7:30
*Driiin
Odio questo suono. Oggi sarà l'ultima volta che questa sveglia suonerà in questa casa, mi trasferirò per l'ennesima volta. Ci trasferiremo a New york e l'idea di lasciare Boston non mia va giù ma ne sono anche felice in parte: mi farò nuovi amici magari più sinceri di quelli che ho adesso.
Nuova vita, nuovi amici, nuovo. Sarà tutto nuovo per me.
Spero proprio di trovarmi bene perchè papà ha detto che sarà l'ultima volta che ci trasferiremo, finalmente: è davvero brutto affezionarsi a persone che non rivedrai più, prometterai che vi rivedrete ma entrambe sapete che non accadrà. La distanza è devastante.Mi alzo per farmi una doccia e quando esco mi vesto, oggi indosso un paio di pantaloncini neri corti e un top crop bianco con la scritta 'I refuse to sink' metto le mie All Stars grigie, raccolgo i capelli in una coda ed esco dalla porta di camera mia per scendere le scale ed incontrare mia madre, mio padre Jeremy che è il mio fratellino minore, mia sorella Emily che ha solo un anno in meno di me intenti a mangiare una delle fantastiche colazioni di Charlotte. Charlotte è la nostra domestica: ci segue sempre ovunque andiamo e per me c'è sempre qualsiasi cosa io voglia. Appena parliamo di qualcosa che non è attinente al lavoro però lei impazzisce , io le dico che fa lo stesso ma lei vuole essere professionale il più possibile.
-"Buongiorno tesoro" dice mia madre con un sorriso
-"Buongiorno a tutti" rispondo e non ho nemmeno il tempo di riaprire bocca che Jeremy è letteralmente attacato a me e mi abbraccia, lo prendo in braccio:"Buongiorno anche a te piccolo Jeremy " lui sorride e torna sedersi per finire di mangiare la colazione deliziosa, vedo Charlotte, che scorge da dietro il frigo e mi saluta:"Buongiorno signorina Sanders" ormai ho perso il conto di quante volte io le abbia detto di chiamarmi semplicemente Karin ma lei dice che non sarebbe professionale
-"Dormito bene? " mi chiede mia madre,"Certo" dico sfoggiando un sorriso poi mi rivolgo a mio padre:" Papà che hai oggi? Ti vedo stanco" si gira verso di me e solo ora si accorge che sono in sala da pranzo con loro:"Oh tesoro sono solo stanco,ieri ho lavorato fino a tardi" come sempre... Emily è triste e non proferisce parola da ieri, non le va giù il trasferimento perchè ha dovuto lasciare il suo ragazzo, sta davvero male anche se stanno insieme da un solo mese. Ma la capisco, vedo tristezza in quei due occhi verdi, riconosco quando lei sta male e so che è meglio lasciarla stare.
Prendo una fetta di torta e basta, non ho molta fame.
-"Tesoro come mai non bevi un pò di latte o del thè? "
-"Mamma non ho molta fame ora vado a mettere in valigia le ultime cose poi porto di fuori i bagagli e gli metto in macchina"
-"Fa presto, fra dieci minuti partiamo" mi avvisa mio padre, salgo le scale ed entro in camera e metto il mio cellulare nello zaino insieme a un libro da leggere, il viaggio durerà tre ore nelle quali o dormirò o leggerò.New York ore 17:00
Sento bussare alla porta di camera mia nonostante sia aperta, alzo lo sguardo e vedo mia madre sullo stipite della porta.
Assomiglia davvero molto a Emily: gli stessi occhi azzurri che mi scrutano ora sono uguali a quelli di mia sorella, gli stessi lineamenti, quei bei capelli biondi e grossi che vorrei avere tanto anchio, ma purtroppo i miei sono marroni e fini ma non mi dispiacciono nemmeno i miei.
-"Karin, ricordi quell'amica che vive qui a New York di qui ti ho parlato tanto? "
-" Eccome se me la ricordo mamma, mi hai assillato sul fatto che dopo il trasferimento avresti potuto farmela conoscere così conoscevo anche il figlio della mia età" le dico e lei mi dice che questa sera ceneremo da loro, che sarà felice di vederla e altre cose che non ho ascoltato, poi mi avvisa che devo essere pronta per le sette.
Fantastico un'altra cenetta in compagnia di un'amica di mia madre che non parla di altro oltre che di se stessa e un figlio sfigato.
Ci scommetto, di solito sono queste le sue amiche.
Poi esce chiude la porta e mi lascia sola a riposare ma non riesco a chiudere occhio perciò mi limito a osservare quella che è la mia stanza, è molto grande con un letto matrimoniale al centro, un bagno spazioso, una cabina armadio molto grande e una vetrata di finestre davvero grande, è proprio come la voglio, le mura sono bianche con degli schizzi colorati e delle foto che mi ritraggono appese qua e là.
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Stay.
RomanceKarin ha diciotto anni, si sta per trasferire a New York per questioni di lavoro di suo padre; ha un passato difficile: all'età di 12 anni è stata rapita insieme al fratello che è morto, ma lei è riuscita ad uscirne viva, qualche livido ma quei liv...