Il racconto vuole insegnarci che il branco non è l'elemento adatto per farsi accettare anche perché spesso porta a scelte sbagliate e nella maggior parte dei casi sono presenti maschere, ovvero ci sono persone che davanti ti sorridono e dietro sparlano. Le vere amicizie non sono quelle del gruppo, ma quelle "poche ma buone" che per te ci saranno sempre, in ogni momento e non solo quando puoi fargli comodo. I ragazzi si legano al gruppo perché altrimenti avrebbero paura di non essere accettati in un mondo dove il "diverso" fa paura ed è lasciato fuori come se fosse inferiore e dove l'apparenza è tutto. Buona parte dei giovani fa uso di sostanze stupefacenti e alcool di cui probabilmente sa poco o niente. Dicono che lo fanno per dimenticare o per non pensare a ciò che stanno passando, ma probabilmente anche ciò è legato all'idea dell'accettazione. Questo è il mondo di cui i genitori hanno paura, paura del fatto che i loro figli possano rovinarsi o perché no andarsene via da loro. Riconoscono molto prima di noi ragazzi le amicizie false e le situazioni di pericolo, ma siamo troppo presi da noi stessi e dalle nostre cose per dar loro retta, anche se hanno sempre ragione, e questo porta al difficile o assente rapporto genitori - figli. Dovremmo dar più retta agli adulti anche perché probabilmente ciò che stiamo passando noi, loro lo hanno passato anni fa e sanno bene a cosa si va in contro, anche se forse sbagliare è il modo migliore per capire e per crescere. Infine si parla del tema immigrazione, tutti quei ragazzi che sono scappati dal loro paese a causa di una guerra o di mancanza di soldi e cibo e cercano in altri paesi una vita migliore per loro stessi e per la loro famiglia, ma spesso trovano solo razzismo e violenza perché sono "diversi" o reputati "criminali" . Non sarebbe tutto più facile per tutti capire che possiamo benissimo vivere insieme senza nessuna distinzione ? In fondo facciamo parte tutti della stessa razza : quella umana.
