Hævn - Resta Con Me

Capitolo 2

Tacito: "È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio, perché la gratitudine pesa mentre la vendetta reca profitto."
(Emily Prentiss)

Erano le due di notte, poche le macchine che circolavano sulla strada, ancora di meno quelle che si fermavano nel parcheggio della tavola calda.
Il posto era abbastanza luminoso: neon rossi e blu ne ricoprivano l'esterno, una grande insegna con su scritto "On Drive" primeggiava su quella facciata.
Il ristorante si estendeva per lunghezza, chi entrava si trovava alla sua destra e sinistra una sfilza di tavoli rossi con sedie del medesimo colore. Davanti, invece, un banco bar esteso quasi fino alla parete corta, con delle sedie per i clienti che erano di fretta, o desideravano solo da bere. La maggior parte della tavola calda era occupata da quest'ultima categoria di clienti: se alle due di notte si è ancora svegli, o siamo soli o ubriachi o innamorati o tutte e tre le cose.
C'erano un ragazzo e una ragazza, però, quella sera che non facevano testo; seduti ai tavolini, chini chini sulle loro tazze di caffè, ormai freddo, si sussurravano cose che nessuno avrebbe il coraggio di ripetere.
«Se non ne parlerà con nessuno allora potremmo anche lasciarla in vita» disse la ragazza.
«No, non possiamo, e se in futuro dicesse qualcosa?».
Questa volta le parole uscirono dalla bocca di lui, che si passò la mano tra i capelli, segno di frustrazione.
«Seguiamola» riprese lei «e poi prenderemo i provvedimenti necessari».
A questo punto il ragazzo si alzò come una furia, sbatté i pugni sul tavolo facendo rovesciare la sua tazzina di caffè ancora piena ed esclamò:
«Lei è complice! Deve pagare, non deve farla franca, morirà, lei e quello che ha di caro, la seguiremo e lo scopriremo».
La ragazza annuiva tutta convinta, mentre le persone intorno a loro che prima si erano girate riprendevano a fare quello che stavano facendo.
La cameriera si avvicinò all'unico tavolo occupato e chiese:
«Gradite altro caffè signor Styles?».