Prologo

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Harry non era mai stato troppo consapevole delle proprie capacità. 

Quando da bambino aveva cominciato quasi per caso la sua disciplina, ovvero il salto in alto, non avrebbe mai pensato che un giorno sarebbe diventato talmente bravo da riuscire a qualificarsi per le Olimpiadi.

E invece, quattordici anni dopo, eccolo qui, appena arrivato al villaggio olimpico di Rio pieno di speranze e sogni. Il suo entusiasmo era alle stelle: era fantastico trovarsi in un posto pieno di atleti che avevano fatto i suoi stessi sacrifici e sforzi e che avevano i suoi stessi principi. Al di fuori della pista di atletica, infatti, con i suoi coetanei andava poco d'accordo: nessuno capiva la sua passione per lo sport. I suoi amici pensavano solo a ragazze, droga e feste, mentre a lui tutto questo non era permesso per via del suo allenamento e delle rigide regole sportive.

Qua, invece, si sentiva a casa.

Respirò profondamente la calda aria brasiliana e si incamminò verso la sua stanza. Doveva riposarsi: era stanco per il fuso orario e la sera stessa avrebbe dovuto sfilare con tutti gli atleti della Gran Bretagna per la cerimonia d'apertura e voleva essere carico per godersi a pieno quel momento, il momento che avrebbe segnato l'inizio della sua prima Olimpiade.  









*spazio autrice*
Buongiorno bella gente, sono finalmente tornata con una nuova storia!
Ieri notte, mentre guardavo le gare di nuoto, mi è passata per la mente questa idea di ambientare una fanfiction alle Olimpiadi e quindi eccomi qua, sperando di riuscire ad aggiornare in tempi decenti.
Non so se l'idea piacerà e se la storia sarà seguita, ma in ogni caso... Buona lettura a chi vorrà darmi una possibilità!
A presto,
-G

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