La mia infanzia

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La mia infanzia è stata una vera e propria favola, non a caso ricordo ogni episodio passato con la mia famiglia.
Avevo tutto ciò che una bambina di 4 anni potesse desiderare: Una famiglia amorevole, un fratellino, tanti amici e tante persone che mi circondavano d'affetto.
Da piccola ero una bambina magra e bassina, magra a tal punto che mia madre fu costretta a darmi le vitamine per un certo periodo di tempo.
I miei primi anni di asilo li ho trascorsi in una scuola privata che mi ha segnata seriamente.
Era una scuola piena di iniziative ma le insegnanti lasciavano a desiderare.
C'era un orario per tutto, cosa normale, starete pensando, ma non a tal punto che non erano più orari da rispettare, ma obblighi.
Non avevi sonno? Chi cazzo se ne frega, devi rimanere al buio con la paura del lupo di cappuccetto rosso (esatto, il lupo di cappuccetto rosso) stesa su delle brandine da dividere con un altro bambino, quello per me fu un trauma che mi porta ad immaginare ombre ancora oggi.
Le insegnanti dovrebbero essere un punto di riferimento finchè non si trasformano in veri e propri bulli che non perdono occasione di umiliarti.
Questo mi ha portato a mangiare, a mangiare molto, finchè all'eta di 5 anni divenni una bambina leggermente in sovrappeso, ma quale bambina non è paffutella a quell'età?
I comportamenti delle mie insegnanti influirono molto su quella che sono adesso. Divenni una bambina indisponente, egoista e anche un pò bulletta con chi voleva, ma c'erano anche altri bambini che si divertivano molto a prendermi in giro.
Fin qui tutto bene, si può dire.
Quando si avvicinava il mio ultimo anno di scuola dell'infanzia mamma decise di portarmi in un istituto dove avrei potuto incontrare i miei presunti compagni di prima elementare.
Il primo giorno di scuola me lo ricordo ancora, un incubo!
Tutti i bambini si conoscevano da ormai cinque anni ed io ero l'unica sfigatella che se ne stava da sola a fingere di divertirmi con le costruzioni.
Le insegnanti della scuola privata erano principesse facendo un paragone con quelle nuove.
Avevamo la classica vecchietta che non vedeva l'ora di andare in pensione e la solita maestra antipatica col tono di voce troppo alto che tendeva a farci studiare, troppo per i miei gusti.
Le insegnanti non facevano altro che umiliarmi sul quanto io fossi lenta a completare le lettere dell'alfabeto.
Col passar del tempo divenni una bambina molto strana: parlavo da sola perchè avevo la senzazione di non essere capita, facevo disegni strani riguardanti una bambina con i capelli neri e le cuffiette nelle orecchie, dietro di lei una grande e bella casa e al suo fianco un vortice di mille colori (penso rappresentasse le mie confusioni ed insicurezze)
In questo ultimo anno continuavo ad ingrassare diventando una bambina abbastanza paffuta ed insicura.

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