Capitolo 4

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Sono le 03:17 del mattino e l'unica luce che illumina la mia stanza è quella arancione del mio cellulare, che è in carica sul comodino, ad almeno cinquanta centimentri da me. Perché, si sa, i cellulari rilasciano continuamente radiazioni, e soprattutto durante la notte vanno tenuti ad un'opportuna distanza, sia mai che qualcosa rovini la mia bellezza maggiore di quella di Afrodite!

I miei bellissimi occhi - seppur stanchi - sono spalancati da almeno una decina di minuti, nel vano tentativo di acquisire il sonno perso a causa degli schiamazzi provenienti dal piano inferiore. Sì, so cosa state pensando, e non posso far altro che darvi ragione: è proprio lui.

Quando prima, terribilmente annoiata e soprattutto disgustata dalla presenza degli amici di Mats e soprattutto di Mats stesso, mi sono defilata con stile per andare in camera, mi sembrava chiaro il fatto che dovessero trattenere i loro impulsi da cavernicoli e sussurrare per non disturbare il sonno di questa bella biondina che ora è terribilmente irritata. Non sanno che alla mia bellezza non fa affatto bene perdere ore di sonno?! Evidentemente no, infatti loro sono tutti brutti - o quasi tutti.

Solitamente il metodo più efficace per addormentarmi è pensare a cosa potrei indossare per qualche party organizzato dall'élite di Dortmund - in effetti starei proprio una favola con quel tubino nero che acquistato l'altro ieri... oh, ma che sciocchezze, io sto bene proprio con tutto! Marta 18 - Difetti 0 -, o altrimenti immaginare i mille ed uno modi in cui potrei trovare il principe azzurro. Oh, non fate quella faccia, anche io sogno di trovare un uomo che cada a miei piedi e mi tratti come una regina! Che inguaribile romanticona!

Eppure, questa volta, nulla sembra funzionare, tanto che dopo venti minuti dal mio tragico risveglio notturno l'unica cosa che trovo sia logico fare è alzarmi ed andare a sbraitare qualche insulto di sotto all'essere che purtroppo porta il mio stesso cognome e quegli animali che si ritrova come amici barra compagni di squadra. Che odio!

Così mi alzo, al buio m'infilo le mie ciabattine rosa piene di pietruzzole sbrilluccicanti, mi copro le spalle con la mia delicata e soprattutto super costosa vestaglia di seta e spalanco la porta, già con un chiaro cipiglio in volto. Faccio le scale con calma perché 1. non voglio rischiare di rompermi qualcosa, il gesso non è mai sexy o alla moda, 2. devo riflettere accuratamente su quali parole piene di odio e superbia possa infliggere loro. Sì, anche a quel Marco!

Quando la mia bellissima persona fa capolino all'interno del salotto, sento un dolore fortissimo colpirmi all'altezza del cuore: boccali di birra sono sparsi per tutto il pavimento, così come resti di patatine, noccioline e pop corn, mentre mio "fratello", in mutande, russa forte steso sulla poltrona, due sue amici dall'odore nauseabondo sbraitano davanti alla tv e quel Marco sta raccogliendo un paio di boccali dal pavimento. Un momento, sta veramente cercando di rimediare al casino provocato? Spalanco gli occhi sconvolta, prima di schiarirmi la voce per attirare l'attenzioni di quelli. Ma non funziona.

- Ehi, mostri!

sbraito agitata sulla soglia del salotto. Nessuna risposta. Mats, dal canto suo, sta sbavando sulla poltrona. Mi chiedo se mai riuscirà a trovare una donna disposta ad accudirlo.

- Oh, buongiorno fiorellino.

beh, ecco la tanto desiderata risposta. Marco, quel viscido essere, mi sorride superbamente mentre se ne sta tranquillo sulla soglia della cucina, dalla quale è appena uscito.

- Mi spieghi cosa diavolo sta succedendo qua, coso? Avete drogato quel deficiente di mio fratello?

mi arrabbio, anche se so che non fa affatto bene alla mia pelle. Mi vengono le rughe, poi!

Marco ride, e si avvicina a me, sistemandosi meccanicamente i capelli biondi. Come se ne avesse bisogno, poi. Devo assolutamente chiedergli se il suo parrucchiere si occupa anche di donne, avevo giusto intenzione di mandare a quel paese la mia. I suoi colpi di sole fanno schifo.

- In realtà, penso che sia ubriaco - è davanti a me e mi squadra da capo a piedi - oh, e comunque bel pigiamino piccola presuntuosa.

cos'è, si diverte a chiamarmi "piccola presuntuosa"? Allora io come dovrei chiamarlo, "grande stronzo"? Suvvia, Marta, rilassati e pensa che se ti arrabbi troppo ti vengono le zampe di gallina intorno agli occhi.

- Ovvio che è bello, è seta. Hai una minima idea di quanto io l'abbia pagato?

sbatto le ciglia, sentendomi nettamente superiore a lui, che invece mi guarda leggermente irritato.

Io sono perfetta, lui no.

Marta 19 - Difetti 0

- Perché avere un così bel pigiamino di seta se lo usi solo per dormire?

ha un ghigno malizioso stampato in faccia. Lo odio.

- E tu che ne sai che lo uso solo per dormire?

- Dubito che saresti qui altrimenti, tesoro.

lo guardo schifata, indecisa se tirargli un pugno o meno. Poi, però, arrivo alla conclusione che non sarebbe una buona idea, poiché mi rovinerei la manicure.

- Comunque, mi avete svegliata voi animali. Se non dormo almeno otto ore la mia bellezza ne risentirà.

dico seria, cambiando argomento. Incrocio le braccia e guardo quel Marco, che a suo volta mi fissa con uno sguardo curioso. Cos'è, mi trova divertente?

Tra i tanti e improponibili compagni di squadra di Mats, però, c'è da dire che lui è sicuramente il più gradevole d'aspetto: certo, non è nemmeno lontanamente paragonabile ai miei soliti standard, ma almeno non è così inguardabile. Faccio un sorrisetto malizioso. E poi non puzza, saranno cinque minuti che mi sta di fronte ed ancora non ho percepito alcuna traccia di "fragranza di calciatore sudato n. 5". Miracolo!

- Non dire sciocchezze - si pavoneggia lui - io non dormo molto, eppure sono bello lo stesso.

io dormo di più, ed infatti sono più bella. Ed ho sicuramente la pelle più liscia della sua.

Marta 20 - Difetti 0

- Dovresti usare una crema per la pelle. Quei brufoli non ti rendono così appetibile, fidati, coso.

e sorrido angelicamente, sbattendo le ciglia ingenuamente. Mi guarda, e per un nano secondo mi sembra di percepire un sorriso sulle sue labbra. Oh, avanti, mi troverà simpaticissima. Come tutti, del resto.

Abbassa lo sguardo, come a volersi prendere qualche secondo per pensare alla risposta giusta da dare. Sì, probabilmente sono anche più intelligente di lui.

- Posso dirti un segreto?

mi guarda dritto negli occhi, spavaldo, ed io annuisco sicura. Scommetto che vuole dirmi che è gay!

Si avvicina al mio orecchio, talmente tanto che posso sentire il suo respiro caldo sul collo. E' una sensazione piacevole, e dice: - la bellezza non è tutto, ci vuole anche un cervello e soprattutto un cuore. Il primo sono sicuro che ce l'hai, dimostrami di avere anche il secondo.

si allontana da me e per un attimo resto imbambolata a guardarlo, forse perché è veramente insolito per una come me trovarsi a distanza ravvicinata con un calciatore, soprattutto con uno con un profumo così forte.

Fa per tornare all'interno del salotto, dove si trovano gli altri animali, ma prima si volta verso di me e mi strizza un occhio, riservandomi un sorrisetto tutt'altro che amichevole.

L'unica cosa che riesco a pensare, prima di andare a dormire, è: che cretino.

ANGOLO AUTRICE 

Ehilà, gente! Rieccomi qua con un nuovissimo capitolo che, come al solito, spero sia di vostro gradimento. Arrivati a questo punto della storia, vi posso assicurare che a breve avremo qualcosa di più "succoso" e sicuramente più interessante. Fino ad ora, cosa ve ne pare dei personaggi? Fatemi sapere. 

Un grazie enorme a tutte le persone che hanno letto e votato la mia storia, spero continuiate a farlo. Un abbraccio, bellamysvoice

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