Pov's Penny
Quando mi fece quella domanda mi salí il panico e mi venne da piangere e per questo volevo scappare via... ma mi prese la mano... Mi girai di scatto, come se fossi arrabbiata, ma lui aveva capito che nascondevo qualcosa.
-Cosa ho detto di male?- mi chiese preoccupato
- Niente... niente...- dissi con un filo di voce
-E invece sí... riguarda i tuoi genitori... vero?
Feci sí con la testa
-Hai voglia di parlarne?
Non risposi... volevo piangere...
-Ei...- disse mettendomi una mano sulla spalla- Non preoccuparti...- mi girai verso di lui e vide i miei occhi lucidi e pronti a lasciare lacrime e lacrime
-Parlare fa bene ma se non te la senti non importa...
-No... hai ragione... devo parlare perché fa bene...- dissi tra un singhiozzo e l'altro
Ci sedemmo sulle scale
-Prima che io ti racconti tutto...-dissi girandomi verso di lui -Devi giurarmi che non lo dirai a NESSUNO nemmeno a mio fratello... Lui... Non sa la verità ad é meglio che non la sappia...
-Ti giuro che dalla mia bocca non uscirà nessuna parola che ti dirai adesso... ma mi stai spaventando...
-Allora... comincerò col dirti che loro... -non riuscivo a dirlo-loro...sono morti...
A questo punto lui fece una faccia dolce e tenera ma prima che potesse dire qualsiasi cosa io continuai a parlare
-Era una giornata perfetta... il sole e le nuvole davano un'atmosfera magnifica e felice... mio fratello aveva solo 4 anni e mio padre lo portò a prendere un gelato... io non volevo andare... Mi sentivo strana e avevo paura... Mia mamma così rimase a casa con me per farmi compagnia e anche per stare con mia... Mia sorella...-quasi scoppiavo in lacrime pronunciando questa ultima parola
-Sorella?-disse con espressione sorpresa
-Si... mia sorella... si chiamava Corinna... quel giorno aveva solo 13 anni...- dissi con voce tremante
-Penny...-mi mise una mano sulla spalla e io mi gira i verso di lui -Va tutto bene... ti puoi fidare
Gli sorrisi poi continuai a raccontare:
-Allora... mamma ci lasciò sole perché doveva andare a prendere la posta... decidemmo di farci un té... accesi il gas... Ma non arrivava la scintilla che doveva accendere il fuoco. Riprovai altre volte , ma niente e così andai a prendere l'accendino. Ci misi qualche minuto a prenderlo e ad un certo punto sentivo come se qualcosa stessa bruciando, ma in quel momento non mi preoccipai...-feci una pausa per mantenere le lacrime - Uscita dalla stanza... vidi un fumo nero diventare sempre più grande... lasciai cadere l'accendino e corsi in cucina. Era tutto infuocato... cominciai a chiamare Corinna... Non rispondeva ma poi l'ho sentita tossire... Sono andata da lei... Era a terra... immobile... cercai di rianimarla... Ma senza successo- una lacrima mi rigó il viso
Daniele mi asciugó la lacrima e disse:
-Se non ce la fai a continuare lascia perdere... st...- lo bloccai
-Ce la faccio... Non ti preoccupare...- rimasi ferma a guardare il terreno nero e dissi -Dopo l'incendio... il pavimento e tutta la casa... erano di questo colore... Comunque... dopo aver trovato Corinna i miei genitori arrivarono senza Roby... e cominciarono a chiamarci. Io risposi e mio padre venne a prenderci. E mi disse di andare da Roby, ma io non volevo lasciarli in quell' inferno... e cosi mamma mi disse: "Penny... Roby ha bisogno di te... noi non possiamo venire giù con te perché se spostiamo Corinna potrebbe peggiorare" e solo allora vidi che Corinna aveva una ferita alla testa... a quel punto mi prese la faccia tra le mani e mi disse: "Non perdere mai il tuo bel sorriso perché sei unica e so che un giorno capirai tutto questo e farai giustizia" li abbracciai e gli dissi che non li avrei mai dimenticati... mamma corsa fuori dalla porta con me per cercare dell'acqua. Quando arrivai da Roby... lo presi in braccio e lo potrai lontano. Però ci fu un'esplosione... Mia sorella... mio padre... Mia madre... erano morti... A causa mia- scoppiai a piangere
-Non è stata colpa tua...
-E come fai a dirlo? Non hai vissuto tutto questo...
-Fidati... Non é stata colpa tua... e scusami... posso farti una domanda?
-Dimmi
-Tuo fratello cosa crede sia successo?
-Lui non si ricorda niente... i medici mi hanno detto che é come se avesse eliminato quel giorno dalla mente... é anche per questo che con lui riesco ad essere felice...
-Perché non si ricorda di quell'avvenimento?
-No... lui é sempre felice ed é un bene che non si ricorda niente anche se non sa di aver avuto anche un'altra sorella...
-Capisco...
-Vedi... lui é la gioia di ogni mio giorno... é la mia stellina portafortuna che mi spinge ad andare avanti...
A questo punto mi abbracció forte a sé e mi disse di stare tranquilla
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Love Me ~ Daniele Mona
FanfictionNon possiamo mai sapere che cosa o chi incontreremo nella nostra vita e per questo non possiamo sapere quando arriverà la nostra anima gemella. Io mi considero fortunata perché l'ho incontrata e il momento in cui l'ho capito é stato magico e spero c...