15. L'INVITO

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Chat aperta

Roby: Lisaaaaaa

Lisa: robyyyyyy mi manchi un sacco

Roby: anche tu... che fai?

Lisa: aspetto un mio compagno di classe e tu?

Roby: oh mio dio... sto andando a casa di una compagna! Pensa, si chiama Lisa come te :)

Lisa: uhuh... interessante sta cosa...

Roby: che hai fatto stamattina?

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Lisa quella mattinata l'aveva passata in ospedale, a fare terapia per le gambe.

Quel pomeriggio, in realtà, non riusciva quasi a camminare. Ogni giorno era sempre peggio.

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Lisa: niente di particolare, studiato e tu?

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Ashton non aveva fatto proprio niente nelle ore precedenti, se non pensare a quella compagna che lo aveva invitato a casa sua.

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Roby: bah, non saprei

Lisa: ahahahahah ma come fai a non sapere quello che hai fatto tu stesso?

Roby: diciamo che ho passato il tempo a pensarti ahahah

Lisa: che teneroooooo il mio Roberto

Roby: tra quanto dovrebbe arrivare il tuo amico?

Lisa: *compagno
E comunque boh, in teoria un minuto fa ahahahaha

Roby: pensa che a me manca proprio un minuto per arrivare a casa di quella tizia

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In effetti, Ahston era in ritardo di un minuto.

Solitamente arrivava semore puntuale, odiava i ritardatari ma quella volta era... diverso.

Non era mai stato a casa di una ragazza italiana se non per portarsela a letto.

Molto probabilmente, ci sarebbero stati anche i genitori di Lisa poi...

Al momento di vestirsi, ci aveva pensato e ripensato a cosa mettersi, ma senza successo.

Il suo guardaroba era completamente nero, con qualche capo rosso scuro qua e là, pieno di teschi, borchie, catenelle o jeans strappati.

A scuola, ci andava tranquillamente vestito in quel modo... da una compagna era un'altra faccenda.

Dopo una scelta di quasi quindici minuti, aveva optato per dei pantaloni neri tagliati solo sulle ginocchia e una maglia di Led Zeppelin, il tutto completato dai suoi capelli biondo-scuri col ciuffo verde e scarpe borchiate.

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Lisa: ehiiii sei ancora in linea?

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Il ragazzo era arrivato a casa di Lisa, e stava cercando il nome sul citofono.

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Roby: si scusa... sono arrivato, ciao ciao cara, ti scrivo appena finiamo

Lisa: ufff il mio compagno invece nn si fa vivo... chi finisce prima scrive all'altro, bye caro~

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Il cuore di Lisa sussultò al suono del citofono.

La madre corse subito ad aprire sapendo che la figlia era meglio che non si sforzasse, e invitò a salire quel compagno.

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