Cap. 6

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Domani saremmo partiti per Harvard, quindi andammo a caccia tranne Edward, lui era andato la mattina.

Il tempo passo piacevole e tra un cervo e un' altro, quel matto di Emmett mi propose ogni genere di sfida, perdendole tutte.

Dopo ore volevo tornare a casa, Edward mi mancava come l'aria.

Quando sono arrivata era quasi sera e sentii nell'aria, una melodia mai sentita.

Con sorpresa trovai Edward seduto al pianoforte, era bellissimo.

Quando la melodia fini dissi << sei bravissimo>>

<< Grazie ho avuto una ispirazione. Hai programmi per stasera? >>

<< No perchè? >>

<< Bè mi piacerebbe portarti in un posto. Sempre se ti và? >>

<< Certo che mi và, quando andiamo? >>. Perchè sta ridendo ops forse lo detto con troppa contentezza.

<< Adesso >>

<< D'accordo, ma non diciamo niente agli altri >>

<< Non c'è bisogno Alice avrà già visto, lo comunicherà lei >>.

Cominciammo a correre per la foresta, ma non riuscivo a capire dove stavamo andando.

<< Si può sapere dove andiamo? >>

<< E' una sorpresa >>.

Arrivammo in una radura circolare piena di fiori, era bellissima. Mi sdraiai al centro, da qui riuscivo a vedere le stelle, mentre lui si metteva accanto a me dissi. << E' bellissimo qui >>

<< Tu sei bellissima amore mio >>

<< Come mi hai chiamata? >>. Non riuscivo a crederci.

<<Amore. Sono innamorato di te Bella. Ogni fibra del mio essere è stato creato per amarti. Ti amo Bella e voglio che tu sia la mia compagna >>.

<< Anch'io ti amo Edward. Sento che tutto ciò che ho passato, fosse solo un percorso che mi ha permesso di arrivare a te. Sei tutto ciò che ho e tutto ciò di cui ho bisogno >>.

Si fiondò sulle mie labbra felice come lo ero io.

Sentimmo un applauso e degli urletti felici, era la nostra famiglia felice per noi.


Avevo trovato il mio posto in cui brillare #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora