Piccoli inconvenienti.

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ZAYN'S POV

Sto passeggiando con Jackson per il parco.

- "Jackson?" Sento una voce dietro di noi.

- "Mmh?" Io e Jackson ci giriamo per vedere chi è.

- ".." Jack si nasconde dietro di me e stringe la mia gamba.

- "Chi è piccolo?" Cerco di tranquillizzarlo.

- "Sono suo padre."

- ".." Una lacrima riga il viso di Jack.

- "A quanto pare, non sei stato un buon padre, dato che lui si nasconde." Stringo a me Jackson.

- "Ah, tu sei quel moccioso di Malik."

- "Come fai a conoscere il mio nome?" Alzo il tono della voce.

- "Ho ucciso quei bastardi dei tuoi genitori." Sorride.

- "C-Come.."

- "È stato divertente manomettere i freni e vederli andare fuori strada."

La mia rabbia sta salendo al cervello.

Mi abbasso all'altezza di Jackson e appoggio le mani sulle sue spalle.

- "Piccolo, vai in macchina e chiuditi dentro. Non uscire per nessuna ragione al mondo."

- "M-Ma.." Il suo tono è molto preoccupato.

- "Niente mai, vai in macchina." Sorrido per rassicurarlo e lui fa come gli ho detto.

- "Perché mio figlio è con te?" Mi guarda male.

- "Lui non è più tuo figlio. È mio figlio." Lo guardo male.

- "Ahah, lui ha il mio DNA." Scoppia a ridere.

- "Perché hai ucciso i miei genitori?" Preparo un pugno.

- "Perché erano dei bastardi." Sorride.

Mi avvento su di lui e comincio a prenderlo a cazzotti.

Lo prendo a pugni fino a che non lo vedo pieno di sangue, e poi, mi alzo da sopra di lui, metto le mani nella tasca della giacca e vado alla macchina.

La apro, entro e vedo Jackson dormire sui sedili dietro con le lacrime sulle guance.

Metto in moto e mi dirigo verso casa.

Arrivati a casa parcheggio, prendo Jackson in braccio e vado in casa.

- "Com'è andata la passeggiata?" Harmony si avvicina a noi.

You're My Angel. |Zayn Malik|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora