Johnlock

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Tu e tua sorella siete le figlie di Sherlock Holmes e John Amish Watson. Insieme risolvete casi, anche se John non è d'accordo che facciate lo stesso lavoro di vostro padre. Uno dei casi migliori che abbiate mai risolto era quello di Dean e Sam Winchester, due cacciatori. I ragazzi avevano chiesto aiuto per uno dei loro casi al detective, ma Sherlock (da brav uomo di scienza) non credette a tutte quelle storie su fantasmi, demoni e angeli. I fratelli capirono che l'unico modo per convincerlo era dimostrarlo. Dean tirò fuori dalla tasca il suo telefono e chiamò il suo fidanzato Castiel, un angelo del Signore. Gli chiese di venire subito da lui perchè era un'emergenza. Nemmeno il tempo di finire la telefonata che Castiel si è già materializzato nella stanza, lasciando Sherlock visibilmente sconvolto.

 Nemmeno il tempo di finire la telefonata che Castiel si è già materializzato nella stanza, lasciando Sherlock visibilmente sconvolto

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"Non può essere, non è possibile" si ripeteva prima di scappare nella sua camera. John vide quanto Sherlock fosse provato, così lo seguì. Per John era più importante suo marito di un angelo seduto nel suo salotto. La scena che si trovò davanti lo fece preoccupare parecchio. C'era Sherlock seduto su una sedia con in mano un bicchiere pieno di un liquido ambrato. Tremava, le pupille dilatate. John decise di sedersi accanto a lui

"Sherlock, capisco che tu possa ess-" cercò di dire John per poi essere interrotto da Sherlock "Guardami John, ho paura" disse, bevendo un sorso di quel liquido "io sono stato

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"Sherlock, capisco che tu possa ess-" cercò di dire John per poi essere interrotto da Sherlock "Guardami John, ho paura" disse, bevendo un sorso di quel liquido "io sono stato..sempre in grado di rimanere distaccato dai sentimenti, ma ora guarda" alzò la mano tremante "il corpo mi tradisce. Interessanti le emozioni. Il granello sulla lente, il bastone tra le ruote". John si avvicinò a Sherlock e prese il suo volto tra le mani "va bene, Spock ora basta" disse con un sorrisetto "eliminando l'impossibile ciò che resta, per quanto improbabile, rimane pur sempre possibile". Sherlock rimase piacevolmente sorpreso "non pensavo te lo ricordassi" disse con uno sguardo sincero. "Io ricordo tutto quello che dici. Ora andiamo però, si chiederanno che fine abbiamo fatto". Prima di tornare nel salotto, però, Sherlock lasciò un leggero bacio sulle labbra di John

 Prima di tornare nel salotto, però, Sherlock lasciò un leggero bacio sulle labbra di John

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Tornati nell'altra stanza Sherlock disse "Allora, come possiamo aiutarvi?". "Dobbiamo andare in una città dove probabilmente si trova la madre" rispose Dean. "La madre?" chiese John
"La madre di tutti i mostri, è stata liberata dal Purgatorio" spiegò Castiel. "Ah" disse soltanto, cercando di realizzare cosa avesse appena detto l'angelo. "Dobbiamo andare a Storybrook, nel Main. Se pensate di farcela potete venire con noi, non voglio farvi da babysitter" disse Dean con aria seccata. Alla parola "babysitter" Castiel si girò di scatto ma venne fermato da Dean "Non quella babysitter, Cas".

"Siamo perfettamente in grado di cavarcela anche da soli, non abbiamo bisogno di una babysitter" li interruppe Sherlock

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"Siamo perfettamente in grado di cavarcela anche da soli, non abbiamo bisogno di una babysitter" li interruppe Sherlock. "Perfetto" disse Sam "allora andiamo"

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