I Wanna be Adored

292 12 0
                                    

-Sarà Alex- pensai.

Andai ad aprire e per sbrigarmi rischiai di rovesciarmi addosso il succo che stavo bevendo. Aprì la porta e mi ritrovai davanti davvero un bel ragazzo, diverso da quelli che vedi in giro per la città. Aveva i capelli castani e immobilizzati dal gel tranne il ciuffo che gli cadeva sui suoi occhi. Notai che indossava la maglietta dei The Smiths. -Bei gusti- pensai.

"Te sei Emily, giusto?" Disse facendomi notare con il suo accento che sicuramente non era di qui.

"Sì. Te sei Alex, no?"

"umh..sì"

"Oh, vieni entra"

"Accomodati" dissi subito dopo. "Vuoi qualcosa da bere?"

"No, grazie"

Ci fu un minuto di silenzio che sembrò durare una vita in realtà. "Sei di qui?" dissi per rompere il ghiaccio.

"No, vengo dall'Inghilterra."

"Anche io, Londra per essere precisi"

"Sheffield per essere precisi"

Notai che stava osservando la mia collezione di vinili dei The Smiths, Beatles, David Bowie, Lana del rey, Muse..

"Ti piacciono?" gli chiesi.

"Si, sono davvero molto belli e devo ammettere che hai dei buoni gusti musicali"

"Grazie" risposi con una risata.

"Mettine pure uno se vuoi, tanto Annabelle non credo che arriverà prima di mezz'ora"

"Anche tu adori i Stone Roses?"

"Sì non posso farne a meno, sono come una droga per me non so se intendi."

"Intendo perfettamente" Disse mentre estrasse con cura il vinile dalla custodia e lo mise sul giradischi posizionando con cautela la puntina sul disco. Non so perché ma adoravo guardarlo.

I don't have to sell my soul

He's already in me

I don't have to sell my soul

He's already in me

Iniziò a cantare, poi mi aggiunsi anche io

I wanna be adored

I wanna be adored

Abbiamo cantato tutte le canzoni, poi a Bye Bye bad man, mi feci trasportare dalla sua voce e dall'atmosfera che si era creata e senza rendermene conto, Alex mi prese e mi fece ballare insieme a lui fino a Elizabeth my dear dove il suono del campanello ci fece lasciare. "Deve essere Annabelle, vado ad aprire." Dissi.

"Ho interrotto qualcosa?" Ci chiese.

"Niente. Adesso vado a prendere la borsa e andiamo" Risposi leggermente imbarazzata. Mentre Alex riponeva il vinile nella custodia, io scrissi velocemente un biglietto a James:

'Sono a pranzo con Anna e Alex, ci sentiamo dopo'

lo attaccai al frigo e uscimmo di casa.

Durante il viaggio ripensai a quello che era successo, la canzone, lui, la sua voce, noi che ballavamo mano nella mano e le mie guance diventarono subito rosse. Non pensavo accadesse ma credo proprio di provare qualcosa per lui, nonostante lo conoscessi da più o meno un'ora.

"Allora come mai ti sei trasferita dalla piovosa Londra alla soleggiata Los Angeles?" Mi chiese Alex mentre aspettavamo le ordinazioni.

"Beh, a Londra vivevo insieme al mio migliore amico James. Lui è il costumista nella rivista GQ e l'hanno trasferito qui. Poi gli piacerebbe creare una collezione per conto suo, quindi un po' per lavoro un po' per i sogni"

"Te invece che fai" mi chiese fissandomi negli occhi.

"Per il momento niente, sto cercando lavoro, tu?"

"Io suono e canto in una band, non molto conosciuta ma mi piace."

"Interessante, come si chiama?" Disse Annabelle.

"Arctic Monkeys" rispose con il suo accento che mi fa impazzire.

"Se vi va qualche volta potrete venire a qualche concerto in zona"

"Ma certo che ci va!!" Rispose Anna facendomi delle mosse per incitarmi a rispondere.

"Si, sarebbe fantastico"

Usciti dal locale Annabelle dovette scappare per motivi familiari, ma tanto già sapevo che era una scusa per lasciarci soli, aveva programmato tutto.

"Ti prego di scusarla, so che può sembrare pesante con le sue mossette e le sue giustificazioni" gli dissi mentre mi accendevo una sigaretta.

"No, non ti preoccupare. Mi piace stare con te." Mi disse osservandomi e prese una sigaretta anche lui. Io arrossii, lui se ne accorse e mi sorrise.

Arrivata a casa sembravo un'adolescente alle prese con il primo amore. Che cosa mi stava succedendo?

Miracle Aligner ||A.T||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora