Shadows || Ashton Irwin [completed] (#Wattys2016)

Chapter Nine

[N/A: Allora, sono molto orgogliosa di questo capitolo. Volevo avvisarvi che questa sarà una vera e propria Short Story e che quindi non manca molto alla fine. Mancano circa 7 capitoli+l'epilogo. MI RACCOMANDO GENTE QUANDO POSTERÒ IL CAPITOLO CON SCRITTO "LAST CHAPTER" VORRÀ DIRE CHE SARÀ L'ULTIMO CAPITOLO, QUINDI MANCA ANCORA L'EPILOGO. Ve lo dico già adesso perché sapendo già come far finire la storia, so che molti mi diranno " Non può finire così! Ma comeeeee ecc. ecc." Avrete ragione perché infatti NON FINIRÀ COSÌ. Dovete aspettare l'epilogo.
Detto ciò, buona lettura!
Julie
xx]

Ashton era infastidito da tutti quei medici che non facevano altro che girargli intorno da quella mattina.
La cosa che non sopportava era che facevano tutto in religioso silenzio e Ashton non ne capiva il motivo.

Insomma, sbattete delle pentole, suonatemi Smells Like A Teen Spirit nell'orecchio, urlate, fate caos come Alice a un concerto dei One Direction, devo svegliarmi, gente! Pensava Ashton.

Fare ironia gli piaceva, lo distoglieva da pensieri più seri. Il ragazzo sapeva che non sarebbe bastata una canzone dei Nirvana a svegliarlo ma tentar non nuoce no?

I medici finalmente decisero di smetterla di giocare al gioco del silenzio e uno di loro cominciò a parlare.

Ashton non aveva mai sentito quella voce. Pareva quella di un ragazzo molto giovane, forse un neolaureato.

- La situazione come abbiamo visto tutti, é particolare e strana. Il paziente ultimamente, più che in coma, sembra solo che stia dormendo.
Il che è parecchio strano. Sembra capire ciò che gli succede intorno e sono più che sicuro che ci stia ascoltando in questo momento.- disse il medico.

Si avvicinò ad Ashton e gli accarezzò i capelli. La sua mano calda e morbida a contatto con la fronte fredda del ragazzo lo fece trasalire.

- Ehi ragazzo, ascoltami bene- disse l'uomo.

- Puoi svegliarti quando vuoi, lo sai vero? Se tu vuoi, il mondo è pronto ad accoglierti di nuovo.
Celeste, Alice, Cameron e Calum sono lì fuori che aspettano te.
Anche i tuoi genitori.
Puoi farcela, Ashton- disse il dottore.

- Dottor Hemmings? Ha visto anche lei?- chiese questa volta una donna.

- Le sopracciglia corrugate e le mani strette a pugno? Sì, le ho viste.- disse il dottore di prima.

Ashton lo percepì sorridere e i suoi pensieri andarono a Celeste.
Se la immaginava seduta sulle sedie di plastica blu, piangente, la testa fra le mani e i gomiti poggiati sulle ginocchia. Calum la starà accarezzando di sicuro, cercando di confortarla ma evitando di piangere lui stesso.
Alice che cammina avanti e indietro per il corridoio del reparto mangiandosi le unghie come sempre e Cam con lo sguardo fisso sulla porta ad aspettare notizie.

Involontariamente, Ashton sussurrò il nome di tutti i suoi amici.
I medici lo sentirono.
Lasciarono entrare i quattro nella stanza sperando in possibile risveglio di Ashton.