Nightmares

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CONSIGLIO LA LETTURA DI QUESTO CAPITOLO CON DI SOTTOFONDO "GO TELL AUNT RHODY" The Wainwright Sisters (media)

-Benvenuti- disse con un ghigno leggero. Indietreggiai fino a sfiorare con il palmo della mano il bordo della ringhiera delle scale, Adam con un sussulto fece cadere la torcia e per pochi secondi rimasimo completamente al buio, senza poter vedere nulla e soprattutto neanche lei. E non sapere dove sia il tuo nemico è la cosa peggiore che possa mai accadere. Se non era da nessuna parte poteva essere dovunque. Ed era sempre più facile avere paura di qualcosa che non si poteva vedere. Adam riprese la torcia e la strinse saldamente e rimase immobile, con lo sguardo fisso sulla donna che ci scrutava con occhi famelici. -È buona educazione salutare, soprattutto se si entra in casa altrui senza alcun permesso- disse accennando un sorriso. Rimasi impassibile, non volevo di certo abbassarmi a fare ciò che una vecchia pazza voleva da me. -Buonasera- disse Adam assecondandola e stando al suo gioco -e tu signorina? Vedo che il tuo ragazzo è molto più educato di te. Chi siete?- disse portandosi una sigaretta precedentemente accesa tra le labbra, e poggiando la testa sopra il palmo della mano -Potremmo farti la stessa domanda- rispose Adam con freddezza. Io ero completamente intontita per rispondere, lui manteneva la lucidità. Lei rise rumorosamente -non mi conoscete?- disse scrutando attentamente Adam, in ogni suo particolare -Margery?- dissi timorosa -Beh, la ragazzina è informata- disse con disinteresse, tirando un'altra boccata di fumo dalla sua sigaretta -Come mai siete venuti a disturbare il mio limbo?- continuò, alzandosi per avvicinarsi ad un vassoio con una bottiglia di liquore sopra e diversi bicchieri ai lati, si versò un pò del liquido nel bicchiere e bevve velocemente il contenuto e tornò a guardarci -limbo?- dissi finalmente -ah si, ma sai fare solo domande mia cara? Beh, il mio limbo stavamo dicendo, si, come sapete la mia vita non è stata sempre rose e fiori, non ho compiuto delle azioni molto ortodosse in vita e queste ultime mi hanno portato ad avere l'appellativo di "strega di Beacon Hill" beh, ne vado molto fiera sapete? Per colpa della mia vita ora sono per sempre intrappolata qui, in questo mondo che si modernizza giorno per giorno, minuto per minuto e che, insieme alla scia del progresso, si porta dietro anche una grande scia di morte. Se io sono intrappolata qui, allora non avete visto un bel niente. Il limbo è ormai troppo piccolo per raccogliere tutti i mostri che soggiornano nella nostra terra. E alcuni neanche fanno parte del limbo. Non ancora.- concluse tornando a sedersi -eppure mi dispiace... Sembrate dei ragazzi così giovani, innocenti... Mi dispiace dovervi rinchiudere nel girone dei morti...- disse veramente dispiaciuta mentre spegneva la sigaretta che era ormai diventata quasi minuscola -il girone dei morti?- chiesi preoccupata, Adam era come ipnotizzato, reggeva la torcia a stento e i suoi occhi erano spenti, non erano più quel caldo verde che faceva trasparire tutti i suoi sentimenti con una semplice occhiata, era completamente immobilizzato -beh. Buonanotte ragazzi- disse Margery con voce calma e pacata, come se fosse tutto normale, feci per rispondere ma le parole mi morirono in gola, non avevo più la forza di fare nulla, quasi non respiravo, niente aveva più consistenza, la voce di Margery e ogni suono, anche il più leggero, che ci circondava si affievolì sempre di più, fino a scomparire in un vortice composto solo da tenebre. E lei era lì e ci guardava, sorridendo.

"Come distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è? E se i nostri peggiori incubi potessero aprirsi un varco nella realtà? Paralisi del sonno, viene considerata come una delle esperienze più spaventose che una persona possa avere, corrisponde all'incapacità di muoversi quando ci si risveglia, durante la fase del sonno REM ossia quella fase dove avvengono i sogni vividi. In questa fase delicata il cervello attiva un meccanismo che paralizza il corpo, è un meccanismo di sicurezza dato che dovrebbe farci impedire di muovere o di agire durante i nostri sogni e magari, involontariamente, farci del male. Tuttavia, per qualche ragione, a volte questo meccanismo non è del tutto efficiente e il soggetto, ancora immerso nell'attività onirica, si sveglia. Una volta aperti gli occhi inizia un incubo vero e proprio. Secondo il nostro cervello siamo ancora nella fase REM per cui i nostri muscoli sono del tutto bloccati. Dal subconscio più profondo richiamiamo i nostri demoni. Questa esperienza terribile sarà un'eternità di terrore puro. Nelle diverse tradizioni di tutto il mondo questa esperienza viene attribuita a diverse cause. Una delle più comuni è la Pandafeche, una strega orrenda che verrebbe a trovare di notte i malcapitati."

Non so precisamente che ora fosse. Era tutto così buio. Ma riconoscevo il luogo in cui mi trovavo: la mia camera da letto. Ero stesa sul mio comodo materasso e spostavo lo sguardo su tutto il resto della mia camera, su tutti i mobili, tutto era rimasto intatto, niente era cambiato. Come se tutto il passato fosse stato soltanto un brutto sogno e mi stavo quasi per autoconvincere che lo fosse sul serio. Ma in cuor mio sapevo di sbagliarmi, ma continuai a cullarmi con quel pensiero, facendo svanire per poco tutti i problemi e le preoccupazioni, annullandole. Finchè non mi accorsi di tutto. Il mio corpo era immobile, come paralizzato. Riuscivo solo a scostare la vista, ogni mio muscolo era bloccato, dalle mie labbra non uscivano altro che piccoli lamenti spezzati. In poco tempo l'ansia e la paura invasero i miei pensieri. Spostai lo sguardo sopra il mio esile corpo. Non riuscivo a mettere a fuoco l'ombra che mi sovrastava. Era tutto troppo buio. Gli unici tratti generali che riuscivo a mettere insieme erano: la grande bocca spalancata che lasciava intravedere, nella penombra, strani denti aguzzi. Occhi completamente rossi, come se fossero iniettati di sangue e la pelle morta, piena di rughe, piaghe, completamente sfaldata, molle, caduta a pezzi. La misteriosa figura era comodamente seduta sopra il mio petto, lasciandomi respirare a fatica. Mi stringeva i polsi. Gli unici suoni che potevano essere uditi all'interno della stanza erano: il suo respiro pesante e i miei mugolii disperati. Mi sentivo completamente prigioniera di questa entità. Sotto uno sforzo immane riuscì a malapena ad agitare leggermente le dita e a biascicare alcune parole, ma senza concludere nulla. Ovviamente. Ero assolutamente inpotente. Un vero e proprio incubo aveva preso vita e mi stava soffocando.

SPAZIO AUTRICE:
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, magari fatemi sapere cosa ne pensate con delle stelline (siamo dei fottuti alberghi) e dei commenti. Il capitolo è un pò corto ma avevo voglia di mettere suspense. Così a caso. E forse neanche ci sono riuscita. Ma non ho sbatti di continuareee.
Ho cambiato copertina, spero vi piaccia:

L'ultima copertina non incuteva molto timore e quindi non mi sembrava adatta

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L'ultima copertina non incuteva molto timore e quindi non mi sembrava adatta.
Non vi importa nulla eh?
Bene. ADDIO.

Quinn-Queen.

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