la richiesta di aiuto

649 35 3
                                    

<Caro sirius,
Siamo stati attaccati da tu sai chi, la nostra casa è distrutta e non sappiamo dove andare. Potremmo stare da te finché non troviamo un altro posto?
Scrivi al più presto possibile anzi meglio che vieni qui ma fai veloce, Harry è in pericolo.
James>
Finita la lettera james la arrotolò e si guardò intorno cercando qualcosa  con cui chiuderla. Trovò un pezzo di spago mezzo sommerso da polvere e intonaco, lo pulì un po' e legò il foglio alla zampa del suo gufo: quando era tornato in camera, per vedere se era rimasto qualcosa di utile, lo aveva trovato ricoperto dalle macerie ma la gabbia era riuscita a salvarlo anche se ne era rimasto un po' contrariato e adesdo si rifiutava di guardarlo. L'uccello si librò nell'aria e uscì dalla casa semidistrutta.
La luna rischiarava la notte e mostrava la distruzione che il signore oscuro aveva portato; della casa non rimanevano che poche pareti e qualche porta, mobili, vestiti e altri oggetti erano sparsi ovunque, distrutti o communque sommersi dalla polvere. Lily era in quella che prima era la camera da letto, James la trovò in lacrime inginocchiata sopra qualcosa che stava fissando. Si avvicinò per vedere cos'era; una foto di famiglia scattata con Harry nel vialetto di casa, la sua manina che stringeva i capelli della madre e il padre accanto a loro. "Che faremo ora?" chiese lily ancora in preda ai singhiozzi "sirius ci aiuterà" rispose il marito "e dopo? cosa faremo quando sirius non potrà più ospitarci?non possiamo stare da lui per sempre!"ora lily aveva smesso di piangere ma il suo tono di voce rimaneva preoccupato. James si inginocchiò accanto a lei:"Sta tranquilla, voldemort è morto ora non potrà più dare fastidio né a noi né a harry"
"Non credo che sia morto..." fu la risposta della moglie "...lo abbiamo solo respinto, magari ferito ma lui non è morto"
"Be è già qualcosa considerando che finora non ci era mai riuscito nessuno e che a farlo è stato nostro figlio"
"Non ci crederei se non lo avessi visto" rispose lily con un mezzo sorriso.
"Per ora dobbiamo solo sperare che sirius possa accoglierci, ma io so che lo farà, lo conosco... gli piace la compagnia"
"Parlate di me?" La voce ara arrivata da dietro di loro, apparteneva ad un uomo alto, magro, gli occhi castani che li scrutavano sopra ad un mezzo ghigno sarcastico il tutto incorniciato dai capelli castani tenuti lunghi ma curati "avete cambiato l'arredamento vedo"
"Sirius, hai fatto in fretta" rispose james "allora? Possiamo stare da te?"
"E lo chiedi anche? Certo che potete, anche se non vedo cos'abbia che non va questa casa"
Uscirono passando dall'arco di legno della porta, più per abitudine che per altro, e si incamminarono verso casa di Sirius; l'unica cosa che aveva ereditato dalla sua famiglia.
James era sovrappensiero: doveva ammettere che Lily aveva ragione; harry era in pericolo finché restava allo scoperto, guardandosi intorno vedeva il signore oscuro in agguato in tutte le ombre, in tutti i vicoli e angoli della città. Guardò il suo bambino; lui sembrava così tranquillo mentre dormiva in braccio a Lily, avrebbe voluto avere un po' di quella tranquillità. Ripensò a quando era ragazzo, a Hogwarts; era così spensierato a quei tempi, e se la prendeva sempre con quel ragazzino: Severus Piton, adesso era insegnante e forse se la sarebbe presa con Harry per colpa sua...i suoi pensieri furono interrotti dall'arrivo a casa o meglio al punto tra le due case che sirius stava fissando assorto "ma almeno cel'hai una casa" disse james che la conosceva solo dalle vaghe descrizioni dell'amico
"solo un attimo" sirius si stava rovistando nella giacca, né tirò fuori un foglio di carta spiegazzato "è protetta da un incanto fidelius, una volta il custode era mio padre ma da quando è morto sono diventato io...leggetelo meglio non dirlo ad alta voce, potrebbe sempre tornare utile"
James prese il foglio e Lily si sporse sulla sua spalla per leggerlo <grimmould place numero dodici> appena letto il foglio la casa cominciò come a materializzarsi davanti a loro; tra il numero undici e il tredici, ora potevano vederla. Sirius tese una mano a James "precauzioni" l'amico gli porse il foglio e lui gli diede fuoco con la bacchetta, poi lo buttò a terra lasciandolo bruciare.

*spazio autore*
Heila cari lettori, spero che questa storia vi piaccia o che almeno piaccia ad alcuni di voi. Scusate se i capitoli sono un po' brevi ma cercherò di scrivere sempre di più. Fatemi sapere che ne pensate nei commenti; accetto anche le critiche purché costruttive😉

JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora