Capitolo 1

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Ed eccomi qui,tra i bachi di questo
salone di città a pulire e servire i tavoli con i capelli raccolti in una coda disordinata.
Sono una semplicissima cameriera al bar di mio padre,qui nello stato del Virginia,insieme a mio fratello maggiore Elijah.
Per fortuna, lavoro solo l'estate ,mentre durante gli altri mesi frequento il liceo della zona come una qualunque ragazza della mia età.

Sono sempre stata una ragazza timida,con una certa empatia e con un umorismo contagioso.
Mi ritengono un tipo furbo e astuto,una diciannovenne piena di energia e determinazione.
Penserete sia la perfetta persona con cui relazionarsi, ma forse i miei lati negativi prevalgono sulla mia personalità.
Non nascondo che a volte posso diventare lunatica e irascibile, ma a parte questo, la mia insicurezza sembra non sparire mai.
E la mia autostima, quella non esiste proprio.

Conduco una vita normalissima,non posso lamentarmi di quello che ho.
Ho un lavoro che mi tiene impegnata,studio e ottengo ottimi risultati; ma non sono mai uscita dallo stato della Virginia, se non per qualche gita scolastica.
Ma da quest'anno la mia vita cambierà completamente.

Domani partirò insieme alla mia migliore amica Allison per il Tennessee,e sarà una svolta per me.
Frequenterò la Tennessee State University e sarà la prima volta che starò così lontano da casa,da sola per di più.
Ma devo farlo . La scuola riscuote di una grande fama e grazie a mio padre, sono riuscita ad entrare. Per me,avere successo, è molto importante. Non solo darei soddisfazione alla mia famiglia,ma anche a me stessa.

La sala nel frattempo si è riempita di clienti, e il continuo aprirsi e chiudersi della porta mi riporta alla realtà. Vado ad ordinare ai tavoli e poi comunicare a mio padre quello che ho scritto nel libretto delle ordinazioni.
Non vi ho detto che sono inoltre molto sbadata, faccio cadere due bicchieri vuoti e mio fratello,ogni volta, ride di me. Ma ehi,che ci posso fare?
La clientela è sempre formata da uomini sulla trentina e ammetto che non mancano mai le occhiatine su di me. Ma non ci faccio mai caso.

L'orologio rintocca le otto di sera,così pongo il grembiule da lavoro sul tavolo più grande del locale e mi dirigo da mio padre.
"Hayden! Allora? Preparato tutto per domani?" Mi chiede con una certa malinconia.
"Si, appena arrivo a casa telefono ad Allison per sistemare le ultime cose"
Gli dico avvicinandomi.
Ci guardiamo entrambi, e poi,insieme,ci abbracciamo dandoci un bacio sulla guancia. Mi passa la mano tra i capelli e io stringo gli occhi per trattenere eventuali lacrime.
È difficile lasciarlo qui,soprattutto dopo che la mamma lo ha lasciato.
Ha passato un periodo difficile, a dire il vero, tutti abbiamo sofferto, ma mio padre in particolare. Lui amava la mamma, la amava incondizionatamente e non avevo mai visto un amore così bello e profondo. Ma purtroppo è successo quel che è successo.
Per fortuna c'è  Elijah, che aiuta il papà nel lavoro e lo va a trovare ogni fine settimana nel nostro appartamento.

"Sono sicuro che troverai la tua strada, mi raccomando, sii felice e realizza i tuoi obbiettivi" . Mi dice con gli occhi rossi e le lacrime lungo le guance.
Perdere la mamma è stato un brutto colpo, e ora che vado via anche io, non deve essere facile salutarmi.
Io annuisco con un mezzo sorriso e lo abbraccio per una seconda volta.
"Mi mancherai pa'". Dico con voce soffocata dal trattenere le lacrime.
"Anche tu Hayden".
E lasciandogli la mano, mi dirigo  verso l'uscita,voltandomi un'ultima volta verso di lui.

Arrivo a casa pochi minuti più tardi, e appena varcata la soglia, mi precipito nella mia camera per sistemare le ultime cose nelle valigie. Finisco di ricontrollare  tutto verso le dieci e finalmente posso rilassarmi prima di andare a dormire.
Chiamo Allison e la prima volta non risponde.
Riprovo ancora e questa volta risponde dopo i primi due squilli.

"Pronto?" Dice con voce esuberante.
"Allison! Come va?" Rispondo con il rumore del forno a microonde di sottofondo.
"Oddio Hayden, non puoi capire quanto io sia agitata. Tu?" .
"Lo stesso vale per me, mi conosci bene, sai che mi faccio prendere dall'ansia". Le dico sorseggiando una camomilla bollente.

Parliamo del più e del meno, e l'orario si fa tardi . Sono le undici e mezza e il sonno comincia a farsi sentire.
Riattacco il telefono mandando mille baci ad Allison, e stanca mi sdraio nel mio letto comodo,pieno di cuscini e coperte di pelliccia.
Chiudo gli occhi immersa nei miei pensieri, e spero domani possa essere l'inizio di una nuova vita.

Ciao ragazze!Lo so che il primo capitolo non è stato granchè,ma era un po' la situazione iniziale,e sto lavorando per rendere la storia più realistica possibile. Scusate se è un po corto e noioso,ma diciamo che devo prenderci la mano.Continuate a seguirla( anche perché è la prima volta che scrivo e mi piacerebbe creare appunto qualcosa) Grazie mille.
Sofia

My Everything || Dylan O'Brien[IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora