-CAPITOLO VII: LE DOTI DI UN LEADER-

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PREMESSA: CI TENGO AD INFORMARVI CHE IN QUESTO CAPITOLO SARÀ PRESENTE UN'ARTWORK MA NON VOGLIO SPOILERARVI NULLA, CI TENGO COMUNQUE A CITARE LA PERSONA CHE HA CREATO QUESTA BELLISSIMA ARTWORK: IQBALPUTRA, CHE POTETE TROVARE SU DEVIANTART.
INOLTRE SARÀ PRESENTE UNA MOSSA DI MIA INVENZIONE CHE IN REALTÀ NON ESISTE.
BUONA LETTURA.

Il Team Astral, il Team Blade, Greninja e Scrafty del Team BlueBlood e Braixen si incamminarono nel Dungeon conosciuto come i Passi Primordiali, un lungo labirinto che conduceva al Villaggio Focolare. Il suo nome era dovuto ad un'antica leggenda che diceva che il percorso fosse stato creato dal Pokémon leggendario protettore del villaggio, Moltres, per tenere lontani eventuali invasori. Era notte fonda, gli Hoothoot ed i Noctowl intonavano la loro malinconica melodia che faceva da sottofondo ai nove avventurieri. I Pokémon presenti nel Dungeon non erano ossi duri per i tre team che se ne sbarazzavano a suon di Ruotafuoco, Palmoforza, Ferrartigli, Idropulsar e Rivincita. Iniziavano più che altro a preoccuparsi per Blaziken che si era avventurato da solo e da solo in quel momento poteva essere di fronte al terribile Pokémon che viveva in quello che una volta era il Villaggio Focolare.

<Infernape, che tu sappia siamo ancora molto lontani dalla nostra meta> chiese con tono preoccupato Scrafty al Leader del Team Astral

<Siamo quasi arrivati, non manca molto> rispose Infernape anch'esso parecchio nervoso.

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Blaziken era appena arrivato al Villaggio Focolare, tutto era come l'ultima volta, di tutte le case in cui un tempo vivevano i Pokémon erano rimaste soltanto vecchi muri crepati, trovò la casa in cui aveva vissuto con la sua famiglia, varcò la porta ed entrò nella sala in cui dormiva insieme ai suoi fratelli, trovò una lettera molto vecchia su quello che era stato il suo letto, la busta era ingiallita dal tempo ed era leggermente rovinata per via della pioggia che ormai entrava dal soffitto, la aprì, la lettera vera e propria era intatta, perfettamente leggibile, così che il Pokèmon iniziò a leggerla:

"Caro Torchic, se stai leggendo questa lettera significa che sono già andato via. Non so se mai ci rivedremo, non lo so. Sappi che anche io dentro me bramo la vendetta verso chi ci ha ridotti così ma me ne vado perché solo così posso impedire che tu e Fennekin paghiate la mia presenza. L'Angelo della Morte mi sta cercando, vuole uccidermi come ha fatto con mamma e papà, se quando verrà a cercarmi io sarò con voi farete anche voi due questa fine. Ti chiedo soltanto di perdonarmi, un giorno riusciremo a farci giustizia.

P.S. Prenditi cura di Fennekin.

-Chimchar-"

Improvvisamente Blaziken capì molte cose, si sentì uno stupido per aver trattato suo fratello da traditore quando il suo unico intento era quello di proteggere lui e loro sorella. L'unica parola che uscì dalla sua bocca in quel momento fu:

<...INFERNAPE...>

Nel silenzio di quella città fantasma però irruppe una nuova voce, una voce autoritaria e solenne allo stesso tempo, era uno strano Pokèmon rosso e verde acqua, aveva delle lunghe gambe a forma conica ed al posto delle braccia possedeva quattro lunghi tentacoli che intrecciava a forma di DNA.

Nel silenzio di quella città fantasma però irruppe una nuova voce, una voce autoritaria e solenne allo stesso tempo, era uno strano Pokèmon rosso e verde acqua, aveva delle lunghe gambe a forma conica ed al posto delle braccia possedeva quattro lu...

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