Fireside pt.1

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Passai il pomeriggio con Alex, non ci fu nulla di importante abbiamo fatto le solite cose da ragazzi annoiati, un film e poi abbiamo parlato un po'. Erano le 7pm e James ancora non era a casa e mi stavo davvero preoccupando di solito era di ritorno per le 6pm, così gli mandai un messaggio: -dove sei?- Nessuna risposta. Poi lo vidi entrare, era in un pessimo stato: la sua camicia era tutta sgualcita, la cravatta snodata ed aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto per l'intera giornata. "Che ti è successo?" gli domandai tranquillamente. Lui si sedette su divano e mi fece segno di sedermi accanto a lui e mi disse:"Io ci ho pensato a lungo e, non voglio perderti. Capisco la tua scelta di non trasferirti e mi sento uno schifo per quello che ti ho detto è che mi sono lasciato trasportare dall'emozione e non mi sono reso conto di quello che dicevo. Faccio schifo, sono un mostro, sono una merda e non meriti un'amico come me, hai fatto bene a mandarmi affanculo e andartene." Ancora singhiozzava e non potevo fare altro che perdonarlo, gli volevo troppo bene per lasciarlo soffrire. "Non sei affatto un mostro, abbiamo solo litigato, tutto qui non devi starci così male." "Mi perdoni quindi?" Mi domandò mentre si asciugava le lacrime. "Certo che ti perdono, come farei senza di te!" E detto questo ci abbracciammo, devo ammettere che mi fece commuovere. "Ah, che stupido! Non ti ho chiesto come è andata con Alex quel pomeriggio." "Bene, anzi benissimo direi anche se prima di incontrarlo, ho visto Jake." "JAKE?!" "Si, esatto proprio lui. Mi ha dato fastidio ma me la sono cavata da sola. Sai, se non me lo avresti chiesto, nemmeno me ne sarei ricordata. mi sono completamente distratta con Alex." "Lo vedo. Ho notato come sei felice, come sorridi di più.Sei al settimo cielo e quando parli di lui o pronunci solo il suo nome, ti brillano gli occhi dopo tanto tempo" "Sì, hai ragione sono più felice." Dissi sorridendo.

La settimana dopo ricevetti una chiamata: "È lei la signorina  Emily Brown*?"
"Sì,mi dica" "Sono il proprietario del locale dove lei aveva consegnato il suo curriculum. Volevo dirle che sono interessato a lei e mi piacerebbe fare due chiacchiere prima di assumerla" "Perfetto, grazie" "Domani alle 5:30pm andrebbe bene?" "Si, grazie mille"
Finalmente avevo trovato lavoro! Era tempo che distribuivo curriculum per la città senza nessuna chiamata. L'incontro con Sam, il capo, è stato piuttosto piacevole e lui è stato molto amichevole e simpatico. Voleva solo sapere se avevo esperienza nel settore e quando desideravo cominciare, ovviamente non ne avevo nessuna ma avrei sicuramente imparato in fretta ed avrei cominciato già due giorni dopo. Ero felicissima di incominciare a lavorare. Tutti i miei progetti si stavano realizzando: avevo un lavoro e un ragazzo favoloso, che cosa avrei desiderato di più?
Il primo giorno avevo il turno di mattina alle 9. Appena entrata mi si presentò una ragazza dai capelli biondi e leggermente ondulati, aveva gli occhi verdi e sembrava davvero molto disponibile e simpatica. "Io sono Jasmine, te devi essere Emily quella nuova" mi disse con un sorriso stampato in faccia e porgendomi la mano. Questo gesto mi fece sentire subito a mio agio. "Piacere di conoscerti" le risposi. "Vieni ti mostro il locale" Era un posto davvero carino, aveva un'aria molto moderna. "Come mai c'è un palco?" Chiesi a Jasmine. "Molto spesso si esibisce qualche band tanto per dare movimento alla serata" "Fantastico! Mi sta piacendo ancora di più questo posto!" Dissi entusiasta. "Okay questo è il bagno e a desta c'è lo stanzino dove ti puoi cambiare e metterti questa." Mi diede una semplice maglietta nera a maniche corte con il nome del locale sul retro, era un po' stretta ma può andare.
Mi diressi verso il bancone dove c'era Jasmine che mi aspettava per insegnarmi come si fa qualche cocktail. Devo dire che ho imparato molto velocemente e sono molto fiera di me stessa e dato che non fu una mattinata molto movimentata quindi mi fecero fare anche il turno serale e ciò significava che sarei ritornata a casa all'una di notte o anche più  tardi. A differenza della mattina, ora c'era molta più gente da servire anche perché avevo notato delle casse sul palchetto, quindi molto presto si sarebbe esibita una band. Subito dopo un ragazzo molto alto si posizionò alla batteria, un'altro riccio prese il basso e un ragazzo biondo e con gli occhi azzurri prese la chitarra poi una figura fin troppo familiare prese la chitarra, era lui. Alex e quelli dovevano essere gli arctic monkeys. "Ehy Emily! Terra chiama Emily. Ti sei imbambolata per caso?" Mi disse Jasmine " ci sono dei clienti su!" Aggiunse, aveva ragione dovevo lavorare.
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Scusate se è poco ma questa è solo la prima parte. Giuro che domani scriverò la seconda. Night monkeys 💕
* sorry ma non sapevo che cognome mettere, è banale lo so ahahaha

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