Sing For You [Chansoo]

Parte V

Kyungsoo sapeva essere testardo quando voleva, e infatti ignorò totalmente il suo manager e agì di testa propria accettando il lavoro su due piedi senza consultarlo.

Essendo un pianista molto richiesto e con la forte concorrenza che c'è al giorno d'oggi, il manager non poteva permettersi che il ragazzo si assentasse dal palco per un periodo troppo lungo e si abbassò a un compromesso.

Kyungsoo avrebbe svolto il lavoro come insegnante sostituto solo fino al termine dell'anno scolastico e poi fatto ritorno senza lamentarsi alla sua vita normale. Non voleva cedere, ma si convinse che passando tempo intorno ai giovani gli avrebbe rafforzato il carattere.

"Sei davvero sicuro di volerlo fare?"

"Affermativo!"

"Ripensaci, vuoi davvero metterti ad insegnare musica? Ma ti ci vedi? Tu? Nel ruolo d'insegnante?"

"..."

"Ecco, i ragazzi al giorno d'oggi sono terribili e tu non hai di certo un temperamento adatto per fare l'insegnante!"

E di nuovo non ci fu risposta da parte di Kyungsoo, che si limitò a guardarlo con un sottile ghigno divertito. Gli piaceva vedere Yixing frustrato. E riusciva a farlo senza fare il minimo sforzo. Gli bastava fare gli occhietti dolci da cerbiatto e guardarlo con aria innocente da bambino cosa che a Yixing faceva perdere la calma e mandarlo in panico totale. Cominciava a camminare con passi pesanti avanti e indietro per tutta la stanza cercando stratagemmi e offrendogli soluzioni alternative solo per dissuaderlo dal seguire il suo istinto e di gettare anni e anni di duro lavoro che aveva svolto per lui all'aria.

Per tutta la durata del volo Yixing cercò di dissuaderlo e di farlo cambiare idea.

"Se vuoi prenderti una vacanza possiamo farlo, possiamo andare ai Caraibi o Los Angeles..."

Ma lo sguardo e i pensieri di Kyungsoo erano altrove, non stava affatto guardando le nuvole dal finestrino come sembrava che fosse al suo manager.

Pensava ai suoi vecchi ricordi legati alla sua patria, la Corea del Sud. Delle cose che aveva sentito la mancanza, dei cibi, degli odori e...della sua casa.

*

"Sei sicuro? Abbiamo fatto un lungo volo, non preferiresti riposare e prenderti una settimana per ambientarti al fuso orario?"

"Sono a posto." disse Kyungsoo incrociando le braccia ed osservando l'edificio di fronte.

"Vuoi bere o mangiare qualcosa?"

"..."

Yixing sospirò, a volte non sopportava la testardaggine di Kyungsoo, ma non poteva farsi nulla. Kyungsoo venne affidato alle sue cure quando ottenne la borsa di studio e da allora era stato a suo fianco 24 ore su 24 7 giorni su 7.

Ed aveva avuto modo di conoscerlo bene, conosceva bene i suoi capricci, ed infatti questa sua testardaggine non era altro che l'ennesimo capriccio.

Roteò gli occhi al cielo.

"Questo posto...è diverso..."

"Ovvio genio, quanti anni son passati dall'ultima volta che sei stato qui?"

Kyungsoo aggrottò la fronte.

Il suo umore era cambiato.

Si sistemò gli occhiali avviandosi verso il cancello.