Ecco l'extra che vi avevo promesso...fossi in voi preparerei i fazzoletti...buona lettura!
Mi hanno sempre insegnato che c'è un momento per tutto. Ma per questo evento...non avrei mai pensato di essere davvero pronta.Ma sembra proprio che sia arrivato il momento. Quello che se me lo aveste detto un paio di anni fa, vi avrei riso in faccia.
Il che è sorprendente, visto l'enorme sorriso che ho dipinto sul volto da giorni.
Jack, voglio dire...papà, mi stringe il braccio all'altezza del bicipite.
«Va tutto bene?», mi chiede.
«Ma certo», rispondo, fin troppo rapidamente.
Lui mi lancia uno sguardo diffidente, di uno di quelli che la sanno lunga. «Tu e Stefan non avete vissuto la vostra infanzia come fratelli, prima d'ora, ma avete molte cose che vi accomunano. Una di queste è che quando siete nervosi parlate velocemente», cambia espressione, guardandomi con gli occhi color nocciola colmi di dolcezza, «non devi fingere con me, piccolina. Se solo tu fossi nervosa la metà di quanto lo sono io, non mi stupirei. Dovrei essere preparato, visto che l'ho già fatto con Christine anni fa, ma nonostante vi ami entrambe in egual modo sento che non è lo stesso».
Inarco un sopracciglio. «Sarà per il semplice fatto che non mi hai cresciuta tu».
Lui si rabbuia e ammutolisce, mentre io mi rendo conto di essere stata troppo dura con lui. Sto per dire qualcosa, ma lui mi precede.
«Non posso darti torto, ma non si tratta solo di questo».
Lo guardo con un'espressione interrogativa. «Cioè?».
Lui deglutisce un paio di volte, mentre i suoi occhi si allargano e le pupille si fanno più piccole. Sembra aver paura. «Voglio chiedere a tua madre di sposarmi», dice, tutto d'un fiato.
Sbatto le palpebre un paio di volte, prima di parlare. «Vuoi la mia benedizione?».
Lui ignora il mio tono e continua a parlare. «Tua madre merita i fuochi d'artificio, la festa e tutto il resto. Mi ha dato te e Marco, due figli stupendi. Voglio che lei abbia il lieto fine che ha sempre sognato, capisci? Mi aspetta da una vita e adesso voglio solo che sia la regina della situazione, che tutto il suo dolore sia dimenticato. Solo tu puoi capire com'è stato per lei, visto che ne hai subito le conseguenze. Ed io non mi pentirò mai abbastanza per questo, ma allo stesso tempo sento il bisogno di redimermi. La strada per farlo inizia dal dare a tua madre tutto ciò che ha sempre desiderato. Una di queste cosa è un matrimonio sfarzoso con l'uomo che aspetta da una vita».
Mi vengono le lacrime agli occhi. Le trattengo a sento. «Fallo, papà».
«Sono contento che tu...».
«Fallo oggi», lo interrompo.
Lui mi guarda a bocca aperta, ma poi si fa serio. «Sei sicura? Insomma, ho l'anello in tasca proprio ora, ma capirei se ci restassi male, è il tuo giorno, sei tu la protagonista, non lei».
Gli do un bacio sulla guancia. «Fallo quando meglio credi, il resto non conta».
«Davvero posso farlo oggi?».
Stringo gli occhi a fessura. «Non è che stai cercando una scusa per non farlo?».
Mi guarda male, anche se con una traccia di ironia. «Chiamala col suo nome: paura».
«Hai sessant'anni suonati, mi sembra un po' tardi», lo rimprovero.
«Zitta tu. Ne quasi trentacinque e quel poveretto di Arran sarebbe morto mille volte prima di sposarti se non avesse preso in mano la situazione».
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Lui mi salverà
HumorSECONDO LIBRO DELLA SERIE DELLA SALVEZZA. Ella Nigars è stata usata, maltrattata, schernita. Ma adesso le cose sono cambiate. Adesso, al suo fianco, c'è l'affascinante chirurgo Arran Laspek. Lui le ha promesso di salvarla e lei ci ha creduto davvero...