Passano i mesi.
Ora ci troviamo a Londra, per fare la quinta liceo qui in Inghilterra.
Il mio sogno più grande era proprio quello di venire in questa magica città ed ecco che finalmente si è avverato.-
Era ormai la vigilia di Natale.
Io e Elisa, più due nostre altre amiche conosciute a scuola, eravamo nel nostro appartamento sedute in cerchio per condividere insieme gli ultimi minuti di quel giorno tanto speciale non solo perché precedeva il Natale."Chissà cosa starà facendo Louis ora, voglio dire, secondo voi è ad una festa stragigantesca per festeggiare il suo compleanno o è semplicemente a casa con gli altri ragazzi a parlare come noi adesso?" dice Elisa tutta eccitata per il compleanno del nostro Lou Lou.
"Non so, secondo me è ad una mega festa in una villa con la piscina" risponde Cristina, sorridendo all'idea.
"Secondo me invece sono solo loro insieme a mangiare da Nando's perché Niall gli avrà stressati da stamattina" dice Margherita facendoci ridere tutte e quante.
Niall è il cibo sono una storia da romanzo. E venderebbe milioni di copie se lo scrivessero veramente...'NIALL E LA PIZZA' da oggi in tutte le librerie.
Okay, la smetto.
"Ragazze, che ne dite di giocare a qualcosa?" chiesi io.
"Per me va bene, a cosa volete giocare?" chiede Cristina.
"Non saprei...vi va bene obbligo o verità? È anche un modo per conoscerci un po' di più visto che è il primo anno che siamo amiche" propone Margherita, ormai soprannominata da tutte noi Meg.
"Io sono d'accordo con Meg" risponde Elisa.
"Pure io" diciamo insieme io e Cristina.
"Okay, allora comincio io" dice Meg.
"Cri, obbligo o verità?""Obbligo" risponde Cristina.
"Mmh... Vai in cucina, prendi una mela e la Nutella e poi vieni qua a mangiarle insieme" sorride Meg.
"Ma come ti vengono in mente certe cose?!" sorride a sua volta Cristina alzandosi.
"Non lo so, ma sono contenta che mi vengano" disse Meg.
"Va beh...torno subito" risponde l'altra correndo in cucina.
Tornò poco dopo con tutto quello richiesto da Margherita.
Spalmò un po' di Nutella sulla mela e diede un morso.
Fece una smorfia come per trattenersi dal vomitare e poi fece la linguaccia a Margherita che rideva di gusto per la scena."Okay, allora..." dice poi Cristina.
"Io dico...Marty!" mi rivolge un sorriso. "Obbligo o verità?" mi chiede."Verità" rispondo subito, avendo paura del obbligo che avrebbe potuto farmi.
"Mmh...hai mai fatto un sogno molto pervy sul nostro Harry?!" mi chiede trattenendo una risata.
"Diciamo di sì..." dico tutta imbarazzata.
"Quanto pervy?" mi chiede Cristina mentre se la rideva.
"Un po'..." rispondo ridendo con le mani sugli occhi per non guardarla.
"Un po'?" mi chiese Cristina che non aveva creduto ad una sola parola della mia risposta.
"Okay okay...diciamo abbastanza...abbastanza tanto pervy...contenta?"
"Ora sì" mi risponde con un sorrisone sul viso.
"Okay, allora io dico...Elisa!"
"Obbligo o verità" le domandai."Verità" risponde lei.
"Se ti chiamasse Louis, cosa gli diresti?" le chiedo.
"Mhh...non saprei, probabilmente non riuscirei a formulare frasi di senso compiuto..." dice ridendo.
"Ma se riuscissi a mettere in ordine la confusione che ci sarebbe nella mia testa probabilmente..."Venne interrotta da un suono di un cellulare.
Un numero privato compare sulla schermata del mio telefono appoggiato al tavolino a fianco a me.
Chi poteva essere a quest'ora con un numero privato?
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DREAM h.s.
FanfictionGià, i miei idoli, le uniche persone che mi sanno tirar su il morale, le uniche persone in grado di farmi piangere per le parole di una canzone, le uniche persone che rendono ogni giorno vissuto con la loro musica il più bello della mia vita. Come...