavoli c'erano tipiche maschere veneziane tutte colorate. La musica era ben scelta, le canzoni erano suonate con i violini e questa era il dettaglio più bello. Cercavo di riconoscere i miei compagni, ma tutti erano ben travestiti: vidi solo Elena, che da lontano mi sorrise.
"All'una e mezza ci vediamo all'entrata"disse Alessandra " Ci aspetta mio padre"
Così dicendo ci dividemmo e io mi avvicinai al tavolo dei cocktail per prendere qualcosa da bere, quando ad un certo punto una voce mi distrasse.
"Bella maschera fanciulla"scherzò
"Mmh grazie"farfugliai cercando di riconoscerlo.
"Le va di ballare?"chiese mentre partiva 'stay with me'
"Posso rifiutare?"
"Non credo proprio"e così dicendo mi trascinò in pista.
Mi cinse la vita con una mano, mentre con l'altra stringeva la mia.
"Allora, posso sapere il tuo nome " chiesi.
"Per stasera rimango anonimo se non ti dispiace, Carolina"
"Ma tu sai chi sono,non è giusto"ribattei.
"Accontentati di avere un cavaliere misterioso" uno splendido sorriso piombò sulle sue labbra e involontariamente anche sulle mie.
Continuammo a ballare mentre lui mi stringeva sempre di più. Quando la canzone finì si avvicinò lentamente al mio orecchio e sentii il mio cuore accelerare.
"Vieni con me, principessa"scherzò e tenendomi per mano mi trascinò nel giardino del locale. Non sapevo il perché ma qualcosa mi spingeva a fidarmi di lui. Mi tolsi la maschera e invitai lo sconosciuto a fare lo stesso.
"Assolutamente no,non ti piacerei"
"Potrei ritrovarmi davanti ad un assassino e non saperlo" pensai ad alta voce.
"Tranquilla,non voglio ucciderti" ridemmo entrambi e ci sedemmo su una panchina in pietra.
"Allora aiutami a riconoscerti"
"Chiedi e risponderò"
"Ho mai parlato con te?"
"Raramente, lo stretto necessario."
"Quanti anni hai?"
"17"
"Quindi fai il quarto come me"
"Esatto"
"Oddio.."pensai un pochino e dissi " Sei Dario!"
"Chi è Dario?"rise sonoramente mentre io ero troppo impegnata a riconoscerlo.
"Nessuno nessuno, ho solo sbagliato. Dario è il mio migliore amico"
Cambiò discorso e parlammo per quello che mi sembrò un'eternità. Mi piaceva molto, era gentile,simpatico ma non capivo il motivo per cui si nascondesse:chi poteva mai essere?Nel frattempo il mio telefono squillò.
"Pronto Ale?"dissi.
"Ma dove sei? Noi siamo fuori"
"Ah arrivo"Mi alzai velocemente e feci per togliergli la maschera ma lui allontanò la mano.
"Me ne devo andare,dimmi chi sei" quasi lo implorai, non potevo andare a casa senza sapere il suo nome.
"Mi dispiace principessa rimarrai con il dubbio" sorrise. Okay,il suo sorriso mi faceva impazzire.
"Ma io vorrei saperlo!"
"Ti sono piaciuto tanto eh?"
"Giusto un pò " aggiunsi con tono malizioso. Si avvicinò a me e prendendomi per i fianchi mi avvicinò a lui. Il mio petto era contro il suo e involontariamente mi morsi il labbro inferiore.
"Tranquilla, mi riconoscerai a scuola"
Non feci in tempo a finire la frase che delle labbra calde si appoggiarono sulle mie. Fu un bacio semplice e casto, ma quando si staccò quella sensazione mi sentii vuota.
"Buonanotte principessa " disse e così facendo si allontanò.
Un brivido percorse la mia schiena mentre mi dirigevo verso l'entrata.
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Fix you
Teen Fiction"Abbracciami, ti prego" Non se lo fece ripetere due volte che mi circondò con le sue enormi braccia. Prima mi procurava il dolore e poi era sempre pronto a riaggiustarmi, come se niente fosse, e io non ero che felice. Possibile che lui, Andrea Paoli...