Capitolo 11

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Rimango perplessa e piuttosto dubbiosa su ciò che è appena successo.

Non sono riuscita a riconoscere la voce,o magari era una persona che non ho ancora incontrato prima.

Decido di richiamare il numero,per spiegazioni riguardo quella chiamata.
Chi può dire una cosa simile? Questa persona centra con me ed Allison?Voglio delle risposte.

Squilla,ma nessuno risponde. Richiamo,ma nulla. Un'altra telefonata,un altro avviso,ma ancora niente. Ultima volta,e parte direttamente la segreteria. Sembra proprio che questa persona non voglia rispondere.

A questo punto mi rassegno e decido di dirigermi verso la fermata dell'autobus.Sono quasi le cinque ma il tempo sembra quasi essersi fermato. Continuo a pensare a quella chiamata e alle parole di quel ragazzo. Il tono della voce era caldo e deciso, a prima impressione molto severo. Ma c'era un qualcosa nella sua voce che lo rendeva felice,e quasi soddisfatto. Quasi come una conquista.

La cosa mi spaventa,ma non posso non fare nulla. Quindi mi sono decisa a scoprire il mandante della telefonata e ottenere delle risposte.

Dopo circa quaranta minuti,tra traffico e altre fermate,riesco finalmente a ritornare a casa.
Sono sfinita.
Naturalmente Allison non si trova a casa,come sospettavo.
Voglio sentirla,ma dopo quello che è successo è meglio lasciarla stare.
La chiamerò domani mattina.

Forse questa giornata è stata la più strana e sconvolgente della mia vita,dopo la separazione dei miei genitori. E a proposito di genitori,decido di telefonare a mio padre dopo essermi fatta una bella tisana calda ed essermi messa in tuta.

"Hayden?" Mio padre sembra molto felice di sentirmi.
"Hey Papà,come stai? Io sono appena tornata a casa. Elija?" .
Sono curiosa di sapere come stanno procedendo le cose in Virginia,e di come se la stanno cavando al pub.
Parliamo di tante e tantissime cose,e rimaniamo al telefono circa mezz'ora. Elija,mio fratello,sembra molto triste,ma non vuole dirmi il motivo,così,conoscendolo,lascio perdere e non insisto.

Questa sera non ho per niente fame,sono solo molto stanca e stressata.Voglio andare a dormire e finire la giornata. L'unica cosa positiva erano state quelle poche ore passate con Jake. Jake Evans.

I suoi occhi verdi e il suo fantastico sorriso mi fa ricordare di quanto fosse stato magnifico aver passato quel primo pomeriggio con lui. Le risate in macchina mentre il vento ci faceva volare i capelli. Ero impaziente di rivederlo e mi domandai quando ci saremmo rivisti. Forse uscendo ad un appuntamento....

La mattina seguente ero decisamente più motivata e predisposta ad andare fino in fondo alla faccenda della telefonata, ma una cosa mi rendeva triste. Allison non era lì con me,non c'era l'odore dei pancake e nemmeno il suono della radio accesa. Era tutto così vuoto senza di lei, mi mancava già averla accanto.

A scuola tutti mi guardavano con disprezzo, e appena mi avvicinavo mi distorcevano con sguardo arrogante. Non capivo tutto quel disgusto, in fondo non avevo fatto nulla... non ero io la responsabile. Ovviamente tutti sanno di ciò che è successo tra me ed Allison, siamo al liceo,cosa ci si poteva aspettare? I pettegolezzi girano peggio che in centro ad Hollywood.

Non vedo Allison da nessuna parte, ma Marvin invece è presente come tutti gli altri giorni. Voglio andare a parlargli, ma appena mi vede fa finta di non avermi visto e corre in bagno. Capisco subito che c'è qualcosa che non va ...ma forse si è sentito solo male.

Incontro Jake durante i vari cambi di lezione e durante la pausa pranzo. Mi sento bene in compagnia di lui e non so come ma c'è una certa "simpatia" tra di noi. Non so se mi spiego...

Tyler,Amber e Dylan sono seduti al tavolo tutti insieme, con altri ragazzi. Certi sono tatuati, altri con tutti i piercing, o alcuni senza nulla e assolutamente normali. È una compagnia di circa 7 persone, e sono considerati da tutti i "ultra-popolari" .

Tyler tra tutti mi sembra quello più fuori luogo . Si nota benissimo che finge di ridere e di stare bene, e si vede lontano un miglio che il suo umore non è dei migliori questa mattina. È forse per Allison?

"Non sono proprio i più raccomandabili sai? Non ti conviene proprio avere a che fare con loro, parlo con esperienza". Mi dice Jake staccando un pezzo di pane ed indicando il tavolo con tono deciso.
"Perché dite tutti così? Cos'hanno che non va? Sono dei ladri?Hanno forse infranto delle regole o spacciato cocaina nei bagni?" .
Jake fa una piccola risatina e ridendo mi dice.
" Ma no sciocchina. Sono solo non raccomandabili, di loro non ti puoi fidare".

Rimango tutto il tempo a fissare Dylan e il suo dannatissimo bel viso, senza accorgermi che Jake sta cercando di attirare la mia attenzione.
In qualche modo non riesco a staccare lo sguardo da lui.

Dopo la pausa pranzo io e Jake ci salutiamo con un bacio sulla guancia e poi ci dirigiamo in classi diverse . Appena entro nell'aula di chimica vedo Dylan seduto in ultima fila,e noto anche che l'unico posto libero è quello vicino al suo.

Mi dirigo al banco con enorme imbarazzo e con sguardo rivolto verso il basso mi siedo. Sicuramente sarà la lezione più imbarazzante di sempre. Io provo a non girarmi a guardalo e lui continua a giocare con le mani e con il piercing. Non ci siamo mai parlati e appena suonata la campanella sono la prima ad alzarmi e dirigermi verso il mio armadietto.

Prendo alcuni libri e quaderni per l'ora successiva quando qualcuno mi tocca la spalla.

"Ciao miss. Parlantina" .
"Ciao Dylan. Cosa vuoi?" Sono decisamente scocciata.
"Un ragazzo non può semplicemente salutare una bella ragazza per essere gentile ed educato?"
Sì, mi ha appena detto sono una bella ragazza, e potete immaginare il mio viso.
"Sì Dylan. Ma dal momento che mi chiami miss Parlantina non è più un saluto gentile ed educato, non credi? Ah e comunque potevi iniziare a parlare anche tu".

Fa una risata e poi un attimo di silenzio.
"Vuoi venire ad una festa sabato?".
"Dylan,lo sai che non amo le feste e che non fanno per me" .
" Lo so. Ma non ti va di venire? Dai, non ti va di conoscerci un po' meglio?"
L'idea effettivamente non mi dispiace.
"Che tipo di festa?"
"Niente di che...solo praticamente tutti quelli del nostro anno".
Ah fantastico.
"Senti, se ti va di venire chiamami, o vienimi a trovare. Ci vediamo in giro principessina!". E se ne va con le mani in tasca.

Rimango ferma davanti al mio armadietto a pensare a come sarebbe andata se fossi andata alla festa. In fondo...non mi avrebbe fatto male un po' di svago. No?

All'improvviso Jake si precipita davanti a me e mi solleva in braccio.
" Jake , ti sono così mancata in questa ora?" Dico ridendo.
" Non sai quanto..." .

My Everything || Dylan O'Brien[IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora