Madison si svegliò di soprassalto grazie alla sua tanto odiata sveglia, che fece cadere dal comodino nel tentativo di spegnerla.Dopo cinque minuti buoni si decise ad alzarsi e, mentre sceglieva accuratamente i vestiti da indossare a scuola, iniziò ad elencare i pro e i contro del vivere in California, come ogni mattina.
-Contro: il caldo torrido perenne- disse, afferrando una canotta rosa e una gonna di jeans a vita alta -pro: il mare, i ragazzi-.
Sì, i ragazzi... Uno in particolare affollava i pensieri di Madison: Cameron Dallas, uno dei migliori amici di suo fratello Matthew.
Mad si riscosse dai suoi pensieri mattutini e si affrettò a prepararsi.
Dopo aver indossato i vestiti si pettinò i lunghi capelli biondi e si mise un filo di mascara. Non aveva bisogno di altro trucco per essere stupenda: la sua pelle era costantemente abbronzata per il sole californiano.
Madison uscì di casa per prima: per riuscire ad andare a scuola in macchina con le sue amiche doveva battere sul tempo suo fratello, che era convinto di poter vantare del completo possesso dell'auto solo perché era il maggiore tra i due.
La bionda salì sulla sua Mini Cooper decappottabile e partì in direzione delle case delle sue migliori amiche.
Quando ebbe raggiunto casa Harris dovette aspettare almeno dieci minuti, prima che quella ritardataria cronica della sua amica si degnasse di uscire di casa.
-Non troppa fretta, Camille. Non abbiamo i minuti contati- disse ironicamente Madison.
-Chiudi la bocca, Espinosa. Ho bisogno di tempo per questi cosi- rispose l'altra indicandosi l'infinito chioma di ricci scuri.
-Il mio piccolo leoncino- la schernì Madison prima di ripartire velocemente con la macchina.
-Cazzo, Madison! Rimetti la capotte, il vento mi sta scompigliando i capelli-.
-Cami, smettila. A parte che i tuoi capelli sono sempre a posto, e poi è colpa tua: se non ci avessi messo così tanto per arrivare non dovrei andare così veloce e ci sarebbe meno vento-.
In pochi minuti arrivarono a prendere Amber, la terza moschettiera. Lei, a differenza di Camille, si fece trovare già fuori casa.
-Camille, impara da lei-.
-Voi due proprio non ce la fate a essere puntuali, vero?- chiese Amber divertita.
-È colpa di Camille-.
-Non avevo dubbi-.
-Morrison, adesso ti allei con Madison?-.
-Nah... Sai Amber, penso che ci dovremmo alleare io e te contro a Mad-.
-Ottima idea-.-Sì, ottima idea, se volete rimanere a piedi... Ci fermiamo da Starbucks?-.
-Si!-.
Dopo aver fatto tappa da Starbucks, le ragazze arrivarono a scuola, ognuna sorseggiando il rispettivo frappuccino.
-Madison!- gridò una voce.
La ragazza si voltò, avendo riconosciuto la voce indignata di suo fratello.
-Matt! Come stai?- sorrise lei, avvicinandosi al ragazzo e al suo amico Jack Johnson.
-Starei molto meglio se mia sorella non mi avesse rubato la macchina stamattina-.
-Oh Matthew, vedi di finirla con questa storia! La macchina non è tua!-.
-Sì che lo è! Io sono il più grande!-.-Ma avete entrambi la patente- intervenne Jack Johnson, in favore di Madison.
-Jack! Che diamine!- sbottò Matthew.-Vedi Matt, ascolta il piccolo Johnson- disse divertita Madison.
-Piccolo? Ho due anni in più di te!-.
In quel momento scesero dalla stessa macchina i fratelli Grier, Jack Gillinski e Cameron.
Jack si fermò a parlare con Amber, che era la sua ragazza da ormai tre mesi, mentre gli altri li raggiunsero.
-Buongiorno ragazzi!- esclamò Nash, ricevendo alcuni saluti di risposta.
-Perché sei già incazzato prima che sia iniziata la scuola, Matt?- chiese Cameron, passandosi una mano nei capelli.
"Perché deve essere così maledettamente bello?" pensò Madison guardandolo.
-Si dà il caso che mia sorella stamattina mi abbia rubato la macchina!-.
Hayes lanciò un'occhiata piena di ammirazione a Madison, la sua migliore amica, ricevendo un sorriso di risposta.
-E da quando la macchina è tua?- domandò Nash divertito.
-Lascia stare, Nash. Non lo capirà mai che solo perché ha un anno in più non ha più diritti di me-.
-Sto per darti uno schiaffo- intimò Matthew alla sorella, che girò i tacchi per andarsene, accompagnata da Camille e Hayes.
-Oh no, ti prego. Sono così spaventata- lo prese in giro lei, per poi entrare in quell'edificio tanto odiato.
-Matt, dovresti imparare a non farti smerdare ogni volta da tua sorella- disse Cameron divertito, mentre il suono della campanella annunciava l'inizio di quella lunga giornata scolastica.
-E tu dovresti imparare a non guardarle il culo ogni volta che ti passa davanti, Cam- rispose a tono Matthew, dirigendosi verso l'entrata della scuola.
-Cam, dovresti imparare a non farti smerdare ogni volta da Matt- gli disse Nash ridacchiando, poggiandogli una mano sulla spalla.
Ciao a tutte!!
Questa è una storia sui Magcon, in particolare su Cameron Dallas!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo prologo!
Buona giornata❤️
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My Happiness||Cameron Dallas
FanfictionMadison è una sedicenne assolutamente sicura di sé. Una sola persona è in grado di farla vacillare e di metterla in soggezione: Cameron Dallas, uno dei migliori amici di suo fratello Matthew. Ma Cameron non sembra volersi impegnare in una storia ser...