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Toby Solo non aveva un corpo forte e impostato, era gracile e con le spalle ricurve, aveva però un'ampia proprietà di linguaggio, un uomo istruito, il ché dava l'impressione che venisse da Alderaan o da Berfed pianeti molto centrali nella Galassia; aveva circa una trentina d'anni ma il suo viso pareva segnato dal tempo, considerando la lunga e profonda cicatrice che tagliava il viso dallo zigomo sinistro fino al mento; dalla goffa camminata sembrava avessee qualcosa che non andasse al piede destro, forse una slogatura o, avendo notato la vecchia e rovinata tenuta da pilota, un incidente su un caccia.
Sedutosi al tavolo insieme al vecchio jedi spiccò subito una medaglietta attaccata al petto di Solo: Membro scelto "Anti-Sith".
<Pensavo che gli Anti-Sith fossero stati debellati.> esordì Gormo non appena i due si sedettero.
<Credo che i sith lo pensino ancora...> rispose sarcasticamente il pilota mentre si sistemò nel tavolo con qualche difficoltà.
Il movimento Anti-Sith, nacque dopo che la galassia fu stravolta dal potere del Lato Oscuro. Esso conquistò con violenza e morte i pianeti più piccoli e indifesi: proprio da questi nacque questa piccola alleanza. Pochi anni fa, però, accadde un fatto misterioso: morte, panico, distruzione invasero le menti di tutti gli jedi nella galassia: tutti nello stesso cortissimo ma infinito istante. Pochi giorni dopo La Visione gli jedi appresero che gli Anti-Sith sono stati uccisi tutti, non si seppe mai come ma, di sicuro, i sith ne sapevano qualcosa.
Il maestro jedi e il grande pilota discussero riguardo questioni riguardanti la Repubblica e fin dove i territori dei sith si erano espansi. Le risposte erano poco rassicuranti: da Smurk, il pianeta ormai fulcro del dominio del Lato Oscuro, il Signore dei Sith fece partire un'offensiva che mise in ginocchio pianeti, lune e anche sistemi importanti, anche se fuori dalla giurinstinzione della Repubblica, come Rukas, Sertemia, Akalt o l'intero sistema Durtan, che nemmeno la Repubblica é riuscito a conquistare in quanto la popolazione indigena era molto astuta.

Più in là, nell'altro tavolo Yoda conversava con gli altri piloti, compagni di Toby. Tra questi ne spiccava uno: alto, sorridente e di gran lunga più magro, quasi denuttito, rispetto a tutti gli altri, ma non per colpa sua: durante una missione di soccorso su Dantooine uno stregone locale gli lanciò un incantesimo per farlo svenire e sperare di trovare qualcosa da fregargli sotto il naso... il problema è che da quell'incontro quel poveretto ha cominciato a dimagrire, finché uno jedi molto buono non ha fermato l'effetto della maledizione, dovuta a dei midiclorian che distruggevano pian piano l'organismo.
Il povero Andrew Giáo Hoàng ne ha passate tante, ma questo è il rischio di essere il braccio destro, il migliore amico di Toby Solo, uno tra i più intraprendenti piloti degli Anti-Sith.
<Da quanto tempo tu qui sei?> chiese Yoda in confidenza al giovane che, impacciato, rispose <Ormai... bhe saranno poche settimane: non ne sono sicuro dato che ho poca cognizione del tempo>
Non era un bel ragazzo; aveva solo ventun'anni, ma guida astronavi spaziali sin da bambino; portava degli occhiali poco spessi che gli cadevano sempre sul naso e se non avesse conosciuto Toby, sarebbe rimasto in base a pulire caccia interstellare e lustrare astrodroidi.
<Strano è che un ragazzo come te un esperto pilota sia già...>
<Bhe, se la mettiamo così, è strano che un tappetto come te sia un aspirante jedi...> controbattè Andrew
<La tua insolenza solo danni porterà!>
<La tua superbia ne sta giá portando...>
Continuarono a stuzzicarsi per un po' di tempo...

<Perché siete qui?> chiese infine Gormo <Se dovete nascondervi dai Sith potevate cercare rifugio presso la Repubblica! Sareste stati al sicuro.>
<Non esiste un posto sicuro:> mormoró Solo <i sith hanno spie ovunque! Sarebbe un colpo di fortuna bello e grosso se durante una loro ricognizione non ci trovassero> disse con tono sospettoso.
<Ma ora dimmi, caro jedi, cosa siete venuti a fare in questa sassaiola, tu e il tuo piccolo amico?> Chiese con tono curioso bevendo una bevanda servita poco prima.
<Cerchiamo un esercito:> Disse alzando troppo la voce <un esercito che possa aiutarci a proteggere la Repubblica dal Lato Oscuro>
Solo chiese sbigottito allo jedi: <E noi ti sembriamo le persone giuste? Nha... é una follia.> <È una follia solo se pensi che lo sia.> ribattè Gormo dimostrando ancora una volta la sua grande saggezza..

Dart Gerdon tornò nei suoi alloggi con molto rancore in corpo. "Ho fatto l'impossibile per soddifare quel dannato" pensò "e non basta ancora ?!?".
Diede un calcio al muro e pensò ancora "mi tratta come un burattino, è insopportabile!".
Si sedette nervosamente sul letto, poi si alzò di nuovo e camminò in giro per la stanza, si sedette al tavolo e bevve dell'acqua, andò a sciacquarsi la faccia... era troppo nervoso e non si spiegava il perché: paura di lottare contro i due jedi? Impossibile, ne aveva affrontati così tanti poco tempo prima; paura di non essere mai accettato dalla Lega? Irrilevante come cosa, aveva la parola del suo maestro; paura di rimanere solo? Non ne aveva dato che era rimasto solo tanto di quel tempo. Forse però i suoi pensieri erano rivolti a una persona, non ad un fine... qualcuno busso alla porta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2016 ⏰

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