-Oggi pomeriggio vengono a casa nostra alcuni miei compagni della classe di storia- disse Matt, tenendo fisso lo sguardo sulla strada, mentre la macchina sfrecciava sulla strada.-Come mai?- chiese Madison, portandosi dietro alle orecchie i ciuffi di capelli che le andavano davanti agli occhi per il vento.
-Dobbiamo fare un noiosissimo progetto... Credo che finiremo per fare uno dei soliti cartelloni...-.
-Scontato e noioso... Non avete nemmeno un briciolo di fantasia voi, eh?-.
-So perfettamente che sia un'idea scontata e noiosa, ma non sappiamo cos'altro inventarci. E poi useremo le tempere... È una novità, no?-.
-Certo, nessuno ci avrà mai pensato. Le tempere... Davvero geniale-.
-Sorellina, a te che importa del nostro progetto?- domandò Matt, scendendo dalla macchina.
-Assolutamente nulla, infatti io me ne starò chiusa in camera mia tutto il pomeriggio-.
-Come preferisci... Comunque... Che fine hai fatto l'altra sera alla festa? Sei sparita-.
Madison sgranò gli occhi e quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
"Sono andata a casa con Cameron, il tuo migliore amico, di cui sono perdutamente innamorata".
-Ehm... Io... Io non mi sono... Non mi sono sentita bene e sono tornata a casa-.
-Con chi?-.
-Da sola. Non volevo rovinare la serata a nessuno-.
"Invece l'ho rovinata a Cameron. E ho anche fatto la figura della ragazzina che non si sa controllare, dannazione".
La testa di Mad le diceva che non si sarebbe dovuta ubriacare, che avrebbe dovuto dimostrare di essere matura e forte, mentre il cuore le diceva che aveva fatto bene, che aveva sedici anni e che doveva divertirsi e, soprattutto, che le sue azioni l'avevano aiutata a farsi notare da Cameron.
La bionda si portò una mano alla fronte, proprio nel punto in cui Cam le aveva lasciato il bacio. Sorrise.
-Potevi chiamarmi, ti avrei accompagnata io- le disse Matt, riscuotendola dai suoi pensieri.
-Non volevo rovinarti la serata- ripeté lei.
-Non voglio che tu te ne vada in giro da sola di sera tardi. Sei bella Madison, tanto, forse anche troppo. Qualcuno potrebbe avere cattive intenzioni-.
-Matt, sei un fratello fantastico. Ma posso badare a me stessa-.
"Oppure Cameron può diventare il mio babysitter".
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Madison era sul suo letto, col computer sulle gambe, immersa in un make up tutorial che aveva trovato su YouTube e che, puntualmente, non sarebbe mai stata in grado di realizzare su sé stessa. Ma non le importava, le piaceva semplicemente guardare quel genere di video.
Il campanello di casa suonò. Dovevano essere arrivati alcuni compagni di Matt.
Il campanello suonò ancora.
-Matt, vai ad aprire!-.
Un altro squillo. E un altro ancora, e poi un altro ancora.
-Matthew, apri quella dannatissima porta!- gridò Mad esasperata.
Il campanello suonò di nuovo.
Madison, come una furia, si alzò dal letto e forse giù dalle scale.In salotto trovò suo fratello e Cameron che ridevano, con le lacrime agli occhi.
-Potreste spiegarmi cos'avete nel cervello? Sapete, quando il campanello suona, qualcuno dovrebbe aprire-.
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My Happiness||Cameron Dallas
FanfictionMadison è una sedicenne assolutamente sicura di sé. Una sola persona è in grado di farla vacillare e di metterla in soggezione: Cameron Dallas, uno dei migliori amici di suo fratello Matthew. Ma Cameron non sembra volersi impegnare in una storia ser...