CAPITOLO 13

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Per tutta la giornata ho la testa frà le nuvole, una metà pensa a Josh e l'altra e per il bacio di Hope.
Finché la campanella mi riporta tra gli esseri umani, ma la cosa più importante e che adesso posso anche pranzare.
Prima di parlargli aspetto che attacchi il cellulare.

"Giuro che non la sopporto più, sperò solamente che non sia qualcosa di grave."Dice con voce irritata ma allo stesso momento preoccupata.

"Cosa è successo?" Gli domando aggitandomi.

"Jasmin e in ospedale ieri sera ha fatto abusi di alcolici."

"Spero che stia bene."Gli dico. "Al proposito com'è andata l'appuntamento?" Gli domando.

"E andato benissimo." Mi dice facendo comparire un sorriso.

"Quindi uscirete di nuovo." Gli dico sorridendo.

"Si."

"Sono contenta, che ti stai sentendo con qualcuno, dopo mesi." Gli dico masticando l'ultimo boccone.

"Già, ormai era da tempo."Dopo qualche secondo gli arriva un messaggio. "È Jessica."Mi dice sorridendo.

"E cosa ti dice?" Gli domamdo in curiosità.

"Che non vede l'ora che sia venerdì." Credo che adesso che ci sia lei mi dovrò mettermi da parte per un po. "Ho mio dio. Scusami, scusami tanto."Mi dice.

"Non importa sarà per la prossima volta." Gli dico.
"Andiamo?" Gli dico alzandomi.

"Si." Spero che quel sorriso gli duri per molto. Era da tempo che non la vedevo cosi.
L'ultima relazione che ha avuto e finita male, non l'avevo mai vista in quella maniera. Era distrutta, disperata mi si era spezzato il cuore.

Una volta uscite da scuola, decido di andare in spiaggia. Ma da qui ad arrivare lì ci vuole un po, ma non ho tanta voglia di tornare a casa, quindi prendo la strada per andare in metro.
Per non ascoltare i miei pensieri, o quello che mi accade attorno, tiro fuori dallo zaino le mie adorate cuffie.
Anche con le cuffie alle orecchie riesco a guardare tutta la confusione che si trova tra la mia mente e attorno. Ho bisogno di stare da sola, di riconoscermi di nuovo. Non so chi sono già da molto prima che io mi lasciassi con Josh.
Mi piace respirare l'aria di mare e aspettare il tramonto, mi da un senso di piacere, tranquillità, mi fa sentire bene.

"Ma guarda dove vai."Dico urlando, e nello stesso momento levandomi le cuffiette.

"Scusami non volevo." Mi dice mortificato.

"Adesso mi tocca andare in metro con questa macchia." Mi dico a me stessa.

"Sono davvero molto mortificato." Quando alzo lo sguardo noto subito i suoi occhi color azzurro diamante. "Ci conosciamo ?" Mi domanda con voce più pacata.

"No. Non credo." Gli dico.

"Tu non sei di qua, giusto?"

"No."

"Comunque sono Tom."

"Joe."Sono troppo incanta a guardare i suoi occhi per avere un dialogo. Finché dopo due secondi mi chiama mia madre.
"Scusami un attimo." Gli dico allontanandomi.
"Pronto!"

"Joe ma dove sei." Mi dice mia madre urlando dal l'altro lato del telefono.

"Sono in spiaggia, ma sto per tornare."

"Cosa in spiaggia?"

"Si, ma adesso calmati."

"Ne riparleremo quando ritornerai."Mi dice riattacando.

Quando mi volto Tom e ancora lì ad aspettarmi, ma gli vado vicino per salutarlo.

"Io adesso dovrei andare."Gli dico.

"Vuoi che ti accompagni?" Mi domanda.

"Non preoccuparti."Gli dico sorridendo. "Buonanotte." Gli dico allontandomi.

"Buonanotte."Mi dice urlando.
"Come posso incontrarti di nuovo?" Mi domanda alle mie spalle.

"Ci vediamo domani all'ultima fermata della metro."Gli dico.

"Okay."

Quando ritorno a casa, ho la mente da tutt'altra parte. Non so neanche mia madre che punizione mi abbia dato.

"Joe mi stai ascoltando?"

"Si e tutto chiaro."

"Allora siamo d'accordo per una settimana non si esce." Mi dice. "Adesso vai in camera tua."Indicando il piano di sopra.

Cazzo adesso come farò ad incontrare Tom. Si ci sono Hope.

Da: Joe.

Hope mi faresti un favore. Ti prego 🙏🙏.

Da: Hope.

Sarebbe?

Da: Joe

Potresti dire a mia madre che resto da te a mangiare.

Da: Hope

Te lo puoi scordare.

Da: Joe

Ti prego, poi domani a scuola ti piego tutto.

Da: Hope

D'accordo. Ma ricordati che sei indebito.

Da: Joe

Grazie, sei la migliore.

"Joe scendi e pronto."

"Arrivo." Gli dico scendendo velocemente le scale. "Mamma domani dovrei andare da Hope per finire di fare un progetto."

"Resterai lì a cena?" Mi domanda.

"Si, se per te non e un problema."

"Okay ma non fare troppo tardi."

"Grazie."Siiii, per fortuna se la bevuta.




SCUSA MAMMA, MA SONO LESBICA... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora