Capitolo 2

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Ho pubblicato la versione Ziall di Inferno, il libro fantasy di Francesco Gungui. Passate a leggerlo

***

Zayn chiuse la porta alle sue spalle e guardò spaventato il padre. Erano le quattro del pomeriggio e stava facendo una partita alla play con Niall, Louis e Tyler mentre Arya e le sue sorelle parlavano di trucchi e moda quando il campanello aveva suonato. Zayn si era alzato e aveva aperto il portone trovandosi davanti il padre e la madre.

Ora era fermo in mobile a guardare suo padre.

-Ehi Zayn chi era alla porta?- urlò Louis dal salotto.

-Hai invitato i tuoi amici senza il nostro consenso?- chiese il padre del ragazzo guardandolo arrabbiato.

Zayn abbassò il capo e annuì allontanandosi di poco dal padre per permettergli di passare.

-Come mai già qua?- chiese Safaa ai genitori una volta che essi entrarono in salotto.

-Hanno rimandato la cena di lavoro.- rispose la madre.

Louis intanto si era alzato in piedi ed era corso da Zayn.

-Mi scusi signore, non saremmo dovuti venire senza il suo permesso- sussurò Louis anche lui impaurito.

Jon* disse tre semplici parole: -Fuori da qui.-

E mentre Louis e i suoi amici si prepararono per uscire, Zayn sentiva già le lacrime agli occhi.

Il padre era un uomo crudele e lui, sinceramente, era stanco di soffrire in silenzio per colpa sua, ma dalla troppa paura se ne stava.

-Ciao Zayn- sussurò Niall al suo orecchio per poi baciarli una guancia facendolo arrossire.

Una volta che Louis, Niall e i due fratelli furono fuori casa le domande da parte dei genitori partirono.

-Chi erano?- chiese il padre severo.

-Amici di Louis- rispose il moro con il capo basso.

-Quando ti parlo devi guardarmi negli occhi Zayn!- urlò il padre arrabbiato.

Il padre oltre ad essere crudele era anche uno che teneva all'educazione.

Zayn annuì e alzò la testa.

-Quante volte ti ho detto di non invitare i tuoi amici a casa?-

-Tante-

-E allora perché mi disubbidisci Zayn?-

- Perché non me li fai mai vedere e per una volta volevo stare con il mio migliore amico!- urlò il ragazzo al padre.

Jon alzò il braccio e dopo pochi secondi Zayn aveva il segno delle cinque dita sul viso.

-Non alzare la voce con me Zayn e porta un po' di rispetto- disse il padre arrabbiato.

-Ora siediti e mettiti a studiare prima che ti pesti per avermi disubbidito e per avermi risposto male.-

Zayn annuì di nuovo e prese il libro di storia dal mobile del salotto.

-Ah e Zayn?- chiamò il padre prima fi salire al piano superiore.

-Si?-

-Scordati di vedere ancora Louis e quei suoi amici, perché non uscirai di casa per un bel po'-

-Ma non è giusto!-

Il padre gli tirò un altro ceffone.

-Non rispondermi.-

Il ragazzo annuì di nuovo e chinò il capo.

E mentre i suoi genitori salivano in camera loro per cambiarsi a Zayn scesero le lacrime dagli occhi.
Quanto ancora avrebbe dovuto sopportare il padre? E perché la madre permetteva ciò?

***

Questo era il secondo capitolo!
Spero vi sia piaciuto.
Ho messo il nome Jon perché non mi sembrava il casa di usare il vero nome del padre di zayn.
Commentate e lasciate un like.
Al prossimo capitolo!
Ciao
Sof.

Prince Of My Life {Ziall Horlik}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora