Chapter 19

248 18 2
                                    

Benjamin's pov

Quando suona il campanello Anna corre ad aprire mentre noi continuiamo a parlare di mille piedi,ma dopo qualche secondo la situazione è strana:

Anna è impalata davanti alla porta, ma non vedo chi c'è all'esterno.
Quando mi avvicino a lei vedo che di fronte c'è un uomo sulla cinquantina, che sposta gli occhi su di me. Anna si gira verso di me, ma quando incontro i suoi occhi mi sento un tonfo nel petto, più violento di un pugno... sono diventati fragili e freddi, mi guardano terrorizzati, ma dopo pochi secondi la vedo stringere la mascella.

"State qua, arrivo subito Ben" esce dalla porta chiudendola dietro di sé.

"Ma che diavolo..." sussurra Fede guardando verso di me.

"Non lo so, dobbiamo solo aspettare" continuo io sedendomi sul divano.

Questa giornata sembrava andare bene...

Anna's pov

Non credevo che potesse tornare.

Speravo di non rivederlo mai più.

"Volevo vederti... Annina" sussurra lui con un sorriso arrogante.

"La cosa non è per niente reciproca... e non chiamarmi così"

"Non mi fermerò per molto qui in città... volevo vedere come stavi"

Lo odio. Quando fa così vorrei ucciderlo. Fa finta di essere gentile con quella sua ironia odiosa.

Quando vede che non rispondo continua a parlare

"Quello è il tuo ragazzo? Penoso. Sei proprio caduta in basso Anna"

"Stai zitto stronzo, qui quello caduto in basso sei tu. Con che coraggio ti presenti da me?"

"Non osare parlarmi così... sei solo una stupida bambina viziata" afferma lui con tono duro.

"Vai via. Mia madre sta per tornare"

"Ci vediamo presto Annina..." sussurra lui con un sorriso amaro, per poi girarsi e andarsene

"Non contarci" rispondo cercando di raccogliere tutto il coraggio e sembrare sicura di me...
fallendo miseramente ovvio.

Rientrando in casa sento gli occhi dei ragazzi posarsi di scatto su di me.

Ben subito viene verso di me e mi stringe forte facendomi appoggiare al suo petto e tenendomi la testa con una mano, come per proteggermi dal mondo... come vorrei potesse farlo veramente.

"Vi devo delle spiegazioni..." sussurro ancora stretta a lui.

"Se non vuoi non ce n'è bisogno" risponde Ben staccandosi da me per incontrare i miei occhi. Dice così, ma si vede che vuole capire cosa sta succedendo... e poi parlarne potrebbe farmi bene.

"Veramente, voglio parlarne. Però andiamo di sopra, se torna mia madre non vorrei che mi vedesse così... preferirei dirglielo con calma"

Io e Ben siamo seduti uno di fronte all'altro sul letto, Fede sulla cassapanca sotto alla finestra.
Dopo qualche momento di silenzio e un lungo respiro, inizio.

" Quando avevo 15 anni ho conosciuto un ragazzo, Lorenzo, e dopo qualche mese che ci sentivamo e dopo numerose uscite, ci siamo messi insieme.
Ci amavamo molto, ma nel frattempo la sua famiglia era nel pieno di un processo per il quale ai suoi genitori stavano togliendo l'affidamento del figlio per problemi con la droga del padre, e problemi di depressione per la madre.
Quando è rimasto senza una famiglia è stato da mio zio, l' uomo di prima, per un po' di tempo.
Si sono trovati talmente bene insieme che mio zio ha deciso di prenderlo in affidamento legalmente.
All'inizio tutto andava per il meglio: io e lui eravamo felici, e mio zio lo amava sempre di più.
Ma Lorenzo ha iniziato a frequentare brutte compagnie entrando in giri di droga come suo padre.
Ho cercato più volte di farlo ragionare, ma un giorno è venuto da me che aveva appena fumato con i suoi amici, era fuori di sé, diceva cose senza senso ed io mi sono infuriata.
Abbiamo iniziato a litigare e lui mi ha picchiata.
Era diventato troppo violento, la situazione gli stava decisamente sfuggendo di mano.

Avevo intenzione di lasciarlo,ma eravamo abbastanza conosciuti come coppia e secondo mio zio se io l'avessi lasciato si sarebbe scoperta tutta la situazione di Lorenzo... quindi hanno iniziato a minacciarmi entrambi, e Lorenzo continuava a picchiarmi...

Dopo qualche mese lui avrebbe fatto 18 anni, io avrei potuto denunciarlo e non se ne sarebbe più parlato. Ho sopportato per un paio di settimane, ma non ne potevo veramente più.

Lo lasciai definitivamente, non  volevo più saperne niente, non volevo vedere nè lui nè mio zio, che ormai aveva iniziato a picchiarmi per fare in modo che io non lasciassi Lorenzo. Ma denunciando mio zio la sitauzione sarebbe solamente peggiorata, lui sarebbe andato in galera e Lorenzo, con il senno di poi, mi avrebbe sfigurata.
In fondo mio zio è sempre stato molto strano, anche quando ero piccola, ma mio padre da fratello lo teneva sotto controllo. Quando è morto se ne è approfittato e mi ha rovinato la vita.

Comunque quando ho lasciato Lorenzo tutti nella zona sono venuti a saperlo e lui e mio zio si sono trasferiti fuori città.

Speravo di non rivederlo mai più...

Ora è tornato, ed io non so cosa fare"

Thinking Of Us∞ ||Benji & Fede||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora