CAPITOLO 1 "Arruolarmi"

38 2 0
                                    

New York 20 gennaio 1941
Oggi in strada sono passati blindati e soldati, si sono stabiliti davanti al mio appartamento. Sto seriamente pensando di arruolarmi visto che vivo di stenti con una moglie e due figli; arruolandomi avrei un pasto decente e loro potrebbero vivere come tutti: con i soldi della missione.
Prendo il cappello,il giubbotto ed esco, mi metto in fila, l'attesa sembra interminabile. Ci sono senza tetto, padri, figli e addirittura persone già armate con i propri fucili o pistole che donano come armi di scorta visto il prezzo della produzione. Arrivato mostro il documento, svuoto le tasche e mi spoglio per la visita medica.Mi portano dietro una tenda e il dottore mi scruta prendendo un foglio precompilato e comincia a scrivere. Mi ordina di rivestirmi e mi consegna il foglio con un cerchio verde con su scritto "approved".
Esco,consegno il foglio.
Mi guardano e mi indicano un camion pieno di divise, mi reco sul retro e comincio a cercare la mia taglia.
La trovo e prendo la divisa, aprendola noto una macchia di sangue con un buco di proiettile allora chiedo di cambiarla, tutto fiato sprecato. La porto quindi a casa, per pulirla e per rattoppare il buco. Naturalmente io non saprei neanche da dove cominciare per ricucire una camicia ma mia moglie, Mary, sì.
Così comincio a giustificare la mia decisione con la donna che amo e che forse non rivedrò mai più. Rassicuro mia moglie con una scusa che funzione sempre, o almeno è così nei film, : "Amore vedrai che non ti accorgerai di nulla, neanche il tempo di partire che già sarò di ritorno". Non riesco neanche a finire la frase che ribatte: " Si di ritorno dentro una bara con sopra scritto parti mancanti". Faccio finta di niente e vado nella camera dei bambini e li saluto promettendogli che ritornerò il più presto possibile. Il più grande è un maschio di 18 anni, Paul, e la seconda ha 10 anni , Rebecca.Mi dispiace lasciarli nel pieno dell'adolescenza ma devo lasciarlo per il loro bene. Esco e loro mi seguono fin quando non vengono bloccati dalle guardie .Mi mancheranno un mondo.

Diario di un carristaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora