Usciti dalla stazione una folata di vento caldo ci investì.
Sascha mi prese per mano e attraversammo la strada, ma poco prima del parchetto dove ci sarebbe stato il raduno con i fan me la lasciò. Ormai ci ero abituata, già dall'inizio della nostra relazione Sascha aveva messo in chiaro il fatto che non voleva che i fan sapessero che stavamo insieme. Io non avevo capito il perché, ma lo accettai perché lo amavo e immaginavo ci fosse un motivo valido.
Avvicinandoci al parchetto vedemmo che c'erano almeno cento ragazzi, in gruppi da cinque o sei ciascuno. Alcuni reggevano dei cartelloni, in molti di essi riconobbi il simbolo del mio canale o una scritta col mio nome. Cominciò a battermi forte il cuore, come mi succedeva sempre prima di incontrare le mia patate. Loro erano gli unici a farmi provare quelle sensazioni...
Loro e Sascha, in realtà.La prima fan si accorse di noi, e ci corse in contro urlando. In un attimo tutti cominciarono a correre verso di noi e ci ritrovammo praticamente soffocati da ragazzini urlanti e piangenti. Descritta così può sembrare una tortura, ma vi assicuro che è la sensazione più bella del mondo.
Dopo averlo fatto sedere tutti, io e Sascha cominciammo a vendere le magliette. Lui quelle dei Mates, io quelle con la scritta "Akab" in vari colori.
Mentre le distribuivo, notai una ragazza che stava al cellulare. Sembrava non importarle di quello che stava succedendo intorno a lei, anzi era concentrata solo su quello che stava facendo. Capii subito che probabilmente era qui solo per accompagnare qualcuno, magari un'amica o una sorella. Dimostrava circa vent'anni, aveva i capelli rasati sulle tempie e dietro la nuca, mentre sulla testa erano lunghi circa trenta centimetri, erano tinti di bianco ed erano tutti raccolti all'indietro in un codino posizionato sulla parte alta della nuca. I suoi occhi erano di un marrone chiaro tendente al verde. Era molto magra e aveva un seno abbastanza grande, sarà stata una terza. Devo ammettere che mi incuriosiva, aveva un'aria misteriosa.
Al momento delle foto la cercai con lo sguardo, ma non riuscii a scorgerla in mezzo alla folla. Rimasi un po' delusa ma decisi di non dare peso alla faccenda e tornai a concentrarmi sui ragazzi.
Finito il raduno io e Sascha decidemmo riandare in hotel, ci aspettava una notte di sesso e io non vedevo l'ora. Entrammo nella nostra stanza e ordinammo subito la cena in camera, eravamo talmente stremati che non saremmo riusciti nemmeno a scendere in sala da pranzo.
-Eh no però ! Il panino lo avevo chiesto senza maionese... Sascha puoi scendere a cambiarlo? Ti pregoo- feci gli occhioni dolci, di solito funzionava.
-Amore sono in pigiama, dai vacci tu. Sbrigati che ho sonno, non so quanto durerò prima di addormentarmi- mi stampò un bacio sulla guancia e mi spinse delicatamente fuori.Ancora con il sorriso sulle labbra chiamai l'ascensore. Nell'attesa tirai fuori il telefono e scrissi a mia sorella. Mi mancava, negli ultimi tempi non ci vedevamo quasi mai: io avevo sempre mille impegni tra YouTube e il mio lavoro di modella, mentre lei, da quando era entrata nella squadra regionale dì equitazione, era sempre fuori casa.
*ciao scema, mai una volta che ti fai sentire eh* le scrissi. Dopo pochi secondi sentii vibrare il telefono
*ciao sorellona! Come te la passi a Roma? Portami un souvenir eh... Saluta Sascha❤️*
Sorrisi e le diedi la buonanotte.
Nel frattempo l'ascensore era arrivato. Entrai e mi accorsi di non essere sola, all'inizio non ci feci caso ma dopo pochi secondi strabuzzai gli occhi: era proprio la ragazza del raduno!
Come nel pomeriggio, era concentrata sul telefono. Sembrava che qualcosa la preoccupasse, aveva la fronte aggrottata e i muscoli tesi. Tentai di attirare la sua attenzione schiarendomi la voce, lei alzò lo sguardo ma rimasi delusa quando non mi riconobbe e tornò a guardare il telefono. Era evidente che non fosse una mia fan, ma allora cosa ci faceva al raduno di quel pomeriggio?
Cercai una banale scusa per parlarle, ma non mi veniva in mente nulla.
-che carina questa felpa! Dove l'hai presa?- le dissi senza pensarci. "Perfetto, ora mi avrà presa per una maniaca sessuale e appena le porte dell'ascensore si apriranno scapperà di corsa" pensai.
-ehm... Grazie. È di mia sorella- mi guardò sorridendo imbarazzata.
-hey, ma io ti ho già vista! Non sei quella YouTuber che piace tanto a mia sorella? Sa... Sabina? Sara?-
Sorrisi, a metà tra il contento perché mi aveva riconosciuta, e il seccato perché non si ricordava il mio nome.
-Sabrina, LaSabriGamer, si sono io. Sbaglio o eri al raduno di oggi anche tu?-
-Sì, accompagnavo mia sorella, lei ti adora. Piacere, io sono Chiara-
Mi tese la mano.
-Sabrina... Ma già lo sai- sorrisi.
-Quindi alloggi qui? Non lo avrei mai detto- mi chiese.
-Si, ma ti prego non lo dire a nessuno, altrimenti io e Sascha verremo assaltati dai fan in meno di un'ora... A proposito, tu che ci fai in albergo? Non sei di Roma?- mi incuriosii
-ehm... Si, ma ho avuto... Delle discussioni con i miei, quindi sono venuta qui con mia sorella per un po' e...- venne interrotta da un rumore metallico.
Perfetto, eravamo bloccate nell'ascensore.-NOTA DELL'AUTRICE-
CIAO A TUTTI, SO CHE CI HO MESSO TANTO AD AGGIORNARE MA SONO STATA MOLTO IMPEGNATA IN QUESTI GIORNI.
VORREI FARVI NOTARE CHE SONO UNA VEGGENTE: DUE GIORNI DOPO CHE PUBBLICO IL PRIMO CAPITOLO DELLA STORIA QUESTO SI AVVERA E SABRI E SASCHA DICHIARANO DI AVERE UNA RELAZIONE NASCOSTA, SONO UN GENIO! Ok scusate dovevo dirlo. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è così mettete una stellina e commentate,aggiornerò appena posso, grazie a tutti-
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Una storia imperfetta//lasabrigamer
FanfictionSabrina, famosa YouTuber, è costretta a nascondere la sua relazione con Anima. Riuscirà questa relazione a durare, anche dopo che lei incontrerà una ragazza a dir poco "speciale"?