Capitolo 3
Partimmo da casa alle sette, troppo presto per arrivare a scuola, infatti, mio padre parcheggiò la macchina non più di dieci minuti dopo dalla partenza.
"buona giornata e sta attenta" disse mio padre mettendo in moto dopo avermi fatta uscire, feci un respiro di sollievo quando li vidi allontanarsi, mi guardai intorno notando di essere sola, non era arrivato nessun alunno, nemmeno i bidelli! la scuola e il cortile erano completamente deserti.
Mi misi quindi a sedere su un gradino della scalinata, presi il mio nuovo cellulare 'segreto' e mandai un messaggio a Serafina lamentandomi di questa disastrosa situazione, non escludendo la 'vendetta' di mia madre, non ha mai sopportato il mio stile eppure mi ha lasciata fare.
<<perché fa così solo ora? le hai fatto qualche dispetto? come può volerti cambiare?!>> rispose dopo almeno quindici minuti, probabilmente si sarà appena alzata avendo la scuola a due passi da casa.
Pensai alle sue domande riflettendo sul mio comportamento nei confronti di mia madre, ma non ricordai nessun avvenimento, nessun litigio, niente..sono sempre stata distaccata da lei, non le ho dato molto retta negli ultimi sette anni, i miei genitori mi hanno rovinato la vita, come potrei essere gentile con loro dopo tutto quello che mi hanno fatto?
Il cortile pian piano iniziò a riempirsi con gli alunni della scuola, tutti con un'espressione stanca, alcuni ansiosi, altri già disperati, ma tutti avevano una cosa in comune, fissavano me, chi con una smorfia di disgusto e chi con un pizzico di curiosità, ma non toglieva il fatto di esser osservata da tutta la comunità scolastica.
Poco prima che suonasse la campanella andai in segreteria seguendo la segnalazione sui muri, entrai da una porta poggiandomi al bancone.
"scusi, sono nuova..avrei bisogno dell'orario di lezione" dissi timidamente all'anziana signora intenta a firmare dei documenti.
"certo, nome prego"
"Isotta Wilcom, mio padre mi ha iscritta solo qualche giorno fa" la signora si alzò strisciando la sedia che provocò un rumore sgradevole e andò verso l'armadio con i documenti degli alunni,
"Rosbon, Sandes..mmm..ecco Wilcom" tirò fuori un piccolo fascicolo contenente un unico foglio,
"Manca la copia dei tuoi documenti, la pagella dell'anno scorso e la scuola precedente dove hai studiato"
"porterò tutto al più presto"
"ecco l'orario delle lezioni, sei stata inserita al terzo anno, la 3C, si trova al secondo piano a sinistra, se hai bisogno di qualsiasi informazione puoi chiedere ai bidelli o venire da me" la ringraziai gentilmente uscendo proprio nel momento il cui la campanella iniziò a suonare, i ragazzi entrarono a gruppi salendo le scale per raggiungere le loro classi, aspettai qualche minuto prima di seguire la direzione indicatami, presi il foglio guardando l'orario del lunedì, prima ora inglese, perfetto!
Bussai alla porta una volta arrivata ma nessuno rispose quindi entrai lo stesso, trovai tutti in piedi, alcuni parlavano animatamente mentre altri si lanciavano aerei di carta o si rincorrevano tra i banchi, al mio arrivo tutti si zittirono fermandosi, timidamente guardai a terra andando verso la finestra dove trovai un banco singolo vuoto, mi misi a sedere ignorando i bisbigli e le occhiate dei miei nuovi compagni di classe curiosi di scoprire qualcosa sulla mia persona.
Sbirciai di tanto in tanto fuori per osservare il luogo in cui avrei dovuto trascorrere una parte delle mie giornate, non era poi tanto male, naturalmente non poteva essere all'altezza della mia vecchia scuola questo è sicuro!
"hey..hey..tu..da dove sei uscita?" chiese un ragazzo dietro di me ridacchiando,
"scusa?" chiesi voltandomi,
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BACIO D'ARGENTO
VampireIsotta è una giovane ragazza di diciassette anni, costretta a trasferirsi ripetutamente per il volere dei genitori, lei non è una ragazza qualunque, è una vampira inconsapevole di esserlo, pensa di vivere come tutti gli altri della sua età, ma non è...