It's Party Time

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-Dove diavolo sono quelle dannatissime scarpe?- imprecò Madison, chinandosi per vedere se le sue scarpe fossero finite sotto al letto. E infatti le trovò lì.

Lei era così, disordinatissima. Eppure, in quel disordine, si trovava a suo agio. E aveva imparato ad orientarsi in mezzo a tutto quel disordine: ogni volta che cercava qualcosa la trovava con facilità, mentre quando la stanza era ordinata faceva più fatica a ricordarsi dove aveva messo le cose. Ma quella era più una scusa che usava quando sua madre le diceva di mettere in ordine quella stanzetta.

Dopo aver indossato le scarpe si osservò allo specchio. Per quella sera aveva optato per dei pantaloncini di jeans a vita alta e un crop top nero in pizzo, il tutto abbinato ad un paio di converse nere.
Madison preferiva la comodità all'eleganza. Sempre che quegli abiti striminziti che andavano tanto di moda potessero essere definiti eleganti. La sola idea di dover passare una serata a tirarsi giù la gonna per evitare di rimanere in mutande la nauseava.

Controllò l'ora sul telefono e si accorse di essere leggermente in ritardo, così si affrettò a scendere le scale.

In salotto trovò Matthew, Nash, Hayes e Cameron che aspettavano Jack Johnson.

-Ciao ragazzi- disse sorridente, ottenendo saluti in risposta da tutti.

-Matt, io esco. Ci vediamo più tardi-.

-Non puoi usare la macchina, serve a noi- puntualizzò Matt.

-Ritira gli artigli, fratellino. Vado da Camille a piedi, la macchina è tutta tua-.

-Ottimo-.

-A piedi? Non puoi andare da sola a piedi a quest'ora!- esclamò Cameron di punto in bianco.

Immediatamente Cam si ritrovò gli occhi di tutti puntati addosso.

-Ehm... Voglio dire... È tardi, non si sa mai- spiegò lui balbettando.

Madison sorrise involontariamente.

-E a te che importa?- domandò Matt.

-Dovresti imparare un po' più da lui- gli disse Madison, salvando Cameron da una situazione alquanto imbarazzante -e comunque Hayes viene con me- aggiunse.

-Davvero?- domandò Hayes confuso.

-Dovresti- gli disse Cam.

-Dovresti- ribadì Mad, facendo sorridere Cameron.

-E va bene-.

Hayes si alzò dal divano e uscì di casa insieme alla bionda.

-Cameron... Ricordi quello che ti ho detto stamattina riguardo al culo di mia sorella?- chiese Matthew ghignando.

-Sì... E giuro che ci sto provando- si difese il moro.

-Provaci meglio!-.

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-Sembra che tu abbia fatto colpo su Cameron stasera- ridacchiò Hayes, dando una piccola gomitata a Mad.

-Non dire sciocchezze, Grier- rispose lei, dandogli una sberla sul braccio.

-Non riusciva a toglierti gli occhi di dosso! Come fai a negarlo?-.

-Forse perché non è vero?-.

-O forse sei tu che sei cieca-.

-Staremo a vedere chi ha ragione-.

-Sento già il profumo della vittoria- disse il ragazzo, annusando l'aria per enfatizzare la sua frase, mentre Mad suonava il campanello di Camille.

My Happiness||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora