Capitolo 1

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Ciao, il mio nome è Heaven Reed.

Ho diciotto anni e sono una ragazza normale in cerca di un futuro migliore. Sembra che non riceverò molto supporto e conforto quando ne avrò più bisogno. Specialmente per il fatto che...beh...i miei genitori sono morti una settimana fa. È stato così tragico e orribile. Non sapevo cosa fare ho saputo della notizia. Sembrava che il mondo mi fosse caduto addosso. I miei genitori erano la mia unica speranza di supporto quando ne avevo bisogno. Significavano tantissimo per me e li amavo da morire. Non erano delle persone abusive o persone che stavano fuori tutta la notte oppure nei bar a bere alcolici, erano pure e brave persone.

Mi ricordo i tempi quando andavamo al cinema a guardare un film insieme. Mi ricordo i tempi quando andavamo in chiesa ogni domenica e mia mamma mi sussurrava sempre nell'orecchio che Dio mi ama con tutto il suo cuore e che non mi avrebbe mai abbandonato nei momenti di dolore. Avrei sempre potuto pregare e lui mi avrebbe aiutato. Mio papà mi baciava sempre sulla tempia. Mi ricordo anche delle volte quando correvo di sopra in camera mia e mi sdraiavo sul letto, la faccia sepolta nel cuscino mentre piangevo. Due mesi fa ho avuto un'esperienza che non dimenticherò mai.

"Tesoro? Possiamo entrare?" mia madre bussò alla porta due volte mentre parlava.

"S-si" singhiozzai. Aprì la porta ed entrò sedendosi alla fine del letto, mio padre le poggiava le mani sulle spalle.

"Tesoro, lo so come ci si sente quando si perde qualcuno di speciale a te-"

"Non è più speciale per me mamma. È un bugiardo e mi ha tradito con quella ragazza bionda. L'ho sorpreso nel fatto e gli sono andata vicino con uno sguardo furioso scuotendo la testa. Ha provato a fermarmi e mi ha pregato di perdonarlo ma non succederà mai dopo quello che mi ha fatto". Piansi nel cuscino, poi mia mamma mi tirò in un abbraccio. Singhiozzai nella sua spalla, nel frattempo mio papà mi strofinava la schiena gentilmente dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Mi aveva tradito. Non sapevo se il mio cuore ce l'avrebbe più fatta. Mi sentivo come se stessi per esplodere per aver creduto ad un tale bugiardo e traditore come lui.

"Non preoccuparti dolcezza, tutto tornerà a posto. Sono sicuro che supererai anche questa" mi spostai per guardarla con la mia visione sfocata dalle lacrime mentre mio papà asciugava le lacrime con il suo pollice.
"Sei forte, splendida e una bellissima donna. Non lasciare che una persona rovini la tua vita solo perché ti ha tradito, non ti merita. Ti ha ferito ed è stato brutto da parte sua. Non ti meriti una persona come lui nella tua vita. Ti meriti di essere felice con un uomo che ti rispetti, che non menta e che ti ami veramente. Se Aaron ti avesse amato davvero non ti avrebbe tradito. Dio ti benedica con un uomo meraviglioso" disse mia mamma e mio papà mi dette un altro abbraccio. Tirai su con il naso singhiozzando. Credevo in quello che mi avevano detto.
Speravo che Dio mi benedisse con un gran uomo, meglio di Aaron.

I miei occhi sono pieni di lacrime solo per aver richiamato alla memoria questo ricordo nella mia mente. Le parole di mia mamma continuano ad affiorare nella mia testa ancora e ancora. Il suo discorso rimarrà per sempre nella mia mente grazie alla sua benedizione nelle sue confortanti parole. Onestamente non so cosa fare senza i miei genitori. Loro mi hanno supportata durante il  cammino della crescita, aiutandomi a diventare la persona che sono oggi. Senza il loro conforto nei momenti di dolore, è molto dura e deprimente per me ora. Certo non è colpa di Dio se i miei genitori sono morti. Tengo alla mia religione da Cattolico e sono molto credente.
È naturale pregare Dio per la vita di qualcuno, ma qualche volta la risposta deve essere no. Non decidi tu se far vivere una persona solo perché non puoi vivere senza di loro, decide Dio. L'ho sempre saputo. Non voglio incolpare Dio per la morte dei miei genitori perciò come ho detto, non è colpa sua.
Tiro su col naso, la mia visione diventa sfocata. Asciugo le lacrime con l'indice desto e riporto la mano sul volante. Oh si vero, non ve l'ho detto. Dopo la morte dei miei genitori i miei nonni hanno deciso che fosse ora per me di iniziare a vivere da sola, ovviamente mi hanno già preso un posto. Li ho ringraziati perché a quest'ora non saprei dove trovare i soldi per comprare un appartamento. Solo che quello che mi hanno comprato non è un appartamento, hanno detto che si possono permettere una vecchia casa in mezzo alla foresta. Non mi importava di vivere nella foresta, ma una casa? Non so se riuscirò a pagare le bollette o se riuscirò a pulirla ogni settimana. Devo ammetterlo, non sono una persona che pulisce molto, ma mia mamma mi aiutava a superare la pigrizia facendo dei lavoretti. Si, ero molto pigra.

The Haunting || H.S. Italian Translation (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora