Durante il tragitto per arrivare a casa Logan, che non mi aveva ancora chiesto scusa, mi spiegò cosa mi sarei dovuta portare per andare da mio padre: praticamente niente. Spazzolino e dentifricio, trucchi -se ne avessi avuto bisogno- e qualcosa per lo svago. Io scelsi un libro fantasy.
Mi disse di non uscire di casa. Zia rietrò subito dopo di noi, capì subito cos'era successo dalla mia faccia alquanto spaventata,mi abbracciò e , per poco, non si mise a piangere.
Cambiai i miei abiti con una tuta nera e poi aspettai. Quell'attesa mi sembro un lasso di tempo molto lungo, quasi dieci anni, fino a quando un clacson non suonò fuori casa.
Abbracciai mia zia, raccolsi le mie cose ed entrai nella auto.Quest'ultima, una macchina abbastanza vecchia, sembrava che si stesse per rompere da un momento all'altro. «Bella machina» dissi entrando dentro di essa «É una Gordon-Keble, è vecchia ed è l'unico mezzo con cui possiamo andare dai cacciatori di mostri. Non ti lamentare» disse lui mettendosi la cintura e io lo imitai. Gettò la mia borsa sui sedili anteriori.
Logan girò la chiave nella toppa e il motore si accese con energia demoniaca. Ebbi la strana sensazione che la macchina stesse aspettando quel momento. Il momento di portarmi da mio padre,o di finire il lavoro non concluso del mostro.
L'automobile sembrava un lupo vicino a un gregge di pecore,oppure il ragazzo più cattivo del quartiere quando usciva di casa.
«Sensanzione interessante,eh?» disse Logan,orgoglioso «Si» dissi solamente in preda al terrore.
Logan guidava come se non ci fosse un domani, ovvero velocissimo e passava a sinistra, a destra, al centro, e in tutte le variazioni tra le tre.
Ci fermammo difronte a dieci metri da un muro di mattoni rossi. Su di esso c' era un' immagine di una radura e, sopra e sotto di esso, una pergamena . C'era scritto "Monster" sulla pergamena superiore e "hunters" su quella inferiore.
«Logan, dimmi che non andremo a sbattere contro quel muro»dissi guardandolo e lui mi fece un sorriso beffardo per poi ingranare la marcia e partire alla velocità della luce e andare contro il muro.
«Ho cambiati idea! Fammi uscire!» dissi cercando di aprire la portiera, ma a quel punto l'auto mi sembrava seriamente indemoniata.L'auto si avvicinava sempre di più e, visto che la portiera rifiutava di aprirsi, chiusi gli occhi e me li coprii con le mani. Qualche secondo dopo, fummo inghiottiti dal muro e, con mio sommo piacere, non ci schiantammo.
Non so quanto tempo passò dopo che entrammo nel muro, forse un secondo oppure tre ore. Ma il bello è che atterrammo su un soffice strato di erba e, appena il motore di quel diabolico macinino si fermò, mi buttai a terra - inutile dire che non volevo più salire su un auto in vita mia- e mi addormentai sul quello fresco manto erboso.Spazio autrice 🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸
Hello,popolo dei lettori!!! Scusate se questo capitolo è più corto e vi prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi. VOTATE, mi raccomando!!!
Grazie per leggere il mio libro,
Giulia
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Monsterhunters
FantasyBlaire è una ragazzina normale, almeno così pensa lei. Ma quando scoprirà di essere una cacciatrice di mostri, lei diventerà l'unica persona capace di vincere la battaglia contro i suoi antagonisti: i mostri.