DREAM h.s.

L'abbraccio.

Passano i minuti, lo Stadio si svuota e restiamo sole insieme ad altre poche fortunate fan in quell'enorme struttura.
Un signore molto robusto ci viene in contro.
Deve essere una guardia del corpo dei ragazzi, anche perché ci comunica in inglese di seguirlo.
Ci fa salire sul palco, così da ripercorrere lo stesso percorso percorso dei ragazzi qualche minuto prima.
E così, lasciandoci alle spalle il palco, entriamo nel backstage.
Io e Elisa siamo letteralmente confuse ed emozionate allo stesso tempo.
Non ci rendiamo ancora bene conto di quello che sta per succedere.
Seguiamo l'uomo senza dire una parola con le altre ragazze.
Non sembra vero che la persona qui davanti a noi ci stia portando direttamente da loro.

Dopo qualche altro minuto arriviamo davanti ad una porta dove sopra c'è un cartello con su scritto i più famosi e importanti nomi della mia vita.
Sto letteralmente entrando in trance.
Sembra tutto talmente perfetto...

L'uomo si gira verso di noi con un grande sorriso stampato sul viso e ci chiede se siamo pronte.
Io annuisco e girandomi verso Elisa mi porto una mano sul petto per farle capire che il mio cuore non ha mai battuto così forte.
Lei mi sorride e mi prende la mano per poi stringermela forte forte.
L'uomo si rigira verso la porta, bussa, abbassa la maniglia e la apre.
Mi manca per un attimo il respiro quando vediamo quei quattro ragazzi che ci guardano incuriositi.
Il mio cuore non ha mai battuto forte come ora.
Le mie lacrime non sono mai scese con tanta facilità.
Il mio sorriso non è mai stato così tanto sincero e vero e il mio cuore non ha mai provato una sensazione più bella.

Erano lì.
Erano lì davanti a me.
Erano lì davanti a me che ci guardavano.
Erano lì e io non ci potevo credere.

Il mondo si fermò un attimo per poi ricadere pesantemente tutto su di me quando quegli occhi verdi che tanto conoscevo si incrociarono per la prima volta con i miei.
Sono convinta che non ci siano parole per descrivere il suo sguardo che bruciava sulla mia pelle nonostante i nostri metri di distanza che ancora ci separavano.

Come se in quel momento fosse la cosa più ovvia da fare, gli corsi incontro con ancora il suo sguardo incastrato nel mio.
Era l'unica cosa che mi interessava  fare da quando lo conoscevo.
Io sapevo tutto su di lui e lui niente su di me.
Lui non sapeva nemmeno quanto importante fosse per me sentire la sua voce nelle giornate buie e faticose.
Lui non sapeva che ascoltandolo, in qualche modo mi sentivo più forte e piena di energie.
Lui non sapeva che lui era stato il mio unico pensiero da quando lo conosco.
Lui non sapeva che è sempre stato la persona più importante per me, la persona che mi ha sempre capito e consolato anche senza conoscermi e la persona più vicina a me nonostante fosse la più lontana.
Lui non sapeva che io lo amavo e che quell'abbraccio rappresenta per me il momento in assoluto che più ho aspettato nella mia vita.

Ma non era sorpreso quando le mie braccia si avvolsero attorno al suo collo.
I nostri occhi non si erano mai persi di vista durante la mia corsa verso quell'abbraccio.
E quando finalmente lo sfiorai con le punte delle mie dita prima di stringerlo a me mi sono sentita talmente tanto debole e impotente ma allo stesso tempo protetta da tutte le cose brutte del mondo.
Tutti i pensieri e ricordi brutti che avevo per un attimo hanno abbandonato la mia testa per concentrarmi unicamente sulle sue mani che andavano su e giù per la mia schiena.
Il suo profumo era qualcosa di unico.
I suoi riccioli erano qualcosa di inspiegabile.
Le sue braccia attorno a me erano molto di più che uniche, erano sue, erano magiche.
Il suo collo era molto più che irresistibile, profumava di lui, profumava del profumo più buono del mondo.

E solo in quel momento mi sentii protetta, da tutto e tutti.
Le sue braccia avvolte a me mi davano una stana sensazione di sicurezza.
Il modo in cui i suoi ricci mi facevano al solletico al naso, insieme al suo respiro sul mio collo, mi fecero entrare in una specie di trance.

Anche se era vero non lo sembrava.
L'avevo sognato talmente tante volte questo momento che ora era tutto così perfetto rispetto al sogno che sembrava tutto surreale.

Non avevo mai sentito il suo profumo, non avevo mai toccato i suoi riccioli, non avevo nei sentito la sua pelle, il suo respiro così vicino e non avevo mai visto quelle fossette così perfette da pochi centimetri di distanza.
Mi sembrava la fine del mondo.
E lo era.

Senza perdere tempo gli infilai il bigliettino con la famosa frase nel cappuccio della felpa.
Sapevamo che la dovevano indossare perché domani ci sarebbe stato un altro concerto e il loro staff per non farli ammalare, gli fanno sempre mettere una felpa perché sono sudati.
Così il bigliettino lo infilai prima di sciogliere quell'abbraccio.
Appena mi tirai indietro i suoi occhi si incrociarono ancora con i miei.
Aveva un sorriso che toglieva l'aria e le sue fossette erano la fine del mondo.
Averlo lì davanti a me, con i suoi occhi puntati nei miei, era qualcosa di unico, magico e irripetibile.
I secondi passano e così mi decisi a parlare.
"Hi Harry" gli dissi.
"Hi, what's your name?" mi rispose.
"Martina" risposi con tutta la timidezza di questo mondo.
"Martina, what a beautiful name!" mi sorrise.

Era. Tutto. Così. Strano.

Stavo. Parlando. Con. Harry. Styles.

O.M.G.

Presi un respiro profondo e gli dissi che avevo talmente tante domande per lui ma che me le ero dimenticate tutte e quante quando l'avevo visto.
Lui rise e poi mi chiese se volevo fare una foto.
Io annuii soltanto...non volevo fare la figura della scema, anzi, l'avevo già fatta.

Dopo la foto mi diede un'ultimo abbraccio.

Feci la foto e abbraccia tutti gli altri.
Gli occhi di Louis erano veramente un oceano come dicevano.
Niall era veramente troppo simpatico e buffo e Liam sembrava veramente il più responsabile, anche se era troppo divertente.

È stata in assoluto la giornata più bella della mia vita.

•••

Ciao a tutte💕

Volevo solo dirvi che ho cominciato a tradurre una fanfiction su Harry❤️

Se volete la trovate sul mio profilo di Wattpad❣

All the love,
M.