Si trovavano tutti attorno ad un tavolo in una tavola calda a discutere a proposito degli indizi che avevano trovato quella mattina, grazie all'aiuto di Bobby ovviamente. "Non prendetemi per pazzo" cominciò Sam "ma credo che l'unico modo per trovare la fenice sia con un viaggio indietro nel tempo".
"Perchè esistono anche quelli, ovviamente" disse Sherlock con aria cinica. Sam lo ignorò voltandosi verso Castiel "tu potresti farlo?". Castiel scosse la testa dispiaciuto "mi dispiace" disse "a causa della guerra contro Raffaele non ne ho la forza". Sam annuì comprensivo. "Allora cosa facciamo?" chiese Sherlock roteando gli occhi. "Te lo dico io cosa farete, saputello" a parlare fu un uomo un po' anziano, senza capelli, con il pizzetto e gli occhiali con accanto un ragazzo, probabilmente tossico dipendente."E sentiamo" disse Sherlock "perchè dovremmo dare ascolto ad uno spacciatore di metanfetamina che è stato lasciato da sua moglie e i suoi figli?". L'uomo rimase allibito "come sa tutte queste cose?". Sherlock roteò gli occhi ancora una volta "non lo sapevo, l'ho capito. Basta guardare i suoi vestiti, la barba incolta, il respiro accelerato e il tossico dipendente che si porta dietro" disse con un sorrisetto. "Tra simili ci si intende" disse il ragazzo che fino a quel momento non aveva detto una parola. Il sorriso scomparve dal volto del detective. Tutti al tavolo rimasero sconvolti dalla bravura di Sherlock, tutti tranne John ovviamente. "Sherlock, lascialo parlare" disse John "può aiutarci?". L'uomo annuì "mi chiamo Heisenberg-" "No non è vero" disse prontamente Sherlock. L'uomo messo alle strette confessò "d'accordo! Mi chiamo Walter White, lui è Jesse. Vivo qui da molto tempo e sono al corrente di tutto ciò che succede in città. C'è un uomo, si chiama Il Dottore, o almeno cosi si fa chiamare" "Dottore chi?" chiese Sam incuriosito da quel nome "solo Il Dottore" rispose per poi continuare "dicevo, quest uomo è un Signore del tempo, viaggia nel tempo e nello spazio con la sua cabina blu". "D'accordo, dicci come trovarlo" disse Dean "è più complicato di cosi. Il Dottore è in pericolo. Si trova nella gabbia con Lucifero". I fratelli Winchester impallidirono, questo si che è un bel casino. "Dean, lo so che è estremamente pericoloso, ma dobbiamo almeno provarci", Dean annuì insicuro. Aveva fiducia nel suo fratellino ma si parlava sempre di Lucifero. "Dobbiamo salvare più vite possibili" continuò Sam. "Salvare da cosa?" a parlare fu una voce femminile questa volta. "E lei sarebbe..?" chiese Dean ammiccando e ricevendo una gomitata da Castiel. "Regina Mills, il sindaco di Storybrook"