Capitolo 4

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Narra Will:
Rimaniamo abbracciati per un po'. Tess ha tenuto i miei vestiti e io ne sono molto felice.
V: Potrei vomitare... Ma ora è il momento di divertirsi.
La ammazzerei a mani nude, quella donna è un insulto agli Shadowhunters. Dal passaggio vedo spuntare una sagoma alta e snella. Non fa rumore. Il mio cuore batterebbe a velocità allarmante se non fossi un vampiro. È Fratello Zaccariah. È Jem.
W,T: Jem...
Tessa è rossa di rabbia.
T: Che cosa volete da lui, eh?! Perché?!
V: Pei il MIO divertimento.
Jem viene verso di noi e sta per abbracciare Tessa, ma ella viene intrappolata in una gabbia.
V: Trasformati, vampira!
T: In cosa?
V: *ghigna* In Fratello Zaccariah.
T: Come faccio senza qualcosa di suo?
Subito dopo aver pronunciato quelle parole le cade un pezzo di tessuto in mano. Tess si trasforma.

Narra Tessa:
Vedo i pensieri di Jem e capisco che mi ama ancora. Capisco che nonostante sia un Fratello Silente è ancora quello di prima.
V: Torna te stessa.
Mi libero dalla trasformazione e mi sforzo di non piangere.
Vengo liberata. Mi accorgo che Will è Jem sono separati da una barriera invisibile. Io sono dal lato di Will.
W: Tess...
T: Sì, Will. Jem è quello di prima.
Will mi attira a sè e mi bacia. È un bacio corto, ma carico di significato.
La Morgenstern si avvicina a noi. Non mi ero accorta che fosse qui.
Mi blocco all'istante. Ha una frusta. Una frusta piena di rune. La bagna con una bottiglia di acqua. Capisco che è acqua santa.
V: Vieni qui mostro-mutaforma.
Non ho il tempo di dire nulla che Will si mette davanti a me.
W: No! Non frustare Tessa! Frusta me!
V: Oh, non ti preoccupare, dopo toccherà a te.
Detto questo oltrepassa Will e mi porta in una stanza lì accanto. C'è un palo e con orrore mi rendo conto che Christopher sta portando qui anche Jem e Will. Li fa sedere su due sedie di legno e intima loro di guardare tutto, altrimenti riceverò il doppio delle frustate, che di norma sono 50. 50. 50 frustate.
La Shadowhunter mi dice di mettermi in ginocchio e di togliermi la maglia. Poi mi lega al palo e stringe le corde talmente tanto da farmi male.
Inizia. Fa davvero molto male, ma impongo a me stessa di non piangere e di non urlare. Non le darò questa soddisfazione, perciò stringo i denti e lei va avanti.
È arrivata alla decima frustata quando non riesco più a stare zitta, perciò grido.
Circa alla trentesima frustata diventa tutto sfocato e non vedo più nulla.
Quando riapro gli occhi sono sulla sedia di Will.
La mia schiena grida di dolore.
V: Cominciamo, vampiro.
Lo frusta una, due, tre, quattro, cinque volte.
Alla ventesima Will inizia a urlare. Un urlo di dolore che lacera l'aria è mi spezza il cuore. Non mi sono mai sentita più impotente.
Alla quarantesima frustata capisco che perde conoscenza.

Spazio autrice:
Boh, non so cosa scrivere. Voi che ne dite della storia? Commentate, please.

Wessa: Niente potrà mai dividerci veramenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora