Chapter 6

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Anna Pov's

"Beh, forse lo è, o forse lo sarà. Magari sarà il disastro più grande di questo mondo, ma sai una cosa? Non importa perché saremo un disastro insieme. Io e te"

Io continuo a fissarlo negli occhi... Vorrei poter vedere dall'esterno come sono i nostri occhi quando si incontrano, così vicini. Quando i miei, scuri e pieni di dubbi e insicurezza, si incontrano con i suoi, glaciali, così azzurri da farti venire i brividi, ma che riescono a trascinarti via, che riescono a farti sentire come a casa.

Un disastro insieme? Beh sembra pericoloso, spaventa, sembra poter far male. Ma mi sembra perfetto.
Esplodere insieme, ognuno nelle braccia dell'altro. Mai l'uno senza l'altro.

Vorrei restare qui per sempre, restare persa nei suoi occhi senza mai staccarmi da lui.

I suoi occhi, sempre più vicini. Le nostre labbra, sempre più vicine. Un bacio, che finisce dopo poco, ma che ci lascia vicini, che ci guardiamo le labbra a vicenda. La sua mano sulla mia guancia, la mia mano dietro il suo collo. Un incastro perfetto.

"Vieni con me" gli dico afferrandogli la mano.

"Dove?"

"In una stanza in cui non entro da anni"

Camminiamo velocemente nel corridoio, sempre mano nella mano.

Rallento. La porta si avvicina. Mi fermo. Stringo di più la sua mano.

"Vuoi che la apra io?" sussurra piano Benji.

No. Devo farcela.

Scuoto la testa e faccio un respiro.

"1..." mi prende anche l'altra mano.

"2..." Le nostre mani si appoggiano alla maniglia.

"3..." giriamo la maniglia.

Un'ondata. Un'ondata di ricordi e lacrime.

Entriamo piano nella stanza, mano nella mano. Io che mi guardo intorno e lui che guarda me.

"Questa doveva diventare la mia stanza. Doveva diventarlo quel giorno."

Le pareti sono bianche, ma sporche, impolverate. È esattamente come l'ho lasciata anni fa. Scatoloni ovunque, barattoli aperti di vernice secca e carta di giornale sparsa per il pavimento.

Continuo a fissare quella stanza, pensando a come avrei voluto farla a quel tempo. Lilla. Volevo i muri lilla.

"Vieni Ben... usciamo" dico io voltandomi verso la porta.

"Hey..."

"Ben... seriamente, è tutto ok, voglio solo uscire da qui, è tutto impolverato" dico io abbracciandolo.

"Ok...vieni piccola" mi stringe forte le spalle e usciamo dalla stanza.

"Anna, forse è meglio che tu vada a parlare con tua madre... era veramente distrutta"

"Lo so... andiamo"

Benjamin Pov's

Scendiamo le scale e arriviamo davanti alla cucina, in sua madre sta caricando la lavastoviglie, ma si vede chiaramente che sta pensando a tutt'altro.

Anna mi guarda con indecisione, come per chiedermi cosa fare, ma senza che io le risponda la vedo fiondarsi su sua madre, stringendola in un abbraccio che la coglie alla sprovvista.

Cristina stringe forte l'abbraccio, come se non aspettasse altro da tempo, e ad un certo punto mi sembra anche di vederle scendere una lacrima

"Scusa mamma... ho fatto un casino inutile, ma ora è tutto a posto"

"L'importante è che stai bene Anna..."

"Ti voglio bene"

"Anche io Anna..."

Come ogni volta che succedono queste cose... Cristina cerca di vivacizzare tutto con il cibo.

"Dai, se andate a prendermi la carne per il ragù, stasera vi preparo le lasagne"

Non riesco a trattenere una risata nel vedere Anna che si illumina alla parola 'lasagne'

"Ok, vado su a prepararmi ed usciamo" Mi lascia un bacio veloce e sale le scale.

La seguo con lo sguardo, finché sento sua madre che mi abbraccia.

All'inizio non so che fare, ma poi ricambio l'abbraccio. Quando si stacca vedo che le stanno ancora scendendo le lacrime.

"Grazie Benji... avevo paura di perderla un'altra volta"

"Te l'avevo promesso"

Sentiamo i passi di Anna che scende le scale e ci guarda

"Hey tutto ok?"

"Oh certo, stavo solamente dando la lista della spesa a Benji"

Sulle labbra di Anna si aprono in un sorriso, ed io non posso fare a meno si appoggiarci le mie, di labbra.

Chiudiamo la porta dietro di noi e vedo Anna fissarmi, finché non apre la bocca per parlare ma abbassa lo sguardo e sorride.

Anna Pov's

"Che hai piccola?" mi chiede mentre abbasso lo sguardo. Nulla, non ho assolutamente nulla, ed è grazie a lui.

"Amo quando mi chiami piccola"

Lui fa un sorriso, e quando mi accorgo che siamo ancora fermi e che lo sto fissando scuoto la testa e lo guardo

"Andiamo?" gli chiedo io

"Andiamo piccola" mi risponde lui, poi inizia a camminare. Ma io rimango impalata, come se non avessi più la capacità di camminare.

"Ben" lo chiamo piano io. Lui si gira, facendomi scorrere un brivido lungo la schiena, nel momento in cui i suoi occhi si posano su di me.

"Ti amo" riesco a dire solo questo, come se fosse l'unica cosa di cui avevo bisogno per ricominciare a vivere

"Ti amo piccola"


Thinking Of Us∞ ||Benji & Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora